Tra le tante perle che la Liguria mette orgogliosamente in mostra, Portovenere è una delle più apprezzate in assoluto. Situato nel Golfo dei Poeti, a breve distanza da La Spezia e quindi anche dalla Toscana, questo pittoresco borgo di pescatori richiama costantemente migliaia di turisti, in ogni stagione dell’anno. In questo articolo andiamo a scoprire 8 cose di Portovenere da vedere assolutamente.
Portovenere in un giorno: come arrivare
Aereo
Gli aeroporti più vicini sono quelle di Pisa e Genova. Più defilato Milano, situato a circa 220 km.
Treno
Portovenere non è dotata di stazione ferroviaria. Conviene, come ho fatto io, arrivare a La Spezia in treno e da lì muoversi con l’autobus. Oppure da considerare pure la stazione di Riomaggiore, località delle Cinque Terre, da cui parte un sentiero nella natura a picco sul mare che in circa 4 ore giunge a Portovenere.
Autobus
Un’ottima soluzione per arrivare a destinazione. Basta prendere il numero 11/P dal centro di La Spezia e in circa 30 minuti ci siete. Le partenze sono frequenti durante tutto l’arco della giornata e i biglietti vanno presi nelle tabaccherie, nei chioschi oppure direttamente alla macchinetta self-service in stazione.
Auto
L’utilizzo dell’automobile è sconsigliata se si vuole visitare Portovenere. Il problema è da ricondurre nella questione parcheggi: pochi e a pagamento. Insomma, meglio parcheggiare a La Spezia e poi prendere l’autobus.
Traghetto
La cosa più bella, immagino, no? Arrivare direttamente dal mare, godendosi il panorama da una prospettiva unica. Tutto ciò è possibilissimo, sia che si parta da Riomaggiore, che da La Spezia o Lerici. Il servizio traghetti non è disponibile tutto l’anno, ma solo in un arco temporale che va dalla fine di marzo agli inizi di novembre. Per quanto riguarda gli orari, potete dare un’occhiata qui.
Portovenere in un giorno: cosa vedere
In una giornata a Portovenere, Patrimonio Unesco dal 1997, si possono vedere molti punti d’interesse e fare diverse cose, compreso lo spostamento in traghetto alla Palmaria, una delle tre isole che compongono l’arcipelago situato di fronte.
Tuttavia dipende da quando ci si va, perchè per esempio d’inverno gli orari dei mezzi marittimi sono piuttosto limitati. Io ho dovuto fare a meno dell’isola Palmaria, la più grande della Liguria, posta a pochi minuti da Portovenere. Mi auguro di tornarci in futuro per scoprirla coi miei occhi 😉
Cosa vedere a Portovenere:
- Palazzata a mare
- Porta del Borgo e centro storico
- Chiesa di San Lorenzo
- Chiesa di San Pietro
- Castello Doria
- Grotta di Byron
- Isola Palmaria
- Fraz. Le Grazie
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Palazzata a mare
L’incredibile e straordinario skyline di Portovenere, quello che compare in tutte le foto. La classica, sì, ma quanta bellezza. Sono le strette e verticali case coloratissime che s’affacciano sul mare, creando una sorta di barriera meravigliosa. Tanti aggettivi, forse troppi, ma giudicate voi, ditemelo voi se non li merita!
Per ottenere questo bellissimo scatto, occore recarsi sulla Passeggiata Aldo Moro e deviare quasi subito a destra, finendo sul molo. Questo è il punto panoramico perfetto!
Ogni pontile che trovate lungo Via Calata Doria, la stradina che s’intromette fra la Palazzata e il mare, merita di essere percorso fino alla fine, per poi girarsi e ammirare la vista.
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Porta del Borgo e centro storico
Parallelamente al lungomare, ecco che si apre il centro storico di Portovenere. Ci si può arrivare dalle ripide scalinate che partono da Via Calata Doria, oppure passando attraverso la Porta del Borgo, l’accesso antico rimasto intatto dal XII secolo. Dopo aver varcato l’ingresso, comincia Via Giovanni Capellini, che rappresenta l’asse principale del paese.
Siamo di fronte alle classiche viuzze della Liguria, strette, un pò scoscese, dove i raggi di sole sono parzialmente coperti da alte case addossate l’una all’altra, in tinta pastello. E’ in questa strada che avviene la vita commerciale del borgo, con negozi di souvenir, botteghe artigiane, panetterie, bar, friggitorie e quant’altro.
A proposito di friggitorie, proprio qui potete trovarne una buona buona. Un quarto d’ora di coda ma ne è valsa la pena, per portarmi via dal piccolo negozio un delizioso cono di pesce fritto. Il posto si chiama La Bottega del Fritto.
Perdetevi un pò nel borgo, dove sbucano improvvisamente piazzette carine, e prendete quei caruggi che s’intersecano tra loro. Troverete angolini colorati che difficilmente scompariranno dalla vostra testa.
Chiesa di San Lorenzo
Nel nucleo antico di Portovenere, poco prima di salire verso il Castello, ecco una delle due chiese principali del paese. La Chiesa di San Lorenzo è stata costruita dai Genovesi nel 1130 e ha subito diversi restauri nel corso della sua storia.
Si presenta a tre navate, con grandi arcate supportate da colonne di pietra nera locale. All’interno della chiesa si possono ammirare diverse opere interessanti, tra cui il dipinto della Madonna Bianca, protettrice del borgo. Una leggenda narra che quest’affresco sia giunto a Portovenere direttamente dal mare, dentro a un tronco d’albero ben sigillato.
Chiesa di San Pietro
Questo è il primissimo impatto che hanno i turisti provenienti in traghetto da Riomaggiore. Appare come una grande costruzione, arroccata su uno sperone a strapiombo sul mare e formata da due edifici: uno in stile romanico, antico; l’altro gotico, più recente. E’ stata fondata nel XIII secolo sui resti di un vecchio tempio pagano, che ha dato il nome originario al paese: Portus Veneris.
La chiesa, piuttosto piccola, è a tre navate, con un bell’altare in marmo bianco in bella vista. Il motivo della facciata è a fasce bianche e nere, così come il presbiterio all’interno. Sopra una delle due cappelle laterali s’innalza la torre campanaria.
Da non perdere la loggia ubicata giusto fuori dalla chiesetta. Dalle finestrelle la vista paesaggistica è mozzafiato!
Castello Doria
Per arrivare al Castello Doria, bisogna salire. E sudare, ovviamente, soprattutto se fa caldo. Io ho dovuto togliermi la giacca, perchè mi stavo sciogliendo, nonostante fosse febbraio.
Durante la camminata s’incontrano due costruzioni cilindriche, un tempo adoperate dapprima come mulini a vento e poi come torri d’avvistamento.
Il Castello si presenta, già dal basso, come una fortezza maestosa ed è collegata al borgo grazie a una possente cinta muraria. L’edificio, composto da due blocchi, uno inferiore e uno superiore, è stato edificato dalla Repubblica di Genova per necessità di difesa dagli attacchi nemici. Sotto il dominio napoleonico, invece, il Castello veniva usato come prigione.
Sinceramente mi aspettavo di più dalla visita, che si è rivelata soltanto un’occasione per ammirare il Golfo dei Poeti dall’alto.
L’ingresso al Castello è consentito tutti i giorni dell’anno, dalle 10.30 alle 18.30, al costo di 5 € per gli adulti e 3 € per ragazzi al di sotto dei 14 anni. Volendo c’è la possibilità di affittare questo luogo o solo qualche sala per matrimoni ed eventi privati. Sposarsi con questa vista… mica male no?
Grotta di Byron
Si trova a pochi metri dalla Chiesa di San Pietro e anch’essa attira i visitatori. Un’apertura nella roccia contiene una lastra bianca che recita questa scritta:
“Questa grotta ispiratrice di Lord Byron ricorda l’immortale poeta che ardito nuotatore sfidò le onde del mare da Portovenere a Lerici.”
La scalinata porta al punto d’osservazione della Grotta Arpaia, immersa in uno scenario naturale favoloso.
Uscendo, immediatamente a sinistra, troverete una statua che ritrae Madre Natura. Volete non scattare una foto? 😛
Isola Palmaria
Come scritto sopra, ho dovuto farne a meno. Peccato, se fosse stata primavera o inizio autunno ci avrei fatto più di un pensierino. Sì perchè nell’isola si possono fare escursioni interessantissime, come quella che porta fino alla cima, da cui il panorama che appare è sbalorditivo.
Ben 36 sono le grotte presenti, tra cui le più famose sono la Grotta Azzurra, chiamata così per il colore dell’acqua, e la Grotta dei Colombi, a cui si arriva calandosi con delle corde.
Ma la Palmaria non è l’unica isola facente parte del Parco Naturale di Portovenere. Non bisogna dimenticare di citare Tino e Tinetto.
Tino è zona militare, privata, aperta ai visitatori solo il 13 settembre in occasione della festa di San Venerio. Tinetto invece conserva soltanto alcuni edifici religiosi in stato di abbandono.
Fraz. Le Grazie
Avendo rinunciato all’Isola Palmaria, ho pensato di compensare con un posticino che fino ad allora avevo visto solo in foto, in tante foto.
Le Grazie è una tranquilla frazione di Portovenere, posta in un’insenatura ben riparata dai venti. La fermata dell’autobus è molto comoda e consente di andare a fare due passi in un altro mondo. Così l’ho definito io, per via dell’atmosfera completamente opposta rispetto a Portovenere.
Non mi ci sono soffermato molto, ad esser sincero. Giusto una semplice passeggiata lungomare, tra il porticciolo e le casette colorate. Consigliata, soprattutto alle ultime ore del giorno, dove dalle panchine si possono osservare i pescatori all’opera. Per fortuna le tradizioni nel tempo si sono mantenute.
Questi sono dunque i miei suggerimenti sulle 8 cose da vedere a Portovenere in un giorno. Voi ci siete mai stati? Conoscete il Levante ligure? Vi aspetto tutti nei commenti qua sotto al post. 🙂
Cosa sara’ mai un quarto d’ora di fila comparato a quella delizia che sei riuscito ad afferrare poi? Ahahaha scusa eh, quando vedo foto di cibo italiano non mi contengo 😀 Comunque no, non sono mai stata a Portovenere ma solo alle Cinque Terre, e da quello che leggo ho fatto male, molto male! Sembra davvero carinissima, cosi’ colorata e cosi’ italiana, con quelle viuzze strette e le strade acciottolate! Un amore davvero!
Ahahah hai ragione, per il cono questo e altro! Anche perchè poi è un ottimo soggetto fotografico, per i big likes di instagram! 😁😁 Scherzi a parte, dovrai tornare mia cara! Sicuramente te ne innamorerai! ☺️
Portovenere mi piace più che le Cinque Terre, soprattutto perché non è così affollato. In estate si popola di bagnanti e anche arrivare in bus, sempre pienissimo, diventa arduo. Se dovessi tornare ti consiglio l’escursione alla Palmaria, da là c’è un panorama incredibile su Portovenere.
Non mancheró di certo, magari in autunno, tipo ottobre, che si sta ancora bene e posso arrivare in traghetto 🙂
Grazie della visita Stefania!
Alle Cinque Terre sono stata solo una volta tanto tempo fa e mi ero fermata solo un’oretta a Porto Venere prima di raggiungerle.
Prima o poi dovrò assolutamente tornare in questi luoghi e dedicargli più tempo.
Lo spero bene! Sono posti stupendi che mettono di ottimo umore!
Bell’articolo e belle foto 🙂 ! Un’altra cosa da vedere in zona, in località Le Grazie, è la Villa romana del Varignano, un’area archeologica che conserva il frantoio oleario più antico della Liguria
Grazie mille per il complimento e la segnalazione! Peccato fosse stato giá tardi, ma la prossima volta cercheró di non farmelo sfuggire! 😊
Non sai quanto avrei voluto fare una deviazione a Portovenere, quel week end di qualche tempo fa in cui siamo stati alle Cinque Terre! Purtroppo il meteo della domenica ci ha impedito di trascorrere una giornata all’insegna delle bellezze del Golfo dei Poeti! Ci rifaremo, e il tuo post ci sarà utile di certo! Complimenti anche per le bellissime foto, Pietro! 😉
Ciao Alessandro, grazie per i complimenti.
Ricordo bene della vostra esperienza, sono posti deliziosi!
Prossima volta che vi capita non perdetevela, vale di certo una giornata! 😊
Ciao , ho letto e visto tutto ciò che hai pubblicato. Vorrei percorrere tutta questa parte di mondo che mi sembra davvero incantevole. Io e mia sorella stiamo pianificando il programma di escursioni. Devo ancora informarmi se possono essere ammessi i cani in alcune zone. Ti faccio i complimenti per la chiarezza e semplicità nel raccontare la tua esperienza. Sicuramente visiteremo anche Palmaria. Grazie!
Ciao Santina, mi fa piacere leggere le tue parole. Sono un forte incitamento a proseguire il percorso.
Portovenere è un gioiello. Attendo di conoscere la tua esperienza!
Un abbraccio