Il mio viaggio nei Paesi Bassi mi ha visto scegliere di entrare in contatto con interessanti realtà locali, tra cui lo Zuiderzeemuseum, che sarà l’argomento di questo articolo. Andiamo a scoprire insieme cosa offre il museo in questione e perchè merita una sosta di almeno mezza giornata.
Informazioni utili per visitare lo Zuiderzeemuseum
Zuiderzeemuseum anni fa
Partiamo dalla storia, e precisamente dalla prima parola, Zuiderzee. Torniamo indietro di secoli e secoli, quando l’Olanda del Nord era bagnata da un piccolo lago, chiamato Flevo Lacus dai Romani, che comunicava col Mare del Nord tramite un solo canale. Laghetto che pian piano si allargò, a seguito di tempeste e inondazioni, fino a formare, tra il 1150 e il 1200, lo Zuiderzee.
Questo mare interno, nonostante fosse piuttosto superficiale, era causa di costanti problemi, come un tremendo allagamento datato 1916.
Due anni più tardi si decise di porre fine a questi disastri: ci pensò l’ingegnere Cornelis Lely che progettò la costruzione di una grande diga di sbarramento, l’Afsluitdijk, compresa tra le province dell’Olanda Settentrionale e della Frisia.
Essa, lunga 32 km e larga 90 metri, fu terminata nel 1932 e divise lo Zuiderzee in due bacini d’acqua dolce, il Markermeer e l’Ijsselmeer, oltre che il Mare dei Wadden, situato a nord della chiusa.
La “Grande Diga” cambiò drasticamente la vita nel paese. Molti pescatori dovettero cambiare mestiere, e occupazioni legate al settore della pesca, come costruttori di vele e affumicatura del pesce, scomparvero rapidamente.
Fu deciso quindi di trovare un modo per preservare ciò che ormai non esisteva più, salvaguardare la cultura dei paesi bagnati dall’ex Zuiderzee. Si pianificò la costruzione di un museo, composto da una sezione al chiuso e una all’aperto, che raccontasse com’era la vita tra il 1880 e il 1932.
Inizialmente, nel 1950, aprì soltanto la parte interna del museo, detta Binnenmuseum. Per l’esterna ci volle più tempo, visto il bisogno di fare arrivare in loco casette, negozi e una chiesa, provenienti dai comuni affacciati sullo Zuiderzee. La data d’inaugurazione del Buitenmuseum, la sezione open air, è il 1983.
Lo Zuiderzeemuseum oggi
Oggi il museo a cielo aperto conta 140 edifici storici, tra cui antichi negozi, abitazioni, botteghe, dove lo staff e i volontari svolgono dimostrazioni artigianali, riportando con la mente ai tempi passati.
Potrete quindi entrare all’interno delle case, parlare coi cittadini, rigorosamente vestiti in un certo modo, scambiare battute, assistere e partecipare a workshop, acquistare oggetti vari in locali vintage. Se avete bambini al seguito, ci sono diverse attività che raggruppano gli adolescenti, dove possono divertirsi pure loro.
La sezione interna invece parla nello specifico di tradizioni e costumi legati ai paesini di un tempo, con esibizioni temporanee e permanenti.
Come arrivare
Lo Zuiderzee Museum si trova nell’Olanda del Nord, precisamente nella città di Enkhuizen, situata all’estremità nord-orientale e quindi affacciata sull’Ijsselmeer. E’ comodamente raggiungibile in vari modi:
- A piedi: essendo in città, non vi sarà difficile raggiungere il museo con una tranquilla passeggiata di un quarto d’ora (impostata la stazione come punto di partenza). Così facendo arriverete prima al Binnenmuseum e poco più avanti al Buitenmuseum.
- Auto + Traghetto: la modalità migliore per arrivare a destinazione. Potete lasciare l’auto alla stazione (parcheggio gratuito), comprare il biglietto presso l’ufficio turistico in loco e prendere il traghetto, compreso nel prezzo, che in 25 minuti vi porterà al museo. Oppure potete arrivare al grande parcheggio a pagamento (5 €) sito in Sluisweg 1, acquistare il biglietto d’ingresso e da lì muoversi per 15 minuti con il traghetto.
- In treno da Amsterdam: prendendo come base la Capitale, il tragitto su treno Intercity è di circa un’ora e costa 12 €. Ecco, come potete vedere, le distanze sono molto corte, ma i treni sono molto cari. Tenetelo da mente se intendete fare un viaggio in Olanda e non usare l’automobile.
- In aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Amsterdam Schiphol, distante circa 72 km da Enkhuizen. Se si è automuniti, ci vuole un’oretta tramite l’autostrada A7 -in Olanda le autostrade sono gratuite, eccetto che in due tratti, ma non è questo il caso- per giungere alla meta.
Io ho optato per lasciare l’auto in stazione, evitando il costo del posteggio, e spostarmi col traghetto. In questo caso sono prima arrivato alla sezione all’aperto, poi a piedi ho raggiunto quella al chiuso e sempre di strada sono tornato in centro; ma potete benissimo fare il ritorno via lago.
Orari e prezzi
Riguardo il periodo d’apertura occorre fare una distinzione tra le due sezioni del museo:
- Binnenmuseum: aperto tutto l’anno, dalle 10 alle 17. Dal 28 Ottobre sarà aperto solo nei weekend e nei festivi. Chiuso il 25 Dicembre.
- Buitenmuseum: aperto tutti i giorni dal 30 Marzo al 27 Ottobre 2019, dalle 10 alle 17.
Ecco invece i prezzi d’ingresso:
- Adulti: 17 €
- Bambini da 0 a 3 anni: gratis
- Bambini da 4 a 12 anni: 11 €
- Studenti: 11 €
- Possessori di I Amsterdam City Card: gratis
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Cosa fare allo Zuiderzeemuseum
A zonzo per il Buitenmuseum
Il Buitenmuseum si divide in quartieri, che fanno riferimento a specifici luoghi attorno allo Zuiderzee. Le varie costruzioni, i giardini, le piazze e le vie sono state collocate secondo gli impianti originali delle vecchie località.
Il primo quartiere è il villaggio di pescatori, che si rifà al paesino di Zoutkamp e l’ex isola di Urk. Avrete la possibilità di entrare in quattro case attaccate e incontrare gli abitanti, vestiti ad hoc, atti a fare cose e pronti a raccontare la loro storia.
Per esempio, al civico 66, potreste andare a trovare Riekelt e Jannetje. Riekelt ha passato la sua vita in mare, da buon pescatore, ma ormai è anziano ed è facile vederlo seduto di fronte alla moglie a riparare vecchie reti.
A lato ecco un polder, creato nella stessa maniera di quello situato nei pressi di Stavoren, nella provincia della Frisia. Il polder è una porzione di mare asciugato in modo artificiale, tramite sistemi di drenaggio.
In questa zona è presente infatti un mulino, uno dei grandi simboli dell’Olanda, e ampie zone verdi in cui pascolano beati agnellini, mucche e pecore. Ci si può anche fermare per un assaggio di aringa affumicata: morbida, gustosa e molto unta. Davvero buona!
Il centro cittadino si rifà ai primi anni del ‘900, quando le varie attività commerciali trovavano spazio a bordo dei canali. Per rappresentarlo, lo Zuiderzeemuseum ha deciso di mostrare due aspetti differenti: da una parte del canale un’impronta campagnola, dall’altra un tocco più urbano.
Allora ben vengano locali come la pasticceria, la farmacia e il magazzino dei formaggi. Potevo non entrare in quest’ultimo? Ho anche assaggiato un pezzettino di Gouda, famoso formaggio dei Paesi Bassi.
L’altra borgata è quella che ruota attorno alla chiesa, situata al centro, con case e stradine che conducono il passante verso di lei. Il sagrato ha una posizione più elevata, fatto apposta per evitare le inondazioni. Stavolta il villaggio preso come modello è quello di Hindeloopen, dove si trovano anche una bottega del cestaio, l’ufficio postale e la scuola.
Il porticciolo del Buitenmuseum
L’ultimo luogo posizionato prima dell’uscita è rappresentato dal porticciolo. Si tratta di una piccola versione del Buurterhaven, il porto dell’originaria isola di Marken, costruito nel 1840. Qui troverete diversi pescherecci in legno e in ferro, trasportati a Enkhuizen per arricchire il museo, ma di proprietà privata.
Nelle casette costruite attorno al porto i volontari dello Zuiderzeemuseum lavorano le reti da pesca, mostrando come avveniva il procedimento della concia.
L’ingrediente specifico derivava dalla corteccia della quercia, una sostanza fluida che andava scaldata in un bollitore di rame. Successivamente le reti venivano immerse nel liquido e lasciate lì per tre ore, prima di essere appese ad asciugare.
Noterete i tipici aspetti delle case dei pescatori di Marken, che si presentano costruite in legno, dal colore decisamente scuro. All’interno cambia tutto, le pareti sono blu e gialle, riccamente decorate, soprattutto con ornati piatti in esposizione.
Lo spazio è piccolino, con un letto a castello, la cisterna per l’acqua piovana e un camino, da cui fuoriusciva il fumo attraverso il soffitto aperto.
Visita al Binnenmuseum
Penso che sia un pò snobbata la sezione chiusa dello Zuiderzeemuseum, accantonata e dimenticata. Parliamoci chiaro, non c’è paragone con il museo a cielo aperto che è ciò che sicuramente rimarrà impresso.
Però una visita al Binnen la consiglio, può rivelarsi molto interessante. Si trova in un complesso di vecchi magazzini risalenti al XVII secolo, tra cui il Pepperhuis, costruito dalla VOC (Compagnia Olandese delle Indie Orientali), rimasto intatto nel corso del tempo.
Il Binnenmuseum è definito come un tesoro nascosto. Aperto tutto l’anno, racconta la vita nello Zuiderzee attraverso mostre ed esposizione sempre diverse. Non perdetevi la Ship Hall, dov’è presente la più grande collezione di imbarcazioni dei Paesi Bassi.
Le principali barche in legno trovano spazio in quest’area chiusa, divise tra pescherecci, navi mercantili e panfili da diporto. C’è anche un ijsvlet, ovvero una barca in legno con pattini speciali per muoversi sul ghiaccio, utilizzata in passato nell’isola di Urk per raggiungere Kampen ed Enkhuizen.
Muovendovi nelle varie sale del museo, osserverete la mostra permanente “Viaggio attraverso lo Zuiderzee“, con fotografie, dipinti di artisti nazionali e stranieri, mobili pitturati e costumi tradizionali. Di ogni villaggio affacciato sullo Zuiderzee viene raccontato qualcosa, mediante questa mostra di antiche usanze e tipicità.
Quindi, come vi ho raccontato, lo Zuiderzeemuseum di Enkhuizen merita ampiamente di essere visitato, in ogni sua parte. Vi ha colpito questo particolare museo?
Che posto incantevole, sicuramente lo metterò nel mio itinerario in Olanda. I treni non direi che siano più cari dei nostri, anche qui per un’ora sull’IC si paga così, se non di più.
Il problema sono anche i treni più lenti.. sia che usi un intercity o uno “splinter” (si chiamano così i regionali) paghi sempre la stessa cifra.. 20 minuti di treno costano 6 euro.. cari sono cari!!!
Non conoscevo questo museo. La trovo un’idea stupenda preservare la cultura e l’identità di un popolo.
Se dovessi tornare in Olanda lo inserirei sicuramente nel mio itinerario.
Faresti solo che bene, è un posto interessante da scoprire! Anche solo per il fatto che ci si puó arrivare via acqua!