Courmayeur e dintorni: cosa fare in Valdigne

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Una settimana estiva in Valle d’Aosta è quello che ci vuole per rigenerarsi e respirare aria buona. La mia scelta è ricaduta sulla Valdigne, vallata situata ai piedi del Monte Bianco. In questo articolo vi racconto la mia esperienza a Courmayeur e dintorni.

 

Courmayeur e dintorni, dove soggiornare

la salle strada

Ecco La Salle, il comune dove io e la mia famiglia abbiamo soggiornato. Sette notti e otto giorni nella bellissima Valdigne, tra Courmayeur e dintorni.

Abbiamo valutato questa zona della Valle d’Aosta come un’ottima destinazione sia per distanza che per qualità del paesaggio. E’ stato un gradito ritorno in questa regione, dopo tantissimi anni.

La Salle è un paese tranquillo, lontano dai rumori. C’è tutto: bar, panetterie, macellerie, alimentari, poste. Si gira tranquillamente a piedi tra le viuzze e le casette tipiche coi fiori sui balconi.

 

Courmayeur e dintorni, cosa vedere in una settimana

 

Cosa vedere a La Salle

A La Salle e dintorni si possono visitare monumenti storici e osservare la meraviglia della natura che circonda la Valdigne.

Spicca la Maison Gerbollier, casaforte in pietra del XVI secolo, caratterizzata dalla presenza di una torre e una corte interna addobbata. Oggi viene usata per manifestazioni ed eventi.

La parrocchiale del paese è la Chiesa di San Cassiano, dal campanile medievale. All’interno vi è un museo di arte sacra, ospitante un dipinto della Madonna risalente al 1200.

Non perdetevi il panorama offerto dal duecentesco Castello di Chatelard, ridotto ormai a rudere. La torre però, alta circa 18 metri, è rimasta praticamente intatta.

Dal borgo, scendendo a valle, si raggiunge la strada principale che costeggia la Dora Baltea, ovvero il fiume, e porta verso i dintorni di Courmayeur.

 

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Cosa vedere a Courmayeur

Spostandoci in macchina, siamo arrivati a Courmayeur. Collocato ai piedi del Mont Blanc, è l’ultimo comune che si incontra prima di giungere in Francia.

Courmayeur è il più grande centro della Valdigne: qui s’incrociano la Val Ferret e la Val Veny.

A Courmayeur c’è di tutto, ristoranti, locali, negozi di lusso, botteghe artigiane. Dispone di impianti sciistici avanzati per la stagione invernale e offre diverse possibilità anche in estate.

Un giretto a piedi nel centro storico vale la pena, sempre con lo sguardo rivolto all’incredibile scenario che regala il Monte Bianco. Via Roma è il cuore del borgo, sempre piena di vita ogni giorno dell’anno.

La Chiesa dei SS Pantaleone e Valentino è il principale edificio religioso. Si presenta piuttosto sobrio esternamente, mentre l’interno, composto da tre navate a sala (navata centrale alta come navate laterali), mostra un bellissimo organo a canne.

Se siete amanti dei musei non potete perdervi quelli di Courmayeur e dintorni. Nel centro storico della cittadina sono visitabili il Museo Transfrontaliero del Monte Bianco, che parla dell’identità delle popolazioni dell’Alta Savoia, e il Museo Alpino Duca degli Abruzzi, che invece mostra l’evoluzione dell’attività alpinistica.

 

Courmayeur e dintorni: lo SkyWay del Monte Bianco

Proseguendo in macchina si arriva a Entrèves, villaggio posizionato negli immediati dintorni di Courmayeur. Da qui si può salire fino a Punta Helbronner, vetta appartenente al massiccio del Monte Bianco, posizionata a 3466 m.

Andiamo su a piedi? Magari un’altra volta, dai! A sto giro ci affidiamo allo SkyWay Monte Bianco, ovvero la funivia rotante che porta i passeggeri a un passo dal cielo.

Un’esperienza consigliatissima, con la cabina che gira lentamente su se stessa durante la salita regalando angoli di veduta spettacolari. C’è anche una fermata intermedia, chiamata Pavillon du Mont Fréty, con ristorante, bar e un giardino botanico esterno.

L’ultima tappa è Punta Helbronner, dove un’ampia terrazza dona una splendida panoramica sulle vette più alte delle Alpi. Per rifocillarsi di specialità valdostane basta usare il sottopassaggio che porta al Rifugio Torino.

Occhio al prezzo a/r della funivia: 45 € a persona. Una bella botta, ma ne vale la pena.

 

 

Escursioni a Courmayeur e dintorni, alcuni consigli

Vi parlo di quattro camminate, di cui due fatte da solo, molto piacevoli e per niente impegnative, alla portata di tutti.

Lac du Miage

Ci si arriva dalla Van Veny e più precisamente da loc. La Visaille. La salita ha una durata di un’ora e mezza, mentre il dislivello è di circa 370 m.

Il Lac du Miage è un lago che si è formato da uno dei più grandi ghiacciai della catena alpina. Fate attenzione, perchè facilmente si staccano grossi blocchi di ghiaccio che in passato hanno anche causato ferite a persone. Perciò, non avvicinatevi troppo.

Lac d’Arpy

Basta un’oretta abbondante attraverso un bosco di abeti per raggiungere uno dei più bei bacini lacustri della Valle d’Aosta.

Si parte dal Colle San Carlo, situato a una decina di minuti d’auto da Morgex. Dall’Hotel Genzianella inizia il sentiero turistico nr. 15 che porta al Lac d’Arpy.

Nel lago, posizionato a 2066 m, si riflette il paesaggio naturale circostante, caratterizzato dalla presenza di montagne come il Mont Colmet. Volendo si può proseguire il percorso verso un altro specchio d’acqua, il Lago di Pietra Rossa, raggiungibile in 1 ora e 45 minuti.

Sentiero dell’Orrido

Oltrepassando le famose terme di Pré-Saint-Didier si imbocca un sentiero nel bosco che in una quarantina di minuti porta a destinazione.

Si tratta di una passerella d’acciaio sospesa nel vuoto, a 160 metri d’altezza. Sensazioni forti, di paura, vista l’altezza vertiginosa, ma uno scenario favoloso sulla catena del Monte Bianco. Uno dei panorami più belli fotografati a Courmayeur e dintorni.

Cascate del Rutor

Ultima escursione da fare a Courmayeur e dintorni è quella che porta alle Cascate del Rutor. Un percorso molto apprezzato dalla gente e poco impegnativo, della durata di un’ora e venti minuti.

Le tre Cascate del Rutor sono tra le più spettacolari della Valle d’Aosta, generate dall’omonimo torrente, che viene alimentato dai laghetti situati all’estremità del ghiacciaio Rutor.

La prima cascata si raggiunge dopo appena venti minuti di cammino, partendo dalla località La Joux, situata a circa 3 km da La Thuile. Il sentiero poi s’inerpica nel bosco fino ad arrivare agli altri due salti. Attraversando il ponte metallico sopra l’ultima cascata si può ridiscendere alla base.

 

Courmayeur e dintorni: la piscina di Plan Checrouit

Tra le altre esperienze vissute, devo assolutamente parlarvi di Plan Checrouit. Puro relax a 1700 m d’altezza, sdraiato sul lettino, baciato dal sole.

E’ la piscina riscaldata più alta d’Europa. Un incantevole angolino incastonato nel verde della Val d’Aosta, con occhi puntati sulle cime innevate.

C’è anche la possibilità di ordinare qualcosa al bar e passare qualche minuto in sauna. Da questo punto partono diversi sentieri escursionistici. Ci si arriva tramite la telecabina Dolonne, frazione di Courmayeur.

 

Courmayeur e dintorni: La Thuile e Pré-Saint-Didier

Oltre che per recarsi alle scenografiche Cascate del Rutor o sulla panoramica passerella dell’Orrido, La Thuile e Pré-Saint-Didier meritano una breve sosta per scoprire il colorato centro storico.

Da La Thuile si può salire al Colle del Piccolo San Bernardo, che collega l’Italia alla Francia. Qui si trova il giardino botanico più alto d’Europa, il Chanousia, visitabile in estate al prezzo di 3 €.

Pré-Saint-Didier, antica tappa sulla romana Via delle Gallie, è invece rinomata per le terme, già in voga ai tempi dei Savoia. Ovviamente le ho provate e mi sono goduto attimi di relax con una vista d’eccezione.

Non vorrete mica andar via da Courmayeur e dintorni senza aver prima praticato qualche attività sportiva, mi auguro. Io vi suggerisco il rafting, provato per la prima volta proprio durante questo viaggio. Un’esperienza fantastica! A Pré-Saint-Didier ha sede il centro Totem Adventure che propone anche canyoning, kayaking e parapendio.

 


 

Il mio racconto su Courmayeur e dintorni è giunto al termine. Non vi resta che prenotare una settimana in Valdigne: non vi deluderà!

In caso siate già stati in questo angolino di Valle d’Aosta, raccontatemi la vostra esperienza nei commenti sotto al post.

6 Commenti

  1. Conosco molto bene la Valle d’Aosta, avendola visitata più volte. La cosa più triste, quando ci sono tornato di recente, è vedere il lago di Miage che vent’anni fa era il ghiacciaio più basso d’Europa (era ad appena 2000 metri di altezza) e oggi è solo un cumulo di sabbia e ghiaia. Che peccato! Comunque bei posti.

  2. I paesaggi valdostani li conosco bene e sono mozzafiato. Ma la cosa che preferisco di questi articoli è il comparto cibo. Non posso staccare gli occhi da quei piatti, sono semplicemente favolosi *-*

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