Visitare Roma in un giorno è possibile? Quante volte ho sentito questa domanda. Parliamo di una città enorme, con un centro storico di una magnificenza unica. Dunque, diciamo che si può assaporare, in attesa di un futuro viaggio più lungo. Nell’articolo vi mostro un interessante itinerario a piedi, piuttosto stancante, a spasso tra i rioni della Capitale.
Visitare Roma in un giorno: percorso nel centro UNESCO
Il centro storico di Roma, dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1980, è formato da ben 22 rioni. Essi sono collocati all’interno delle vecchie mura Aureliane e rappresentano la prima suddivisione toponomastica della città.
L’itinerario che vi propongo inizia dalla stazione di Roma Termini e finisce presso Villa Borghese. Dal momento che il tempo a disposizione è scarso, vi dovrete accontentare di vedere alcuni punti d’interesse solamente da fuori, senza metterci piede. Armatevi di macchina fotografica, scarpe comode, bottigliette d’acqua e tanta voglia di esplorare: sarà un’esperienza intensa.
Quando mi sono informato per preparare quest’itinerario, che è quello che ho fatto io in una domenica invernale, ho letto che sarebbe stato meglio evitare il pranzo, al fine di ridurre i tempi.
Non so voi ragazzi, ma per me il contatto con la cucina locale è fondamentale. A Roma si mangia benissimo: gricia, cacio e pepe, amatriciana, carbonara, e quant’altro. Volete davvero visitare Roma in un giorno senza fare tappa in uno dei suoi locali per riempirvi lo stomaco? Dunque, l’itinerario prevede soste golose, una per la colazione e una per il pranzo. Ma di questo ne parlerò meglio in un altro articolo…
La passeggiata si snoda tra svariati rioni del centro storico e tocca anche luoghi meno conosciuti e quindi poco considerati dalle flotte turistiche. Pronti a scoprirli?
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Visitare Roma in un giorno: itinerario a piedi
Roma in un giorno: cosa fare la mattina
Dalla stazione Termini, cuore della mobilità romana, camminate per quindici minuti, direzione Via dello Statuto. Cercate la Pasticceria Regoli ed entrate per fare colazione. L’avete già fatta in hotel? Non importa, la rifate, non potete perdervi la specialità della casa: il maritozzo. Mi ringrazierete, ne sono certo!
Siamo nel rione Esquilino, segnato col numero romano XV. In questa zona ha sede una chiesa meravigliosa, tra le più belle di Roma: la Basilica di Santa Maria Maggiore. Apre prestissimo, alle 07.00, e la visita è gratuita. Fermatevi, perchè ne vale la pena. Vi troverete di fronte a bellissimi mosaici del V secolo e un elegante soffitto a cassettoni di legno dorato, la tomba del Bernini e una cappella sistina.
Rione Monti
Dalla piazza della Basilica prendete Via Merulana e scendete fino all’incrocio con Via Mecenate. Girate a destra e andate avanti fino all’ingresso del Parco del Colle Oppio.
Come sapete Roma è stata costruita su sette colli, tra i quali c’è anche l’Oppio. Oggi è un parco, un’oasi verde che alterna alberi e praticelli a resti dell’antica civiltà, come le Terme di Traiano e la Domus Aurea, la residenza di Nerone fatta edificare dopo l’incendio del 64 d.C.
Una delle ragioni per passeggiare nel Parco sono gli scorci impagabili sul Colosseo, situato proprio di fronte a voi. L’eccezionale monumento non ha bisogno di presentazioni, ma in quest’itinerario dobbiamo tralasciarlo, perchè la visita richiede tempo.
Salite su Via Nicola Salvi e svoltate a destra, in Via degli Annibaldi. Siamo nel Rione Monti, il primo dei 22 distretti cittadini, uno dei più antichi. Nonostante sia molto frequentato per la presenza di numerosi locali, mantiene una sua autenticità, fatta di botteghe artigiane, viuzze di sanpietrini e case colorate.
Dopo un pò troverete una chiesa affacciata sulla strada e, di fronte, la Piazza della Madonna dei Monti. La piazzetta, con la Fontana dei Catacumeni al centro, è uno dei luoghi di ritrovo della gente romana.
Via Baccina vi porta fino all’Arco dei Pantani, ottimo punto panoramico sui Fori Imperiali. Nello specifico potrete scattare belle foto al Foro di Augusto, piazza monumentale fatta costruire dal primo Imperatore Romano, dove restano i segni del tempio dedicato al dio della guerra Marte Ultore.
Appena più su, tramite uno stretto passaggio, girate attorno all’edificio (Casa dei Cavalieri di Rodi) e tornate su Via dei Fori Imperiali che conduce alla splendida Piazza Venezia. E’ una delle piazze principali di Roma, super scenografica grazie alla presenza dell’imponente Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II, detto anche Vittoriano. Oltre a questo, ha sede Palazzo Venezia, dal cui balcone il duce Mussolini teneva i discorsi alla folla.
All’interno grazie a un ascensore si può salire alla Terrazza delle Quadrighe, che offre una vista favolosa sulla città.
Il ghetto ebraico
Proseguite su Via di S. Marco fino all’incrocio con Piazza della Enciclopedia Italiana, girate a sinistra e andate avanti fino a mettere piede nell’antico ghetto ebraico. Siamo nel rione S. Angelo e questa zona è ancora poco conosciuta.
La fondazione risale alla metà del ‘500. Gli ebrei avevano restrizioni pesanti, come il divieto di possedere beni immobili e praticare attività di commercio di ogni genere, eccetto che per i vestiti.
Nel 1943 furono presi più di 1000 ebrei e caricati sui treni diretti al campo di concentramento di Auschwitz. La maggior parte di loro perse la vita: solo 17 persone tornarono salve.
Piazza Mattei è il fulcro dell’area, con la sua Fontana delle Tartarughe. La leggenda narra che sia stata costruita in una sola notte!
Il monumento principale è il Tempio Maggiore, ovvero la Sinagoga. Non sono riuscito a visitarla e un pò mi dispiace: voi non perdetevela perchè ho letto che è un luogo di culto molto interessante. All’interno, al piano inferiore, vi è il Museo Ebraico.
Portico d’Ottavia e Teatro Marcello sono altri due luoghi da visitare a Roma. Il primo risale al II secolo a.C. e ha la particolarità di essere stato usato come mercato del pesce nel Medioevo. Poco più avanti il Teatro Marcello, un mini colosseo dalla struttura semicircolare, anch’esso adibito in passato a spettacoli ludici.
A due passi dal Tevere
Dal Teatro Marcello andate avanti verso il fiume e, una volta raggiunto il Lungotevere dei Pierleoni, percorretelo a sinistra. In 300 metri troverete un’altra deviazione a sinistra, si sale e si entra in un parco pubblico: il Giardino degli Aranci.
Un tempo orto dei Frati domenicani, oggi suggestivo punto panoramico. Non avrete tempo di scattare molte foto, vista la quantità di gente che fa tappa quotidianamente in quest’angolino di Roma.
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Riscendete giù e percorrete il Lungotevere fino ad incontrare il Ponte Fabricio. Imboccatelo e sarete sull’Isola Tiberina.
Si tratta dell’unica isola urbana del fiume Tevere, uno dei luoghi più antichi della città. Pare infatti, secondo una leggenda, che si sia formata dopo la guerra combattuta contro Tarquinio il Superbo: i cittadini gettarono nell’acqua un’enorme quantità di fasci di grano che ammassandosi formarono il nucleo dell’isola.
Oggi l’Isola Tiberina, dalla tipica forma d’imbarcazione, ospita due ospedali: quello Israelitico e il Fatebenefratelli. Se volete, fate un giro all’interno della Basilica di San Bartolomeo.
Tramite il Ponte Cestio arriviamo a uno dei rioni più caratteristici di Roma: Trastevere. E’ un distretto sempre più amato e frequentato dai turisti, in continua crescita. Purtroppo non ho trovato quell’autenticità di alcuni anni fa, ma forse anche per il motivo che l’ho visitato di domenica e in una giornata splendida.
In ogni caso Trastevere va visto assolutamente. Lo si deve vivere con calma, perdendosi tra i suoi vicoli curati ricchi di botteghe e osterie, sotto i panni stesi ad asciugare. Non perdetevi Piazza Trilussa e Piazza San Cosimato, così come il pittoresco Vicolo dei Cinque.
Piazza di S. Maria in Trastevere è il cuore del rione, con la fontana più antica di Roma e l’omonima Basilica. Merita una visita la chiesa, mosaicata sia esternamente che internamente.
La fame comincia a farsi sentire, dopo queste ore di visita alla città. Perciò da Piazza Trilussa prendete Ponte Sisto e tornate dall’altra parte del fiume. Tramite Via Giulia e Via del Mascherone raggiungete Piazza Farnese, sede di alcuni edifici storici come l’omonimo imponente Palazzo, che ospita l’Ambasciata di Francia.
Ancora avanti su Via della Corda ed eccovi in Campo dè Fiori, una delle piazze principali di Roma, fulcro della movida. Ogni mattina trova posto un popolare mercato locale, con bancarelle atte a vendere frutta e verdura soprattutto, ma anche gadget, fiori, pesce e formaggi.
Al centro della piazza sorge la statua di Giordano Bruno, filosofo domenicano considerato eretico e quindi bruciato vivo proprio in quel punto il 17 febbraio 1600.
E’ ora di mangiare finalmente. Corso del Rinascimento è a due passi: provate l’Osteria da Fortunata, tra i posti migliori dove mangiare a Roma. Due anziane signore che fanno la pasta davanti alla vetrina del locale, con i turisti impazziti a registrare video e scattare foto ricordo. Già solo questo basta per invogliarvi a prenotare il pranzo da queste parti… ma ricordatevi di farlo un bel pò prima.
Roma in un giorno: cosa fare il pomeriggio
L’itinerario per visitare Roma in un giorno prevede un pomeriggio abbastanza tranquillo. Ci sono meno punti d’interesse e si cammina rilassati, anche perchè bisogna smaltire il gustoso pranzetto. Prima però, se volete assaggiare uno dei migliori caffè romani, recatevi dal bar Sant’Eustachio. Vendono anche cialde e capsule, per chi ha la macchina a casa.
Nel rione Parione si trova una delle piazze più celebri di Roma: Piazza Navona. In questo spazio sono presenti tre fontane: la Fontana dei Quattro Fiumi, opera del Bernini, la Fontana del Moro e la Fontana di Nettuno. La chiesa barocca di S. Agnese in Agone si affaccia sulla piazza, costruita sui resti del grandioso Stadio di Domiziano.
Nelle vicinanze c’è un’altra piazza apprezzata dai romani: Piazza del Fico. Di dimensioni decisamente minori, è un luogo di aggregazione non solo dei locali ma anche di vip e personaggi famosi. Il ritrovo al rinomato Bar del Fico è diventata ormai un’abitudine in città.
A spasso per i rioni Pigna, Colonna e Trevi
Da lì tornate indietro verso Piazza Navona, oltrepassatela e proseguite dritto su Via del Salvatore e Via Giustiniani. Arriverete direttamente al Pantheon, che personalmente non mi ha mai fatto impazzire, ma è di sicuro uno dei must romani.
Nato come tempio dedicato agli Dei e in seguito trasformato in una chiesa, questo monumento ha la particolarità esterna della forma circolare tipica romana con un colonnato tipico greco. All’interno l’occhio cade sull’Oculus, un grande buco che fora la cupola, simbolo del contatto tra essere umano e divinità.
In cinque minuti scarsi c’è Piazza di Pietra. Qui si trovava il Tempio di Adriano, fatto costruire in onore dell’Imperatore. Delle tredici colonne corinzie in marmo bianco che formavano il monumento originale, ne rimagono undici, alte 15 metri.
Attraverso Via de Burrò si giunge alla maestosa Chiesa di S. Ignazio di Loyola, affacciata sull’omonima piazza. Entrate, volgete lo sguardo all’insù e rimanete qualche secondo a bocca aperta di fronte ai magnifici affreschi del soffitto. Un punto preciso sulla pavimentazione permette di avere l’illusione ottica dell’immagine della cupola, mai veramente realizzata.
Via di Pietra e Via delle Muratte. Queste due strade vi conducono alla mitica Fontana di Trevi, amatissima dalla popolazione mondiale. Per scattare una foto in tranquillità dovete presentarvi alle sei del mattino!
Date le spalle alla fontana e lanciate una monetina all’interno. Un classico rituale ormai: si dice che chi lo fa sicuramente tornerà a Roma.
Campo Marzio per concludere
A pochi minuti un’altra grande piazza: Piazza di Spagna. Questo bel salotto è tra i posti da visitare a Roma in un giorno, per la presenza della famosa Scalinata di Trinità dei Monti, che porta all’omonima chiesa.
Bella la Fontana della Barcaccia, edificata da Pietro Bernini, posta all’interno di una piscina ovale. Ha la forma di un’imbarcazione, dalle cui finte bocche di cannone esce l’acqua.
Salite sulla Scalinata monumentale, composta da 12 rampe e 135 scalini. Fate un pò di slalom tra la fortissima calca di turisti e siete in cima, sotto la chiesa. Da lì avrete già una buona vista panoramica, ma date retta a me, proseguite verso sinistra e arrivate in una fresca area verde.
La Terrazza del Pincio, al di sopra di Piazza del Popolo, è pronta ad accogliervi a braccia aperte. Vi offrirà un favoloso panorama su Roma! Non perdetevi questo posticino, mi raccomando.
Nei pressi del parco di Villa Borghese è collocato l’ultimo luogo d’interesse di quest’itinerario di visita a Roma. Sto parlando della Galleria, che accoglie opere di artisti come Raffaello, Tiziano, Caravaggio e Canova.
Anche questo posto, per la tempistica ridotta, ho dovuto saltarlo. Ripromettendomi però di non lasciarmelo sfuggire la prossima volta che verrò a visitare Roma.
Da Villa Borghese ci vogliono circa venti minuti di passeggiata per tornare alla stazione Termini, oppure potete usare comodamente la metro entrando alla fermata Spagna.
Fine della corsa! La guida su come visitare Roma in un giorno, cosa fare e vedere nella Capitale, può dirsi terminata. Adesso sapete come muovervi in caso di poche ore disponibili nella città eterna. Vi è piaciuto il mio itinerario? Avete qualcosa da togliere o aggiungere? Raccontatemelo nei commenti!
Vi aspetto sulle mie pagine Facebook e Instagram! In quest’ultima troverete le stories di Roma salvate in evidenza.
Un giro faticoso ma perfettamente descritto. Abito a Roma da più di 20 anni e non ho ancora finito di visitarla!
Giro faticoso, davvero!
Sono già curioso di farne un altro. Non voglio più attendere quattro anni prima di tornare a Roma!
Grazie della visita 🙂
Che bello Pietro! Sono contenta che l’itinerario ti sia piaciuto 🙂
Mi è piaciuto tantissimo e il tuo supporto è stato fondamentale! Non vedo l’ora di scoprire un altro pezzo di Roma, magari Testaccio, magari insieme a voi!
Che bella passeggiata di un’intera giornata ci hai fatto fare…in una città che non stanca mai! Ci hai proprio portato con te, a partire dal maritozzo di colazione, a spasso per tutto il giorno… Sembra quasi di essere stata a Roma veramente!
Mi fa piacere sentirmi dire questo. I tuoi commenti non sono mai banali 🙂
Ho cercato di trasmettervi proprio questa sensazione!
Come fai benissimo tu con Irlanda e Scozia!