Il nome Langhe deriva da “lingue di terra” e rappresentano una zona alta fra i 450 e gli 800 metri, compresa tra due fiumi, il Bormida e il Tanaro. La mia vicinanza al territorio mi ha permesso una domenica di raggiungere prima la bella città medievale di Alba, per poi spostarmi nella vicina Langa del Barbaresco, posizionata ad est, verso le colline del Moscato.
Io non sono un grande patito di vini, anzi, però le Langhe non sono solo questo. Ci sono innumerevoli cantine, è vero, ma ciò che attrae sono anche i caratteristici borghi e una buona dose di castelli, da cui ammirare quest’affascinante porzione di Piemonte.
Nell’articolo racconterò la mia esperienza in 3 borghi che caratterizzano la Langa del Barbaresco: Treiso, Neive e appunto Barbaresco.
Della Langa del Barolo, invece, ho parlato in questo articolo qui.
Langa del Barbaresco: 3 borghi da visitare
Barbaresco
Il paese che dà il nome al vino e a questa parte di Langa è la mia prima tappa. Distante solo 7 km da Alba, si presenta ai miei occhi semicoperta dalla nebbia. Nebbia che mi accompagnerà per quasi tutto il corso della giornata.
Il centro storico di Barbaresco, abitato da quasi 700 anime, è attraversato da una strada principale, Via Torino. Si parte con la chiesa sconsacrata di San Donato, che oggi ospita l’Enoteca Regionale, e si arriva alla Torre, simbolo del paese.
Lungo il corto tragitto mi fermo alle bancarelle a bordo strada. Ne approfitto per acquistare un fantastico formaggio al tartufo (siamo nel periodo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba) e un salame al Barbaresco. Ora penso che avrei dovuto prenderne a quintali: una delizia per il palato.
Decido dunque di salire sulla Torre. Costruita alla fine dell’XI secolo, faceva parte di un sistema di fortificazioni nate per contrastare gli attacchi dei Saraceni nemici. Posta su un basamento di pietra arenaria, è alta 36 metri e in cima presenta ancora le merlature del passato.
Si sale tramite un ascensore esterno che porta direttamente all’ingresso e quindi alla biglietteria. Qualche piano e si arriva in vetta, da cui il panorama, nelle giornate limpide, spazia fino ai vicini territori di Roero e Monferrato.
La Torre è aperta tutti i giorni, esclusi 25 e 26 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Costo d’accesso 5€.
Per la foto qui sopra, prendo una piccola deviazione vicino all’Enoteca e comincio a scendere giù. Non so bene dove stia andando, assolutamente a caso, ma pian piano che scendo mi accorgo di avere una bellissima e pulita visuale su Barbaresco e i vigneti. Una scelta non programmata, fatta sul momento, che poi si è rivelata ottima.
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Neive
Arrivo a Neive, uno dei borghi più belli d’Italia, dove il bar Da Lele mi dà il benvenuto con un piatto di tajarin al ragù di carne e un semifreddo al torroncino. Ora sì che sono soddisfatto!
Il mio giro nella Langa del Barbaresco prosegue dunque con un delizioso borgo, curato e profumato.
Neive deve il suo nome alla primaria famiglia romana che si è insediata qui, la Gens Naevia. Divisa in parte alta e bassa, mantiene un centro storico di grande impatto, caratterizzato da pittoresche viuzze che s’intersecano.
Le casette in pietra dalle tegole rosse, addossate l’una all’altra, fanno il resto. Questa è la Neive Alta, ricca di palazzi e dimore appartenute a famiglie nobili e ora sede di celebri cantine, come la Casa dei Conti di Castelborgo.
Altri punti d’interesse sono l’abitazione più antica di Neive, ossia Casa Cotto, dotata di una torretta che però adesso non c’è più, e la Torre dell’Orologio, risalente al 1200.
Verso la fine della giornata, scelgo di andare a vedere una delle particolarità che distinguono il Piemonte: le panchine giganti. The Big Benches, conoscete? Un progetto ideato dal designer americano Chris Bangle, dal 2009 cittadino di Clavesana, che ha fatto installare delle grandi panchine colorate in svariati luoghi della regione.
A Neive ce n’è una verde, immersa tra i vigneti di Nebbiolo, che si raggiunge tramite una camminata a piedi. C’è proprio un cartello con scritto che se si vuole visitare la panchina, bisogna camminare. Dura circa una decina di minuti la passeggiata, il tempo di infangarmi per bene scarpe e jeans.
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Treiso
L’ultimo dei 3 borghi facenti parte del tour giornaliero nella Langa del Barbaresco è Treiso. C’è da dire che qui mi fermo davvero pochissimo, il tempo di scattare qualche foto, prima che cominci a piovere con insistenza e si faccia buio.
“Da quella piazzetta si domina un po’ di Langa a sinistra e a destra le colline dell’Oltretanaro dopo le quali c’è la pianura in fondo a cui sta la grande città di Torino. I vapori del mattino si alzavano adagio e le colline apparivano come se si togliesse loro un vestito da sotto in su.”
Così dice di Treiso il famoso scrittore Beppe Fenoglio, originario di Alba.
Insomma, credo di dover tornare per assaporare le sensazioni descritte da Fenoglio. Il meteo, quel giorno, non mi ha permesso di farlo.
Ciò che contraddistingue Treiso dagli altri borghi è la Rocca dei Sette Fratelli. All’improvviso le distese di vigneti s’interrompono bruscamente, si apre una voragine enorme, creata dalla costante azione delle acque che hanno frantumato le colline.
Aleggia una leggenda riguardo a quest’abisso. Pare che un giorno ci fossero sette fratelli a falciare l’erba in un prato. Per pranzo la sorella portò loro un piatto piuttosto povero, perchè era venerdì e quindi giorno d’astinenza. Decisamente affamati e arrabbiati per le magre porzioni di cibo, cominciarono a inveire contro di lei e contro Dio. Al passaggio di un sacerdote, rifiutarono l’invito della sorella a inginocchiarsi e continuarono con le bestemmie. Ad un certo punto il terreno sotto i loro piedi franò e si aprì un buco, in cui caddero i fratelli, mentre la sorella si salvò rimanendo ferma su una lingua di terra.
La Rocca dei Sette Fratelli è anche una tappa del percorso della Strada Romantica delle Langhe e del Roero.
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Si conclude qui la mia domenica passata nella Langa del Barbaresco, una fettina di territorio che merita sicuramente una visita. Sperando, la prossima volta, di beccare una giornata di sole!
Sai che non ricordo se sono stata a Neive, sicuramente mai a Barbaresco perciò devo rimediare visto che spesso sono da quelle parti a casa del mio fidanzato 🙂
Ah beh allora sì assolutamente 😊 e già che ci sei fai un giro ad Alba 🤗
Pietro, devi tornare quando ha nevicato! Lo spettacolo dell’Alta Langa sotto la neve è qualcosa che ti toglie il fiato (o comunque a me fa questo effetto): c’è un po’ un’atmosfera da Grande Inverno, con il freddo, l’aria gelida e il profumo di legna bruciata nei camini. Lo so che a parole non sembra il massimo, ma devi provare per credere!
Proveró quest’inverno allora 😊 grazie del suggerimento!
Per Alta Langa intendi proprio la zona più vicina alla Liguria o volevi dire quella nei pressi di Alba?
Al ritorno dal mio viaggio dal Piemonte sono passata dalle Langhe. Purtroppo per mancanza di tempo e la pioggia non siamo riuscite a fermarci.
Nonostante questo me ne sono innamorata: che meraviglia di luoghi e borghi ♡♡♡♡
Una zona che purtroppo non ho ancora visto dal vivo. Ma hai messo insieme, borghi meravigliosi, panorami assicurati, cibo da leccarsi i baffi e ante tanta unicità. Come si fa a non voler partire adesso? 😉
Adesso no dai, peró un mese e mezzo fa.. sarebbe perfetto! Pieno autunno, colori meravigliosi e anche meno freddo 😁 ottobre è il mese ideale… il problema è che st’autunno è stato un pó anomalo da me, ha piovuto molto! Nel weekend poi è un classico.. magari fa bello da lunedì a venerdì, sabato e domenica viene giù il diluvio 😂
Grazie della visita, ti auguro comunque di farti qualche giorno nelle Langhe in futuro se puoi, è una bellissima terra!
Non sono una grande amante del vino ma le Langhe esercitano senza ombra di dubbio un grande fascino su di me. Le distese di vigneti con i colori dell’autunno ed una leggera foschia devono essere uno spettacolo per gli occhi!
Leggera peró Simo, leggerissima 😂
Sono un territorio da visitare, assolutamente. Ci sono un sacco di castelli sai? E tanti borghi dove il tempo sembra si sia fermato! 😊
Tre borghi fantastici e un’intera area dove perdersi tra panorami e cibo spaziale: sì, direi proprio che ci hai convinto Pietro, presto si parte in direzione Langhe!!
Ohh bene, mi fa proprio piacere! Anche se ve la consiglio vivamente per l’autunno, per via dei colori che assumono le colline 😊
Mi hai fatto venire una voglia incredibili di visitare questi luoghi. Non sono ancora stata nelle Langhe ma mi sa che urge porre rimedio a questa mia mancanza,
Penso proprio di sì. E domani faró il bis, stavolta nella Langa del Barolo 😊
Ma che bei posti! E pensare che Piemonte / Ligura / Lombardia (questa un pò di striscio) non li conosco proprio. Eh si, ho sentito molti stranieri che sono rimasti incantati dalle Langhe e hanno decisco di mollar tutto e comprare casa proprio in questa zona (magari coltivando un bel vigneto).
Non sono abituata alla nebbia ma dalle tue foto, i panorami e borghi sono fantastici comunqui! E devo assolutamente vedere le panchine giganti perché ne ho sentito tanto parlare!!!
Quando mi vieni a trovare in Liguria? 🤪
Eh già, borghi e panorami non mancano nelle Langhe! Meritano una bella visita di qualche giorno 😊
Tienile in considerazione per il futuro 😃