L’Algarve è una delle più forti espressioni della grandiosità della natura. Una lingua di terra, nel Portogallo meridionale, dove andare quando si vuole davvero staccare la spina da tutto. In questo post parlo di come organizzare un viaggio on the road in Algarve, le cose da sapere, info utili e suggerimenti per godersi una meravigliosa vacanza.
Premetto che ciò che leggerete deriva esclusivamente dalla mia personale esperienza di viaggio. Ho avuto modo di visitare l’Algarve a fine estate 2020, nel periodo della pandemia mondiale. Pertanto, se da una parte ho trovato meno flusso turistico rispetto al normale, dall’altra non sono riuscito a entrare in diversi luoghi d’interesse storico-culturale.
Viaggio in Algarve: informazioni pre-partenza
L’organizzazione di un viaggio qualunque è uno dei momenti che mi piacciono di più. Dalla scelta della meta, spesso grazie a foto beccate casualmente su Instagram, alla decisione su cosa mettere in valigia, passando per estenuanti ricerche di informazioni su mezzi, soggiorni, noleggi e itinerari.
Un periodo che, nel mio caso, può durare anche giorni. Dipende da quanto attira quella destinazione. Parlando di Algarve, non è stato difficile decidere. Una volta verificata la fattibilità, che per me in situazioni normali dipende dai costi e dagli “incastri” possibili, ho iniziato la pianificazione del mio viaggio in Algarve.
Prima di partire, è giusto informarsi un pò su quella meta che si va a toccare. Altrimenti, ci ritroviamo poi a dire “eh, l’avessi saputo prima” quando siamo sul posto. Niente di grave, rimediamo, ma credo sia importante partire informati.
Viaggio in Algarve: cose da sapere
Organizzare un viaggio in Algarve presuppone la venuta a conoscenza di informazioni utili che caratterizzano la regione.
Ecco dunque alcune cose da sapere:
- Documenti di viaggio: essendo Unione Europea, basta semplicemente la carta d’identità o il passaporto, purchè siano in corso di validità. Se li avete portateli entrambi, non si sa mai. Non dimenticate la patente, per il noleggio dell’auto.
- Carte: tenete bene a mente il fatto che diversi locali, ristoranti e luoghi d’interesse non accettano il pagamento con le carte, di ogni circuito. Tuttavia, se prendete l’auto a noleggio, non scordatevi la carta di credito.
- Costo della vita: nel complesso, non ci sono differenze sostanziali coi prezzi italiani. Alcune cose costano meno, come la birra alla spina, per esempio. Poi, ovviamente, dipende sempre da ciò che uno fa.
- Fuso orario: la differenza dal fuso italiano è di un’ora. Quando qui sono le 10, in Algarve sono le 9.
- Lingua: se non conoscete il portoghese, nessun problema. La maggior parte della gente, soprattutto nelle località più turistiche, sa parlare anche l’inglese o lo spagnolo. Insomma, ci si capisce.
- Orari: in genere i negozi aprono verso le 9, fanno pausa tra le 12 e le 15-16, per poi riprendere fino alle 19. Sabato mattina fino alle 13, domenica chiusi (catene a parte). I musei sono spesso chiusi la domenica e il lunedì mattino.
- Corrente: le prese elettriche sono esattamente come quelle italiane, dunque non serve l’adattatore.
Viaggio in Algarve: quando andare
Col tempo mi sono reso conto di quanto sia attratto dai viaggi fatti fuori stagione. Lo si fa per evitare gli affollamenti, ma anche per vedere una meta da un punto di vista differente.
Ecco, l’Algarve a mio avviso non si presta bene a queste situazioni. Non me la sentirei di consigliarvi un viaggio in Algarve a maggio o ad ottobre.
Il motivo è semplice: le spiagge da cartolina algarviane, bagnate dall’acqua gelida dell’Oceano Atlantico. Ha poco senso limitarsi a fotografare i panorami marini, senza pensare neanche a fare un tuffo o inzuppare i piedi.
Perciò i periodi che vi suggerisco sono la seconda metà di giugno o, ancor di più, settembre, proprio come ho fatto io.
Come arrivare in Algarve
Viaggiare in Algarve è molto semplice. Ormai è una destinazione fortemente turistica, dotata di un proprio specifico aeroporto internazionale situato nei pressi di Faro, la capitale.
Alcuni tra gli aeroporti italiani che volano su Faro sono quelli di Milano Malpensa, Bergamo, Roma Fiumicino, Bologna, Venezia, Brindisi. A volte i voli necessitano di uno scalo.
Tuttavia, spesso le soluzioni aeree italiane non raggiungono l’aeroporto di Faro, e dunque per arrivare a destinazione bisogna trovare un modo diverso.
Ci sono due possibilità:
- Volo su Siviglia, capitale della regione spagnola dell’Andalusia. In questo caso vi suggerirei di viaggiare in pullman fino a Faro, grazie ai collegamenti forniti dalle compagnie Flixbus e Alsa.
- Volo su Lisbona, ritiro dell’auto a noleggio e partenza per Faro. La durata del viaggio in macchina è di due ore e mezza, tramite l’autostrada A2 che taglia l’interno.
Durante il vostro on the road non dimenticate il telepass ViaVerde, di solito fornito direttamente dall’agenzia di autonoleggio. Permette di pagare i pedaggi nelle autostrade portoghesi. Dovete averlo per forza, perchè non ci sono nè casse automatiche nè caselli.
Volendo potete usare anche il vostro telepass normale, purchè attiviate il servizio “Telepass Europeo” presso i Punti Blu italiani.
Cosa portare in Algarve
Fare la valigia per un viaggio in Algarve è semplice, non servono attenzioni specifiche. Il clima algarviano è piacevole tutto l’anno, con il cielo quasi sempre soleggiato, ma un ombrellino io lo porto sempre che non si sa mai.
Il bagaglio per una vacanza estiva in Algarve sarà sicuramente pieno di roba leggera, come t-shirt e pantaloncini, ma un maglioncino per la sera non guasta. Non possono mancare telo mare, costume e infradito.
Ho trovato essenziali la crema solare, con protezione media, e il cappellino, per ripararsi dal sole cocente portoghese. Importante anche l’uso di un k-way, soprattutto sulla costa occidentale dove il vento può essere forte (e fastidioso).
Durante un viaggio in Algarve farete tante foto. Scontato quindi ricordarvi di portare un power bank per il telefono e la batteria di riserva per la macchina fotografica.
Viaggio in Algarve: itinerario di 9 giorni
Bene, ora che avete preso informazioni, non vi resta che iniziare a costruire le tappe del vostro viaggio on the road in Algarve.
Per realizzare l’itinerario mi sono affidato a una bellissima guida cartacea sviluppata da Guide Marco Polo, piena di immagini e info preziose. Mi è stata davvero molto utile e ve la suggerisco. Tra l’altro costa pure poco!
Ho suddiviso la regione in tre parti: Sotavento (est), Barlavento (centro) e costa occidentale. Ho soggiornato quindi in tre posti diversi, dando spazio sia al litorale che all’entroterra.
Algarve orientale, cosa vedere
Un viaggio in Algarve deve includere necessariamente una sosta di qualche giorno nel Sotavento, territorio dove regna la tranquillità assoluta. Dimenticate le scogliere viste in fotografia, qua troverete lunghe distese di sabbia incontaminate.
Faro, la “capitale”
Il capoluogo dell’Algarve è Faro, una città che a me è piaciuta molto. Per godervela appieno, parcheggiate dalla stazione e incamminatevi verso il mare.
Faro ha un fascino piuttosto decadente. Sulle strade s’affacciano vecchi edifici dalle pareti spesso scrostate, talvolta arricchite da serie di azulejos, le tipiche piastrelle di ceramica portoghesi.
Mi sono innamorato delle chiese di Faro. Al loro interno regalano momenti di stupore, di fronte a cappelle fatte di decorazioni in legno intagliato e poi dorato. Tra queste vi raccomando l’Igreja Nossa Senhora do Carmo, dove troverete una sorpresa: la cappella di ossa, provenienti dai corpi di vecchi monaci.
Il cuore di Faro è rappresentato dalla Vila Adentro, la città vecchia, un autentico gioiellino fatto di viuzze acciottolate. L’accesso alla cinta muraria avviene tramite l’Arco da Vila, rimasto intatto fin dal XVIII secolo. Nel centro antico vale la pena passeggiare lentamente fino a sbucare davanti alla Sè, la cattedrale di Faro.
Merita una visita, anche solo per l’organo barocco settecentesco. Salite poi sulla torre campanaria e sparatevi il panorama sulla Riserva Naturale della Ria Formosa, un’enorme laguna costituita da molteplici isolette che si estende per 60 km verso est.
Tra queste isolette, spicca l’Ilha Deserta, dove oltre a un bar ristorante non c’è altro. Solo sabbia, acqua e una passerella di legno che attraversa l’isola e porta fino al Cabo de Santa Maria, il punto più a sud del Portogallo.
Olhão, Tavira e Vila Real de S. Antonio
Da Faro, spostandovi verso il confine spagnolo, potete trovare tre cittadine gradevoli da visitare.
Olhão è una località poco turistica adagiata sulle rive della Ria Formosa. Passeggiando tra le sue stradine si nota fin da subito che il tema della pesca non è passato di moda, grazie alle particolari installazioni a forma di pesce o barca.
Da vedere l’Igreja Nossa Senhora do Rosario, dal cui campanile si gode di una bella vista sulle bianche case a cubo di Olhão.
Tavira invece è una cittadina attraversata dal fiume Rio Gilão. E’ molto carina, senza dubbio, e piena di colore. Bello sedersi su una panchina e guardare l’altra sponda, vivacizzata da bar e locali.
Il Ponte Romana, a sette archi, rientra tra le cose da fotografare, così come il Castelo, dalle cui mura si ha una deliziosa visuale sui tetti delle case, e le tantissime chiese. Tra queste la più ricca è l’Igreja da Misericordia, dagli azulejos bianchi e azzurri in stile rococò e l’altare dorato.
Nei dintorni non perdetevi il grazioso villaggio di Cacela Velha, una chicca algarviana, e il cimitero delle ancore, chiamato così perchè pieno di ancore usate anticamente per la pesca del tonno. Questo luogo particolare si trova nella Praia do Barril, una splendida spiaggia situata nell’Ilha de Tavira.
Infine Vila Real de Santo Antonio, città di confine. Dall’altra parte del Rio Guadiana c’è la Spagna, precisamente l’Andalusia.
La città ha una particolare forma a scacchiera, progettata nel XVIII secolo dal Marques de Pombal. La piazza principale, Praça do Marques de Pombal, è il fulcro cittadino, dominata al centro da un obelisco. Da qui partono le animate strade commerciali di Vila Real, piene di negozi, ristoranti e caffè.
Il fiume del Drago Blu
Da Vila Real de Santo Antonio salite su nella campagna algarviana. Strade strette, immerse nel verde. Luoghi che pochi turisti vanno a ricercare, attratti maggiormente dalla vita marina.
Prima di giungere a destinazione, fermatevi presso la Barragem de Odeleite, ovvero la diga del fiume Odeleite, nel comune di Castro Marim. Avete mai sentito parlare del Blue Dragon River? Uno dei punti più curiosi del Portogallo.
Durante un volo da Cardiff a Faro, un fotografo scozzese ha immortalato dal finestrino il fiume, stupito per la particolare forma di drago blu, simbolo di potere e fortuna nella cultura cinese.
Dal punto panoramico seguite per alcuni km la stradina che affianca il corso dell’Odeleite e fermatevi anche voi a scattare qualche foto al fiume del Drago Blu.
Entroterra: il villaggio di Alcoutim
Dopo aver ammirato lo stranissimo Blue Dragon River, salite ancora e raggiungete Alcoutim, villaggio posizionato quasi all’estremità nord-orientale dell’Algarve.
Il Rio Guadiana separa Alcoutim dal paese andaluso di Sanlucar de Guadiana, fatto di case di calce bianchissima.
Il villaggio, costruito in posizione strategica per gli antichi commerci fluviali, è arroccato su uno sperone vegliato dal Castelo, fortezza quattrocentesca che ospita un museo archeologico e permette di fare foto molto panoramiche.
Durante il giorno ci sono corse continue di piccoli traghetti che collegano le sponde spagnola e portoghese. Perchè non arricchire il vostro viaggio in Algarve con un salto veloce in Spagna? Io ci ho rinunciato, causa restrizioni, però non mi sarebbe affatto dispiaciuto.
Algarve centrale, cosa vedere
Dal Sotavento ci spostiamo nel Barlavento, la parte dell’Algarve “esposta al vento”, come dice il nome. E’ il territorio più inflazionato, quello che attrae più gente, grazie soprattutto alle incantevoli spiagge immerse in scenari da cartolina.
Lagos
Iniziamo con una delle città rappresentative dell’Algarve e senza dubbio la “capitale” del Barlavento.
Ricordate Faro? Bene, Lagos è molto diversa. E’ una città estremamente viva, folcloristica. C’è tanto movimento, sia di giorno che di sera, e dunque pure l’offerta turistica è molto alta.
Esplorate a piedi la città, partendo dall’ampia Praça Infante Dom Henrique dove spiccano un sistema di fontane a zampilli, la statua di Enrico il Navigatore, il palazzo della dogana e l’Igreja Santa Maria, la chiesa parrocchiale. Di fronte c’è il Museu Mercado de Escravos: è stato il primo mercato di schiavi sorto in Europa.
Imperdibile poi il Museo Civico di Lagos, che, tra antichi reperti e costumi, dà accesso a una delle chiesette più belle dell’Algarve: l’Igreja de Santo Antonio. Un’esplosione di azulejos e talha dourada (intagli dorati), uniti ai preziosi affreschi sulle pareti, inseriscono la chiesa tra le cose da vedere assolutamente durante un viaggio in Algarve.
Infine mi sento di consigliarvi la visita al forte Ponta da Bandeira, situato proprio di fronte all’imponente Porta de São Gonçalo, facente parte dell’antica cinta muraria che difendeva la città. Dopo, proseguite la passeggiata verso la zona della Marina, dove potete fare una pausa golosa in uno dei numerosi caffè.
Ponta da Piedade e le spiagge di Lagos
Il Ponta da Piedade è, a mio avviso, il must see di un viaggio in Algarve. In generale mi sento di affermare che è uno dei posti più belli che ho visto in vita mia.
Dal faro si scende giù attraverso una scalinata che taglia grosse scogliere frastagliate fino ad arrivare a toccare l’acqua. Un sistema di grotte, cunicoli, archi e passaggi nascosti, faraglioni dalla forma a volte bizzarra e dal colore acceso in contrasto col verde smeraldo dell’oceano.
Imbarcatevi e scoprite il fascino unico di questo luogo che rimarrà sicuramente impresso tra i vostri ricordi.
Dal promontorio partono sentieri che costeggiano le scogliere e portano verso spiagge dove vale la pena fermarsi.
Le due più celebri sono Praia Dona Ana e Praia do Camilo, raggiungibili facilmente a piedi. Chiaramente sono molto frequentate, ma decisamente suggestive. Consiglio di andarci al mattino, non troppo tardi.
Praia da Marinha
Non potete dire di aver fatto davvero un viaggio in Algarve se non vi siete fermati in una delle cento spiagge più belle del mondo.
Si trova tra Albufeira e Portimão, due delle località più turistiche della regione, dove i nuovi complessi alberghieri degli ultimi anni hanno un pò rovinato l’atmosfera di una volta.
Praia da Marinha è un gioiello immerso nella natura selvaggia. Va scoperta la mattina presto, prima che si riempa di gente. D’altronde, come biasimarla? Scenari del genere sono un’attrazione potentissima.
Una lingua di sabbia bagnata da un’acqua favolosa, dove gli appassionati di snorkeling possono divertirsi a osservare i fondali oceanici.
Una serie di falesie e faraglioni che modellano il paesaggio, rendendolo uno dei più amati del Portogallo. Godetevi la spiaggia, ma prima di scappare proseguite il percorso lungo le scogliere per immortalare panorami da sogno.
A circa dieci minuti di cammino sterrato ci sono le Grotte di Benagil, un altro punto d’interesse da vedere. Ci si arriva solo via mare, tramite tour in barca, o noleggio di kayak. Dicono che volendo si può anche andare a nuoto, ma occhio alle correnti oceaniche!
Le Grotte di Benagil nascondono una mini spiaggetta e un’apertura in cima che sembra una finestrella sul cielo. Sarebbe molto suggestivo, non fosse che la caletta è sempre piena di turisti, piccole imbarcazioni, motoscafi o canoe. L’atmosfera svanisce subito. Io mi sono limitato a guardare dall’alto e, purtroppo, non mi ha fatto un grande effetto positivo.
Loulè e Silves, l’entroterra dell’Algarve centrale
Come per il Sotavento, anche nel Barlavento ho trascorso momenti nelle località site sulle alture della regione.
Loulè è posizionata poco sopra Quarteira, a breve distanza anche da Faro. E’ una cittadina frizzante e colorata, ideale per passarci un pomeriggio.
Al centro si arriva tramite una serie di viali alberati dove i locali amano sedersi e fare conversazioni. L’edificio più rappresentativo è la sede del Mercado Municipal de Loulè, il mercato coperto, attivo fin dal 1908: ammirate lo stile moresco del luogo ed entrate a fare compere. Potete trovare frutta, verdura, pesce, ma anche oggetti artigianali e souvenir.
Da qui immergetevi nella città vecchia, la moresca Al-Ulyà, fatta di caratteristici vicoletti in cui fare vasche tranquille. Il Castelo islamico permette di accedere al Museo Civico e da qui alle torri da cui ammirare Loulè dall’alto.
Silves è l’altra città che vi raccomando di visitare. Anche qui l’influenza araba è molto presente e viva nei luoghi d’interesse, su tutti il Castelo, le cui mura sono state restaurate e offrono al visitatore la possibilità di percorrerle da un bastione all’altro.
La vecchia città moresca di Xelb ha mantenuto tratti del passato, visibili in particolare all’interno del Museo Archeologico. La Sè, la cattedrale, è una costruzione imponente che è stata edificata sopra le rovine di una moschea.
Villaggi pittoreschi: Ferragudo e Burgau
Io sono un amante dei borghi. In Italia c’è l’imbarazzo della scelta, lo sappiamo, ma anche gli altri Paesi si difendono bene.
L’Algarve, pur essendo ormai costellata di villaggi turistici, ha conservato il suo spirito marinaro in alcuni paeselli adagiati sulle rive oceaniche. Tra questi, vi suggerisco Ferragudo e Burgau.
Ferragudo è il borgo di pescatori che mi è piaciuto di più, una delle chicche algarviane che non dovete perdervi. Il Rio Arade lo separa dalla ben più movimentata Portimão.
A bordo fiume si trovano diversi caffè, ristoranti e bar che propongono musica dal vivo. Salendo verso il cuore di Ferragudo, fino alla chiesa parrocchiale, si sprofonda nella vera anima cittadina. Gli scorci si sprecano, grazie alle viuzze lastricate, le piccole case bianche dagli infissi colorati e le splendide bouganville.
Burgau è un villaggio situato a 12 km da Lagos. Ha mantenuto un’autenticità ancora più marcata rispetto a Ferragudo.
Dove un tempo c’era il porticciolo, oggi ci si va a sdraiare in spiaggia. Il centro si abbarbica su una collinetta fatta di agglomerati di case bianche. Non c’è molto da fare, se non passeggiare lentamente senza guardare l’orologio tra le barche in secca e i deliziosi caffè del paese.
Algarve occidentale, cosa vedere
La costa occidentale prende un pò dal Sotavento e un pò dal Barlavento. Unisce i paesaggi mozzafiato del centro regione con la quiete dell’est. Ne viene fuori un mix molto interessante.
Sagres
E’ il punto più sudoccidentale del Portogallo, un villaggio di quasi duemila anime che da anni esercita un’importante attrazione per i surfisti.
Il fulcro è rappresentato dalla Fortaleza, la fortezza del XVII secolo. All’interno potete divertirvi con la fotocamera a scattare fotografie altamente panoramiche da condividere su Facebook, facendo invidiare i vostri amici.
Entrate nella particolare camera obscura della fortezza e “spaventatevi” al frastuono provocato dalle onde dell’oceano. C’è anche una cappella, rimasta intatta dall’origine del posto.
Pranzate in uno dei localini di Praça da Republica e poi fate una piacevole passeggiata fino al Porto da Baleeira, dove alle ore 15 da lunedì a venerdì si tiene una celebre asta del pesce.
Tramonto di Cabo de São Vicente
Non c’è molto da dire, se non che vi ricorderete di questo tramonto come uno dei più belli della vostra vita.
Amo molto i tramonti sul mare, mi lasciano sensazioni di benessere e serenità. Quello di Cabo de São Vicente è uno spettacolo incredibile.
Venite qui presto e sedetevi a bordo scogliera. Ci mette poco a riempirsi. Portatevi un maglioncino, c’è vento forte e costante. Macchina fotografica e, se l’avete, treppiede. Godetevelo.
Rota Vicentina
Circa 400 km sono la lunghezza di uno dei cammini più famosi al mondo, la Rota Vicentina. Questo percorso a tappe inizia nella regione dell’Alentejo e termina in Algarve, nei pressi di Lagos.
Un itinerario che entra con forza nella natura selvaggia portoghese. Tocca ambienti diversi, dalle scogliere alle baie sabbiose, dai borghi di campagna a prati e boschi, attraverso secoli di storia.
La Rota Vicentina si divide in due percorsi: il Cammino Storico e il Sentiero dei Pescatori. Inoltre ci sono anche i tragitti circolari, pensati per chi ha poco tempo.
Il Cammino Storico è il grande classico. Entra in contatto sia con i paesaggi rurali che con quelli marini, fornendo un’esperienza completa. E’ formato da 12 tappe, ognuna di massimo 25 km, da percorrere a piedi o in bicicletta.
Il Sentiero dei Pescatori invece è uno splendido trail costiero di 13 tappe fatto di percorsi che attraversano maestose scogliere a picco sull’oceano.
Infine le rotte circolari, percorsi ad anello meno impegnativi e fattibili in qualche ora. Io ho scelto il Ponta de Carrapateira, un sentiero di cui mi sono innamorato, perfetto anche per vedere il sole sprofondare nell’acqua.
Costa occidentale, cos’altro fare
Anche l’ovest algarviano ha villaggi che meritano una sosta. E’ il caso di Aljezur, col Castelo visitabile gratuitamente che offre ottimi panorami, e il Museu Municipal, che nelle sale espone reperti archeologici relativi al mondo islamico.
Tra le spiagge vi consiglio la Praia do Amado, un’immensa distesa di sabbia amata dai fanatici di surf, e la Praia da Amoreira, non eccessivamente ventosa e frequentata anche da famiglie. Un’altra stupenda spiaggia, da cui si gode di un bel tramonto, è la Praia de Cordoama.
Siamo giunti al termine di questo articolo. Ora siete pronti a prenotare un viaggio in Algarve, sperando che possiate far tesoro dei miei consigli.
Siete mai stati in questa bellissima regione del Portogallo? Raccontatemi la vostra esperienza nei commenti qua sotto.
Un bellissimo itinerario Pietro, ho letto il tuo post con molta curiosità perchè l’idea di un viaggio on the road in Portogallo mi frulla in testa da un po’. Speriamo di riuscire a tornare tutti a viaggiare in serenità… 😉 Ciao, buona giornata!
Spero possa far parte dei tuoi viaggi del prossimo anno! Incrociamo le dita 😊
Buona serata e grazie!
Ciao Pietro, è un bellissimo itinerario descritto molto bene! Sentiamo spesso parlare di on the road in Portogallo ma non ne abbiamo mai avuta l’occasione….Diciamo che ci hai ispirato parecchio!
Ciao ragazzi, grazie mille! E’ un on the road molto interessante da fare, pieno di sorprese. Ho adorato le spiagge e le coste in particolare. Se amate la fotografia, vi divertirete un sacco! Vi auguro di farlo presto 🙂
Ciao Pietro, grazie per la condivisione della tua esperienza, vorrei farti una domanda sugli alloggi, per visitare tutti questi posti consigli di alloggiare presso un solo B&B oppure fare un itinerario anche per gli alloggi?
Grazie mille
Ciao Davide, grazie per essere passato intanto. Mah, le distanze non sono gigantesche, potresti anche solo prendere due alloggi soltanto, uno per la parte sud e uno per il sud-ovest. Che ne dici?
Scusa per la tarda risposta!
Che bel viaggio virtuale intanto che ho potuto fare leggendo la tua esperienza! Spero di potere andare un giorno…
Ti chiedo: quali punti non si dovrebbero perdere dal punto di vista fotografico? Grazie..
Ciao Tiziana! Dell’Algarve ho amato soprattutto le spiagge, le enormi scogliere che proteggono l’oceano. La parte ovest poi è incredibile! Non perderti il tramonto da Cabo de Sao Vicente!
Ti auguro di realizzare questo tuo desiderio; è un viaggio fattibilissimo comunque!
Ciao Pietro, sono appena capitata qui per caso…ma non per caso sarò in Algarve a fine settembre. Ti preannuncio che prima di allora ti farò taaaaante domande! A presto!
Ciao Bruna, sono sicuro sarà una vacanza super! Ottimo periodo per l’Algarve. Buona Pasqua