Nata come castrum bizantino, Ferrara si è dapprima messa in mostra come importante centro medievale e successivamente, grazie alla signoria degli Este, è divenuta una delle culle del Rinascimento Italiano. Se l’idea di visitare Ferrara vi stuzzica, proseguite nella lettura dell’articolo e venite a scoprire con me la città delle biciclette.
Visitare Ferrara: tour nella città delle biciclette
Come arrivare a Ferrara
- Treno: linea Bologna-Venezia.
- Auto: autostrada A13 Bologna – Padova; uscite Ferrara Nord e Ferrara Sud. I parcheggi che vi raccomando sono due, entrambi gratuiti e aperti 24/24: il parcheggio “Ex Mof” in Via Darsena e il parcheggio “Via del Lavoro”, situato dietro la stazione.
- Aereo: gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia, Bologna e Firenze.
- Autobus: frequenti e consigliati collegamenti con Flixbus.
Cosa vedere a Ferrara: itinerario a piedi
Visitare Ferrara, tour mattutino
L’itinerario che vi propongo per visitare Ferrara parte dalla stazione ferroviaria. Da lì comincia Viale Cavour, un importante asse della città che arriva fino al Castello Estense, prima di diventare Largo Castello e poi Corso della Giovecca.
Se vi trovate a Ferrara di mattina, prima di iniziare la visita della città fatevi una golosa colazione allo storico Panificio Cappelli.
Dopo esservi saziati, immettetevi in Corso Porta Reno e subito dopo girate in Via delle Volte, una delle stradine più caratteristiche di Ferrara.
Questo percorso è sormontato da archi e volte, adoperati un tempo dai mercanti per passare dai magazzini alle botteghe. E’ anche conosciuta come la via dei bordelli: qui avevano sede le case di appuntamenti.
Raggiungete il termine della via, proseguite lungo la parallela Via Carlo Mayr, dove un tempo scorreva il Po, e girate a sinistra all’incrocio con Via Volta Casotto. Qui troverete l’antica Casa del Capitano: siamo nell’area dove sorgeva il castrum originario di Ferrara.
Attraverso una serie di caratteristiche stradine, tra cui Via Zemola, piena di vasi di fiori, e Via delle Vecchie, sede della casa del pittore Boldini, sbucherete in Via Savonarola.
Girate a destra e raggiungete Casa Romei, un’antica residenza signorile appartenuta al mercante Romei.
La visita è interessante e nelle varie sale si possono effettuare anche dei “giochini” basati sull’attenta osservazione dei dettagli. Non dimenticate di fotografare il bellissimo cortile e salire al piano di sopra.
Passeggiate con calma fino a imboccare Via Mazzini. Insieme a Via della Vittoria e Via Vignatagliata rappresenta la parte ebraica di Ferrara, dove una volta aveva sede il ghetto e una vecchia sinagoga. Quest’ultima ospita il Museo Ebraico.
Il cuore medievale di Ferrara
Percorrete Via Vignatagliata ed uscite in Via San Romano, a mio avviso la strada più bella della città. Ai lati una serie di portici, animati da bar, panetterie, negozi d’abbigliamento, gioiellerie. Insomma, la via dello shopping ferrarese.
Via San Romano porta direttamente a Piazza Trento e Trieste, in passato “Piazza delle Erbe”. Di forma rettangolare, la piazza è costituita dal listone, il marciapiede che costeggia la Cattedrale, a partire dal campanile (incompiuto) fino al Palazzo Municipale.
A ridosso della Cattedrale ecco la Loggia dei Merciai, un porticato dove un tempo si trovavano svariate attività commerciali tutt’oggi esistenti.
La Cattedrale di S. Giorgio è l’edificio di culto più importante della città. L’interno, secondo me, non è particolarmente esaltante, mentre da fuori merita più che una foto, soprattutto la facciata con la parte di sotto romanica e quella di sopra gotica.
Di fronte alla Cattedrale c’è il Palazzo Municipale, a cui si accede attraverso il Volto del Cavallo che conduce nel vecchio cortile ducale (oggi Piazza del Municipio). L’ex Palazzo Ducale è stato fatto costruire dagli Estensi e abitato fino al 1598, anno in cui Ferrara è passata sotto il dominio dello Stato Pontificio.
L’entrata avviene tramite l’elegante Scalone d’Onore e si possono vedere alcune stanze, come la Sala dell’Arengo e il Camerino delle Duchesse.
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Cosa e dove mangiare a Ferrara
Visitare Ferrara stanca e provoca appetito. Quando sentite il bisogno di rifocillarvi, andate alla Birreria Giori, in Piazza Savonarola. Qui mi sono mangiato il pasticcio ferrarese. Lo conoscete? Consta di un involucro di pasta frolla ripieno di maccheroni, avvolti da una besciamella con ragù di carne.
Un altro posto interessante è Cusina e Butega. Lasciatevi ispirare dal menu, che, tra gli altri, propone i cappellacci di zucca, come primo, e la salamina come secondo, consistente in un insaccato di carne suina servito con purè di patate.
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Visitare Ferrara, tour pomeridiano
Siete ormai pronti per entrare all’interno del simbolo di Ferrara, un monumento meraviglioso chiamato Castello Estense.
Colpiscono subito le quattro grandi torri poste agli angoli, il fossato colmo d’acqua che circonda la costruzione, i ponti levatoi e in generale la maestosità di questo capolavoro voluto dal marchese Niccolò II d’Este.
L’interno accoglie con gli appartamenti ducali, le vecchie cucine, le prigioni e un bel cortile profumato. Non scordatevi di fare il biglietto anche per la Torre dei Leoni: da qui la vista sulla città è stupenda.
La Ferrara del Rinascimento
L’itinerario prosegue attraversando la strada e addentrandosi nella parte rinascimentale della città. Alla fine del ‘400 Ercole I d’Este decise di ampliare il nucleo cittadino a nord, al di là delle antiche mura che delimitavano il Castello Estense.
Il tragitto parte da Corso Ercole I d’Este. La prima tappa è Palazzo dei Diamanti, affacciato sul Quadrivio degli Angeli. Questo è il punto d’incrocio dei due grandi assi nati durante l’espansione, dove hanno sede altri due palazzi storici: Palazzo Turchi di Bagno e Palazzo Prosperi-Sacrati.
Palazzo dei Diamanti prende il nome dalle 8.500 pietre in marmo a forma di diamante che lo rivestono. E’ uno degli edifici rinascimentali più rinomati ed è considerato il fulcro dell’Addizione Erculea.
All’interno ho avuto la possibilità di ammirare la mostra del pittore francese Gustave Courbet, padre del Realismo. La visita ripercorre le tappe della sua carriera, focalizzata principalmente sulla riproduzione di paesaggi naturali. Utilissima l’audioguida che accompagna il visitatore.
Una volta uscito, concedetevi una passeggiata rilassante. Proseguendo sempre dritto si arriva alla Porta degli Angeli, dove comincia il percorso sulle antiche mura ferraresi.
Non c’è alcun prezzo da pagare e la camminata è molto piacevole. Successivamente scendete al Piazzale delle Medaglie d’Oro e via lungo Corso della Giovecca fino al Castello.
Con questo itinerario mi auguro di avervi convinti a visitare Ferrara e portarvi a casa ottimi ricordi di questa splendida città. Se invece ci siete già stati, raccontatemi nei commenti la vostra esperienza, cosa vi ha colpito e cosa invece vi ha deluso.
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Hai fatto un bel tour! Peccato per il palazzo Schifanoia: non sapevo che fosse chiuso perché daneggiato dal terremoto!
L’ultimo fine settimana di novembre sarò 4 giorni a Bologna e volevo fare una gita fuori porta di una giornata: inizialmente pensavo di ritornare a Ravenna ma l’ho già visitata. Ho visto che Ferrara dista solo mezz’ora e ci sto facendo un pensierino: una giornata per visitarla, è fattibile? Hai dritte da darmi?
Io intanto mi preparo un percorso generale dato che è la prima volta che ci vado ma non mi dispiacerebbe vedere anche qualche chicca o qualcosa fuori dal turismo di massa … mi sa che mi perderò nei bellissimi vicoli che hai fotografato!
Ciao Katia 🙂 Grazie innanzitutto della visita!
Ferrara è un’ottima idea per una gita fuoriporta di un giorno! Ti consiglio di perderti senza meta nel labirinto di vicoletti della città medievale, entrare nella Cattedrale e assolutamente visitare il Castello Estense. Poi potresti fare una passeggiata nella Ferrara rinascimentale, c’è Palazzo dei Diamanti con la mostra di Courbet, se può interessarti, e le vecchie mura da percorrere (una parte eh, sono 9 km :D).
Potresti vederti la Chiesa di S. Maria in Vado, quella che io ho trovato chiusa 🙁
Dai, seguirò la tua avventura emiliana! Fammi poi sapere eh 😉
Grazie per le dritte, me le devo segnare! Ho un’agenda dove sto scrivendo le varie cose … ma devo stare attenta a non riempirla troppo per poter lasciar spazio anche all’ispirazione del momento!
Ci aggiorniamo 🙂
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