Edimburgo in un giorno: si può fare? E’ difficile ridurre a così poche ore la visita di questa bellissima città scozzese, ma se il tempo a disposizione è scarso c’è un modo per scoprire molte curiosità di Edimburgo. Si chiama ScoziaTour, una compagnia locale che offre diversi tour di esplorazione della città. Ecco quindi, nell’articolo, ciò che ho imparato durante queste interessanti escursioni.
La mia esperienza con ScoziaTour
Innanzitutto ci tengo a evidenziare la cortesia e la professionalità dell’ufficio. Un disguido in aeroporto mi ha costretto a saltare un giorno e partire l’indomani, perdendomi il tour serale.
Per fortuna sono riuscito a contattare ScoziaTour – tra l’altro, mediante Whatsapp! – e rimandare a 24 ore più tardi, senza alcun intoppo. L’esperienza con ScoziaTour quindi è partita bene ancora prima di mettere piede a Edimburgo. Non è da tutti, eh.
L’ufficio, situato nell’OldFishmarket Close, propone tour ed escursioni ogni giorno, a orari diversi e in lingue diverse. La possibilità di farlo in italiano è stata decisiva per la mia scelta. Mi sono trovato di fronte Ayrton, un ragazzo più o meno coetaneo, di origini italo-argentine. Il suo italiano era perfetto.
L’articolo sarà ovviamente incentrato sui tour a cui ho partecipato io, ma se vi informate sul loro sito riuscirete a trovarne molti altri. E fatico a credere che possano essere meno interessanti di questi due che vado a raccontarvi.
Edimburgo in un giorno: i due tour
Edimburgo in un giorno: tour dei fantasmi, mistero e stregoneria
La storia difficile di Edimburgo
Il passato di Edimburgo risulta essere piuttosto travagliato. Per anni località importante e fiorente per il commercio e gli scambi di materiali come pelli, bestiame e cereali, ha dovuto fare i conti con le continue e terribili guerre tra inglesi e scozzesi.
Tra queste, non si può non citare la battaglia di Flodden, un autentico massacro ai danni degli scozzesi. La decisione di difendersi dagli attacchi nemici portò alla realizzazione di una cinta muraria, la Flodden Wall, che estraniava completamente Edimburgo dal resto del mondo.
L’avvenire della peste ha contribuito ad aumentare il forte degrado che già colpiva la città, costringendo la gente a rinchiudersi in casa senza uscire. Alle abitazioni si arrivava tramite i closes, i famosi vicoli ciechi della Royal Mile, che venivano tempestivamente chiusi.
Un episodio pesante si verificò quando un grosso incendiò portò alla morte di centinaia di persone, impossibilitate a scappare dalle proprie dimore. E che se ne fece dei cadaveri? I cadaveri ai tempi venivano buttati nel Nor Loch, situato dove ora stanno i Giardini di Princes Street. Quella diga era un miscuglio terribile di acqua piovana e urina. Qui venivano le lavandaie a lavare i panni, quindi potete immaginare la situazione che regnava in città.
Le leggende sui fantasmi di Edimburgo nascono da lì. La peste aveva portato al sigillo della città, gli abitanti erano letteralmente rinchiusi nelle proprie abitazioni e nonostante le epidemie la popolazione continuava ad aumentare, a causa dell’arrivo in città di gente proveniente dalle Highlands e dall’Irlanda. I closes erano ormai diventati la casa di spiriti dannati.
Le donne accusate di stregoneria venivano gettate nel Nor Loch: se galleggiavano, venivano poi giustiziate sul Royal Mile. In caso contrario, venivano lasciate affogare nella palude.
Il Fantasma di Johnny One-Arm
Una delle leggende più famose è quella che riguarda il sig. John Chiesly.
Durante il processo di richiesta di divorzio, fu condannato a pagare un’ingente cifra alla moglie. Chiaramente furioso per la sentenza, John seguì il giudice Lockhart e lo uccise, sparandogli, nei pressi dell’Advocate’s Close. Venne quindi catturato e gli fu amputato il braccio destro, prima di essere giustiziato a Grassmarket, una delle piazze più infestate della città.
Il problema è che il corpo di John magicamente scomparve e quindi la gente cominciò a credere che un fantasma senza un braccio potesse iniziare a girovagare per la città creando scompiglio.
A distanza di trecento anni fu ritrovato lo scheletro di John, che venne sepolto. Ma il braccio? Di quello ancora non c’è traccia e la leggenda vuole che la sua anima continui a vivere nell’Advocate’s Close.
Il North Bridge
Un’altra affascinante leggenda aleggia in uno dei punti principali della città, il North Bridge, importante collegamento tra Old e New Town.
Inaugurato alla fine del XVIII secolo, fu deciso che fosse la donna più anziana della città ad attraversarlo per la prima volta. Ironia della sorte, la signora morì la sera precedente alla cerimonia.
Il comune di Edimburgo decise di non rimandare l’evento, bensì, senza dire nulla, fece lo stesso attraversare la salma della vecchia, completamente imbacuccata e seduta su una carrozzella.
I cittadini di Edimburgo accompagnarono la signora, cominciando a rivolgerle domande lungo il tragitto. Non trovando alcuna risposta, s’insospettirono e ben presto capirono che si trattava di un cadavere!
Per ben 20 anni il ponte non venne utilizzato. Pensate che ancora oggi parte dei cittadini preferisce evitare di attraversare il Ponte del Diavolo.
Calton Hill
Armati di torcia, siamo poi saliti sulla collina di Calton Hill. A parte la vista sulla città illuminata, qui si è verificato un altro episodio misterioso. Precisamente un vero e proprio sterminio di streghe. Furono circa 70 le donne che nel 1600 vennero accusate di stregoneria e dunque torturate e giustiziate, prima di essere gettate nel Nor Loch.
Ogni luogo di Edimburgo sembra avere un proprio lato oscuro. Oggi Calton Hill è un must per i viaggiatori, visto che da qui, nello specifico dietro il Monumento a Dugald Stewart, si ha lo scorcio più fotografato della città.
Sapevate che Edimburgo veniva chiamata l’Atene del Nord? Fateci caso quando mettete piede sulla collina. I vari monumenti non ricordano un pò i templi greci? Soprattutto il National Monument, un richiamo all’antico Partenone dell’Acropoli. Non perdetevela, Calton Hill rientra d’obbligo tra le cose da visitare a Edimburgo in un giorno.
Il cimitero di Calton Road
Ultimo luogo d’interesse del tour serale di Edimburgo. Il cimitero di Calton Road, altro posto intriso di mistero. La storia è quella del pittore David Allan che un giorno fu colpito da un attacco di epilessia che lo mandò in coma. Per la moglie era ormai deceduto e quindi lo fece seppellire in una tomba in questo cimitero.
Il fatto è che… David non era morto! Fu sepolto vivo e lo si scoprì dai graffi che conteneva la bara e dallo scheletro rinvenuto in una posizione differente rispetto a quella iniziale. Dietro la lapide si può osservare, forse, l’ultimo ritratto composto dal pittore, il volto della morte.
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Edimburgo in un giorno: passeggiata storica
Il secondo tour a cui ho partecipato è stato quello della passeggiata storica. Si svolge al mattino, dalle 09.30 alle 12.30 e tocca diversi punti dell’Old Town. Un tour da fare assolutamente se si vuole visitare Edimburgo in un giorno e scoprire ancora di più su questa meravigliosa città.
Cattedrale di St. Giles
Dal Monumento dell’economo Adam Smith, siamo arrivati facilmente alla maestosa Cattedrale di St. Giles. La chiesa, costruita in stile gotico, è stata più volte devastata e ricostruita, a causa di incendi e attacchi nemici.
E’ stata la prima chiesa scozzese ad abbracciare il presbiterianesimo, un movimento protestante, guidato dal teologo John Knox. Dopo la sua morte fu seppellito vicino alla chiesa, mentre la John Knox House, la sua casa, si trova anche’essa sul Royal Mille, nella sezione High Street.
Oggi si presenta, internamente, ricca di bellissime vetrate e monumenti, come statue, lapidi e cappelle. Curiosa anche la rappresentazione di St. Andrews, patrono di Scozia, raffigurato con una croce in mano.
Appena fuori dalla Cattedrale, un simbolo a forma di cuore, per terra, cattura l’attenzione: The Heart of Midlothian. Aspettate a passarci sopra, c’è una storia particolare dietro.
Pare che fosse abitudine ai tempi sputare sulla figura, in quanto esattamente sotto si trovavano i delinquenti imprigionati. Ancora oggi, se per caso sentite proprio questa necessità di sputare, se lo fate sul Cuore di Midlothian, nessuno vi dirà nulla. In caso contrario, badate bene perchè rischiate una multa pesante.
P.S. La visita interna alla Cattedrale non fa parte del tour.
Edinburgh Castle
La Royal Mile prosegue dritta senza intoppi, fino a giungere al celebre Castello, altro must da visitare a Edimburgo in un giorno. Anche questo non fa parte del tour, ce n’è un altro specifico per la visita al Castello.
Qui ci siamo limitati a delle fotografie panoramiche.
Scuola di Divinità e Piazza degli Scrittori
Scendendo per una stradina laterale all’ingresso della Royal Mile, con alle spalle il Castello, siamo arrivati in un punto dove il panorama sulla Città Nuova è splendido.
Siamo proprio di fronte alla School of Divinity, in cui si entra e si rimane affascinati dallo scorcio della struttura, impreziosita dal profilo dell’altissimo The Hub, situato dietro.
La tappa successiva ci ha portati a percorrere il Lady Stair’s Close che porta alla Makars’ Court. E’ definita la Piazza degli Scrittori, per il Museo che narra la vita di tre figure importanti nel mondo della scrittura scozzese: Sir Walter Scott, Robert Burns e Robert Louis Stevenson.
E’ proprio di quest’ultimo scrittore citato il guardaroba presente nel Museo e realizzato da William Brodie, un uomo dalla doppia faccia.
Di giorno, celebre falegname e uomo d’affari; di notte, ladro e scassinatore. Perchè? I soldi gli servivano per coprire i debiti derivati da un suo terribile vizio: il gioco d’azzardo. Realizzava serrature e chiavi d’ingresso nelle abitazioni dei cittadini che si fidavano ciecamente di lui. Grazie poi alle sue capacità lavorative, le riproduceva fedelmente, al fine di svaligiare successivamente la casa dei malcapitati clienti.
Il Diacono, così chiamato perchè presidente della corporazione dei falegnami e degli scalpellini, aveva messo su persino una banda di tre complici. Tuttavia un giorno, durante un tentativo di furto all’ufficio delle imposte, uno dei tre fu scoperto e catturato. Fece quindi anche il nome dei compagni, tra cui William, che aveva provato la fuga ma venne trovato ad Amsterdam e riportato a Edimburgo per la condanna definitiva.
Victoria Street e Grassmarket
Victoria Street è uno dei luoghi più fotografati di Edimburgo. Una stradina che scende verso la piazza di Grassmarket. Consiglio spassionato: quando vi trovate su Victoria Terrace, andate fino in fondo e ammirate la vista meravigliosa sulla street!
Grassmarket è la Piazza del Mercato, da più di 500 anni. Oggi ricca di pub storici e locali, un tempo aveva un’anima ben diversa, dato che era luogo di esecuzioni capitali e addirittura commercio di cadaveri.
Qui abbiamo fatto una pausa, ideale per riforcillarsi con una birretta scozzese! D’altronde per visitare Edimburgo nel migliore dei modi non potrete tralasciare gli sfarzosi pub della città, uno più bello dell’altro.
Il cimitero di Greyfriars
Avete già sentito la storia di Greyfriars Bobby? Il cagnolino, dai! No? Bene, ve ne parlerò adesso.
E’ strettamente legata al cimitero di Greyfriars, altro punto d’interesse del tour. I cimiteri a Edimburgo sono tipo parchi pubblici, aperti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. La gente ci va anche solo per rilassarsi, leggere un libro, fumare una sigaretta in pace. E’ così, completamente diverso da quelli italiani. Addirittura erano presenti delle tende da campeggio quel giorno!
Parliamo ora di una storia bellissima, quella che vi ho introdotto all’inizio del paragrafo. Racconta di un cane, Bobby, uno Skye Terrier, e il suo padrone, tale John Gray. Egli lavorava come guardia notturna e per due anni tutte le sere andavano insieme a perlustrare le strade della città. John morì di tubercolosi e Bobby, affezionatissimo al padrone, trascorse il resto della sua vita accanto alla tomba del padrone e morì dopo quattordici anni.
Il cagnolino non potè essere seppellito vicino a John, in quanto luogo consacrato, ma comunque fu sotterrato poco distante. Una lapide posta nel cimitero recita la seguente scritta: “Let his loyalty and devotion be a lesson to us all“.
I ramoscelli sono lasciati dai visitatori del cimitero e si dice che la notte l’anima di Bobby si svegli, li prenda in bocca e vada a giocare a fianco alla tomba del padrone.
Sul ponte George IV c’è una statuina dedicata a Bobby, proprio di fronte all’omonimo pub. E’ uno dei monumenti più fotografati di Edimburgo.
Storia buia, sempre nei pressi del cimitero, vicino alla chiesa di Greyfriars, quella che riguarda le lotte religiose del XVII secolo.
In quel periodo 1200 presbiteriani avevano firmato il National Covenant, un patto di alleanza scozzese, e si erano scagliati contro i re Carlo I e Carlo II. Nel 1679 però furono sconfitti e rinchiusi nella Covenanter’s Prison, un’area del cimitero, dove venivano lasciati nudi a morire di freddo o subire torture dalle guardie. Si dice che sia stato il primo campo di concentramento europeo!
Il Mausoleo di Mackenzie, colui che ordinò la cattura dei Covenanters, si trova a pochi passi. Pare che sia luogo infestato dalle anime dei presbiteriani che la notte si svegliano e prendono possesso del Mausoleo Nero, in cerca di vendetta.
Allora vi hanno interessato questi due tour? Come vedete, c’è tanto da scoprire sulla città e le sue storie, tanto da visitare a Edimburgo in un giorno.
Mi auguro possiate molto presto vivere l’esperienza di persona e innamorarvi della magica città scozzese.
Bellissimo tour quellonotturno. Una cittadina interessante da visitare e ricca di storia e storie.
Spero di andarci presto, ho segnato qualche spunto interessante che hai condiviso. Grazie.
Grazie a te! Sì davvero super interessante 😊 vacci che merita!
Siamo stati a Edimburgo svariati anni fa. Ricordo che ci colpì quel suo aspetto gotico che difficilmente abbiamo riscontrato altrove. I tour che hai fatto tu sembrano interessantissimi, specie quello a tema ghost, al quale darei precedenza assoluta. Come hai trovato i ragazzi di Scozia Tour? Ciao Pietro, buona giornata!
Simpatici e gentili! Un tour con loro merita assolutamente 😊
Grazie della visita!
Un interessante tour di Edimburgo che potrebbe fare da trama ad un film horror. Una leggenda più bella dell’altra. La mia scelta non può che ricadere sulla storia del cagnolino affezionato al padrone, la leggenda più romantica
Quella è meravigliosa ❤️
La frase sulla lapide mi ha lasciato di stucco. Una vera lezione!
Ciao Falupe, un abbraccio
Bellissime entrambe le passeggiate, quella in notturna perfetta per Halloween, quella storica per innamorarsi perdutamente di Edimburgo! 😍
Come dici tu, speriamo di farlo al più presto! 😉
Ve lo auguro! Vi vedrei belli felici in questa favolosa città, magari anche voi sotto Natale! Ci sono bellissimi mercatini 😉
Un abbraccio!
Avevi proprio ragione, ho trovato pane per i miei denti. Bellissimi questi due tour, pieni di notizie, aneddoti ed informazioni. Quello notturno deve essere molto suggestivo.
Ciao Manuela, sono veramente suggestivi. Ho preferito il notturno, molto interessante. Mi piacciono le leggende!
Trovo che Edimburgo sia stupenda! Ma nonostante ci sia stata più volte, non ho mai partecipato a nessuno di questi tour. Bellissimo quello storico ma vogliamo mettere quello dei fantasmi, al buio, in un gruppo di poche persone? Direi che fa proprio al caso mio!
Quello dei fantasmi è uno spettacolo! L’atmosfera è particolare e Ayrton, con un pizzico d’ironia, riesce a trasmettere le giuste sensazioni per vivere al meglio il tour!
Se tornerai, dovrai farlo eh 😉
Anche io avevo fatto, una sera, il tour dei fantasmi, e mi aveva colpito moltissimo! Gli aneddoti raccontati nei vari close o nei cimiteri, o passeggiando sulla royal mile, mi sono rimasti impressi, così come lo scoprire l’esistenza di un’università sul paranormale!
A sentire queste storie misteriose viene difficile crederci, ma il bello è che fanno parte della città e gli abitanti convivono con le leggende di stregoni e fantasmi, ricordandole come parte del passato!
È un tour interessantissimo!
Più che un tour notturno mi è sembrato una serata davanti al falò a raccontare storie dell’orrore. Se penso che hanno avuto il sangue freddo di imbacuccare la vecchietta morta per farle attraversare il pinte mi vengono i brividi ancora adesso. Meno male che poi il cagnolino mi ha riportata su un sentiero romantico! Due giorni sembrano pochi ma quante cose hai scoperto in così poco tempo!
Ciao Simo, non sei la prima che mi ha fatto pensare al racconto vicino al fuoco! In effetti l’atmosfera poteva essere quella, con un sacco di racconti altamente suggestivi!
La storia del cane è meravigliosa ❤️
Grazie ai tour ho vissuto molto la città anche in così poco tempo.
Adoro questi tour a caccia di fantasmi, ne ho fatto uno a Cracovia ed è stato super interessante. Se ti piace il genere, ti consiglio il film Burke and Hare, è una commedia nera ambientata a Edimburgo che racconta la storia (vera) di due commercianti di cadaveri 😀
Interessante! Segno subito! Grazie Giulia 😁
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