La Valle Stura di Genova è senza ombra di dubbio una delle zone meno conosciute e più autentiche della Liguria, luogo ideale dove passare momenti di relax. Scopriamola meglio, in questo articolo.
Valle Stura di Genova: come arrivare e perchè visitarla
La Valle Stura di Genova, che chiamo così per distinguerla da quella piemontese di Demonte, è una vallata incontaminata dell’Appennino Ligure.
Il torrente che l’attraversa, lo Stura, nasce sulle alture genovesi e termina il suo corso nell’alessandrino, nei pressi di Ovada.
E’ una zona dove la natura fa da protagonista, avvolgendo colorati borghi di contadini, allevatori e artigiani. Siamo nel Parco Regionale Naturale del Beigua, inserito nel 2015 nella lista dei Patrimoni Unesco come Geoparco Globale.
A pochi minuti dal caos che caratterizza la grande città di Genova, inizia la cosiddetta Valle del Latte, un territorio seminascosto che si snoda tra pascoli, boschi e colline panoramiche.
I paesi sono agglomerati di case antiche, adagiate sulle rive dello Stura. Tra chiese ricche di stucchi e palazzi nobili, si fanno spazio botteghe d’artigianato. Salendo verso le borgate più silenziose s’incontrano aziende agricole e caseifici dove fare spesa di latte, formaggi e yogurt.
Come arrivare nella Valle Stura di Genova
Raggiungere la Valle Stura di Genova è molto semplice e si può fare in modi diversi, anche se a mio avviso l’auto rimane la soluzione migliore.
Ecco alcune modalità:
- Auto: da Genova Voltri autostrada A26 e uscita a Masone; da Torino invece autostrada A21 e poi A26 con uscite a Ovada, comune piemontese confinante con Rossiglione, e Masone.
- Treno: linea ferroviaria Asti-Genova, stazioni di Campo Ligure-Masone e Rossiglione. Linea Genova-Ventimiglia, stazione di Genova Voltri e poi autobus.
- Autobus: corse in partenza da Genova centro con destinazione Rossiglione o Vara Superiore. Per info più precise consultate gli orari sul sito dell’azienda trasporti AMT.
Leggi anche:
- Cosa vedere a Genova: 10 luoghi che vi faranno innamorare della Superba
- Rolli Days di Genova: 8 palazzi storici da visitare
Un giorno in Valle Stura: itinerario tra i borghi
Masone
Avete mai sentito parlare di Masone? Qua in Liguria si dice (scherzosamente, ma non troppo) che a Masone non esiste il sole. Ho voluto verificare di persona e, con grande stupore, mi sono dovuto ricredere.
Masone mi ha accolto con un cielo azzurro e qualche raggio di sole. E’ una località graziosa, che il fiume ha diviso in due nuclei: Borgo Vecchio e Borgo Nuovo.
Il primo è il più caratteristico, arroccato su una collinetta a 400 metri. Piazza Castello è il cuore del quartiere. Dove una volta vi era il vecchio maniero andato distrutto nel ‘700, ora si trova un parcheggione, posto proprio di fronte all’Oratorio della Natività di Maria Santissima.
A fianco c’è il Museo Civico Andrea Tubino, ospitato nell’ex Convento degli Agostiniani. Presenta diverse sale in cui sono raccolti antichi reperti appartenenti alla vita quotidiana del paese e attrezzi utilizzati nella lavorazione del ferro.
Interessante la ricostruzione della Casa della Nonna, colma di arnesi e utensili a noi sconosciuti, e le sale del Presepe genovese, dove spicca quello in terracotta.
Se siete nella Valle Stura di Genova, nei dintorni di Masone, non potete perdervi il Forte Geremia, fortezza militare da cui si ammira un panorama a 360°. Organizzate una piacevole escursione a piedi, adatta anche ai più piccoli.
Immediatamente fuori dal centro di Masone si trova la Cascata del Serpente, che consiste in una serie di piccoli salti del Rio Masone, dovuti alla fratturazione della roccia.
Lungo il corso del torrente si vengono a formare splendidi laghetti. Dalla strada scende una scaletta di legno che porta al belvedere, attraverso un percorso botanico.
Campo Ligure
A pochi chilometri da Masone sorge uno dei borghi più belli d’Italia, inserito nella lista ufficiale della celebre associazione italiana.
Campo Ligure è un paesino di quasi tremila abitanti incastonato nel verde della Valle Stura di Genova. Una chicca piena di colore, patria dell’artigianato della filigrana.
Lo scatto di copertina dell’articolo è dedicato proprio a questa pittoresca località, osservata dal suggestivo Ponte medievale di San Michele.
La visita di Campo Ligure comincia poco prima del ponte che porta all’ingresso del centro storico. Qui ha sede l’Oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, dalla particolare facciata rosa e verde. All’interno contiene una tela raffigurante il Martirio di S. Sebastiano.
Piazza Vittorio Emanuele II si fa spazio tra i caruggi di Campo Ligure, mostrando il meraviglioso Palazzo Spinola, di proprietà privata, e la Chiesa della Natività di Maria Vergine, che conserva opere del famoso pittore Bernardo Strozzi.
Nelle immediate vicinanze c’è l’Oratorio di Nostra Signora Assunta, che ospita sculture lignee tra cui la Lapidazione di S. Stefano, un gruppo statuario di Domenico Bissone.
Salendo si raggiunge il Castello trecentesco, edificato dalla casata Spinola. Una fortificazione medievale dotata di cinta muraria e tre torri cilindriche, di cui rimane quella situata ad est. E’ di proprietà del Comune di Campo Ligure.
Campo Ligure e la filigrana, una tradizione che si tramanda da secoli
Camminando per i vicoli del paese vi imbatterete in botteghe artigiane e negozi, come Filigranart, laboratorio di Davide Oddone.
Ho avuto il piacere di incontrare Davide, riconosciuto Maestro Artigiano, che mi ha raccontato un pò la storia della filigrana di Campo Ligure, mostrandomi come funziona la lavorazione.
La filigrana è stata portata a Campo Ligure da un certo Oliveri, artigiano genovese che verso la fine dell’800 si è spostato dal capoluogo per raggiungere la Valle Stura.
Davide, nel negozio ereditato dalla mamma, si concentra principalmente su fili d’argento. Produce fiori, stelle alpine e farfalle, ma esegue anche lavori su richiesta specifica del cliente. Dalla primavera 2020 ha iniziato anche le vendite online.
Non perdetevi il Museo della Filigrana “Pietro Carlo Bosio”, che ospita manufatti e prodotti provenienti da diverse parti del mondo. Per informazioni sulle visite vi suggerisco di telefonare al numero 0174/553069.
Dove mangiare nella Valle Stura di Genova: Osteria Vallebona
L’itinerario tra i borghi della Valle Stura di Genova si è momentaneamente interrotto verso le ore 13, quando ho raggiunto un bel ristorante posizionato nelle alture di Campo Ligure, a stretto contatto con la natura.
L’Osteria Vallebona offre piatti tipici della Liguria, come i ravioli genovesi al tocco, che consiste in un sugo di carne a lunga cottura, e la cima, composta da una tasca di vitello farcita con carne, uova e frattaglie dell’animale e poi tagliata a fette sottili.
Per dessert consiglio la panna cotta allo zafferano, specialità dolciaria creata dai due proprietari Corrado e Veronica: deliziosa!
Rossiglione
L’ultimo paese della Valle Stura di Genova che ho visitato è Rossiglione, comune situato a pochi minuti dal Piemonte.
Rossiglione è formato da due nuclei abitativi: Inferiore e Superiore. Arrivando da Campo Ligure il primo che s’incontra è quello Superiore, una borgata di case colorate e porticati a volte basse.
In entrambi i quartieri sono presenti diversi luoghi di culto e palazzi storici. A Superiore spicca la Chiesa di S. Caterina, a tre navate. All’interno contiene una bella fonte battesimale in marmo bianco e alcune opere della scuola barocca genovese.
A Inferiore invece c’è la Chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta, dal soffitto interamente affrescato.
A breve distanza dalla chiesa, è situato il Museo Passatempo, uno spazio che raccoglie moto, cicli e oggetti appartenuti al ‘900. Ci sono due sedi, una casa-museo che rappresenta il nucleo originario, e una sede civica che ospita un’esposizione permanente e alcune mostre temporanee sugli usi e la cultura italiana.
Il Lavagè, tappa imperdibile nella Valle Stura di Genova
Dopo aver concluso la visita a Rossiglione, vi suggerisco -se amate i formaggi quanto me- di recarvi presso l’Azienda Agricola Lavagè, sita sulle collinette del borgo.
Vi accoglierà Mirella, la proprietaria. Fatele domande, informatevi su come lavora questa storica azienda della Valle Stura, che produce yogurt e formaggi di latte crudo vaccino.
Parlare con lei è stato un piacere. Ho assaggiato diversi formaggi stagionati particolari, come la Gassa, affinata nelle erbe aromatiche, il Marin e l’Amià, aromatizzati rispettivamente al pesto di Prà e alla lavanda. Un’esperienza nuova per me.
Sapori delicati, genuini, piacevoli. Ho fatto la spesa, portando via anche qualche yogurt e latte&riso, un dessert a base di latte vaccino e crema di riso. Buonissimo!
Siamo al termine di questa gita fuori porta nella Valle Stura di Genova. Siamo andati alla scoperta di un angolo di Liguria incontaminato, dove resistono le antiche tradizioni del passato.
Conoscete questo territorio? Vi piacerebbe trascorrere qui un weekend? Vi attendo nei commenti!
Sul mio profilo Instagram potete trovare le stories della giornata, posizionate nella cartella in evidenza.
Bello questo giro della Valle di Stura di Genova. Non è solo un itinerario tra scenari pittoreschi, stradine e case colorate ma anche un racconto del suo artigianato
Esatto. Per fortuna da queste parti le antiche tradizioni non si sono perse!