Voltaggio è un paesino di neanche mille anime situato in provincia di Alessandria, nella parte di Piemonte più ligure che ci sia. In questa zona sorgono borghi dove il tempo sembra fermo da secoli. Facciamoci una passeggiata, mentre vi racconto cosa vedere a Voltaggio.
Cosa vedere a Voltaggio, un borgo “ligure”
Mi ritrovo qui a parlare di cosa vedere a Voltaggio, dopo averla scoperta insieme a Ivan durante il weekend trascorso nell’Alessandrino, in collaborazione con l’Ente Turismo Alexala.
In quell’occasione, oltre ai Colli Tortonesi (leggi qui il mio articolo Colli Tortonesi: cosa fare e vedere in un giorno), abbiamo passato una giornata a Voltaggio e negli immediati dintorni.
Fare una passeggiata a Voltaggio significa immergersi in un’atmosfera tipicamente ligure, principalmente per via dei caruggi dove si affacciano edifici alti, stretti e colorati.
Poi, mentre cercate le cose da vedere a Voltaggio, fate caso alle sue fontanelle, disseminate in vari punti del borgo. Presentano delle frasi, scritte sia in dialetto ligure che in italiano.
D’altronde, siamo nei pressi del Parco Naturale della Capanne di Marcarolo, area protetta dal 1979, sita a due passi dalla Valle Stura di Genova.
Venite con me, introduciamoci nel cuore di questa guida di viaggi e scopriamo cosa fare e cosa vedere a Voltaggio in un giorno.
Borghi del Novese: cosa vedere a Voltaggio
Pinacoteca di Voltaggio
Uno delle cose più interessanti da vedere a Voltaggio è certamente la Pinacoteca, sita all’interno del Convento dei Cappuccini.
Il complesso, risalente alla fine del Cinquecento, ha vissuto momenti difficili sotto la dominazione francese, ma più avanti, grazie all’acquisto del marchese genovese De Ferrari, ha ripreso vita.
L’attuale aspetto è quello ottocentesco, con dei bei giardini attorno e la Chiesa di San Michele Arcangelo all’interno. La quadreria, composta da oltre 200 opere, è rimasta intatta da quando Padre Pietro Repetto ha deciso di donare i dipinti raccolti in circa trent’anni a Genova.
La visita nella Pinacoteca avviene con l’accompagnamento di una guida volontaria, facente parte dell’Associazione Onlus “L’Arcangelo”.
Attraverso un percorso a piedi, si può ammirare una ricca collezione di dipinti di arte sacra, prodotti tra il XV e il XVIII secolo da artisti come Cambiaso, Scorza, Strozzi e Fiasella.
Strozzi e Cambiaso, genovesi, hanno avuto un ruolo importante nella realizzazione di affreschi all’interno dei palazzi storici di Genova.
Sinibaldo Scorza, originario proprio di Voltaggio, ha dato vita a opere esposte a Edimburgo, Parigi e New York, oltre che negli edifici nobili genovesi. Tra queste, cito il “Cristo confortato dagli angeli”, collocato nella Pinacoteca.
*Le immagini usate sono di proprietà della Pinacoteca dei Cappuccini e prestate al sottoscritto per l’utilizzo esclusivo in questo post.*
Centro storico di Voltaggio
Una stretta stradina, prima Via Anfossi e poi Via Derossi, attraversa il centro storico di Voltaggio, che ben si presta ad essere esplorato con calma.
Passeggiando nel borgo s’incontrano palazzi nobiliari di un certo rilievo, come Palazzo Grimaldi e Palazzo Galliera, decorato con la tecnica trompe-l’oeil. A fianco c’è Casa Scorza, costruzione cinquecentesca che presenta volte affrescate.
Tra le chiese, spicca l’imponente parrocchiale dell’Assunta e dei SS Nazario e Celso, con la facciata in mattoni e arenaria e la torre campanaria aggiunta in un’altra epoca.
L’interno conserva tele di Scorza e una statua lignea del Maragliano.
Prima di scendere verso il suggestivo Ponte dei Paganini (o Ponte Vecchio), che regala scorci strepitosi sul borgo, entrate nell’Oratorio di Nostra Signora del Gonfalone.
Se già la facciata invoglia all’ingresso, l’interno regala puro stupore. Amate anche voi l’architettura barocca? Allora l’Oratorio dovete inserirlo assolutamente tra le cose da vedere a Voltaggio.
Qui sono custoditi i resti di San Clemente, che fu 4° Vescovo di Roma, e diversi dipinti dell’artista locale Bernardo Carrosio.
Mangiare a Voltaggio: il Ristorante Visconti
Su Via Anfossi, poco prima di raggiungere l’Oratorio del Gonfalone, vi suggerisco di fare una tappa culinaria al Ristorante Visconti, tra i posti migliori dove mangiare nel Novese.
Il locale ha una storia molto antica, essendo nato nel 1846. Propone una cucina del territorio, basata su ingredienti semplici e di ottima qualità.
Qui, in un’atmosfera familiare, io e Ivan abbiamo consumato un pranzo molto piacevole, all’interno di un ambiente ben curato.
Davanti a una bottiglia di Gavi, abbiamo assaggiato un mix di antipastini e un primo a base di fettuccine al ragù di battuta. Per secondo battuta di Fassona con funghi porcini e infine amaretti Carrosio (prodotto artigianale di Voltaggio) con passito liquoroso.
Cosa vedere nei dintorni di Voltaggio: la Big Bench di Bosio
Prima di concludere questo post su cosa vedere a Voltaggio, vi voglio segnalare una sosta felice nei dintorni del paese.
Impostate sul navigatore la Big Bench di Bosio e guidate per circa dieci minuti. Scendete dall’auto e salite ancora tre minuti fino a raggiungere la destinazione.
Una delle famose panchine giganti, ormai un simbolo del Piemonte, collocate in posizioni altamente panoramiche. La Big Bench di Bosio, di colore rosso, è il luogo adatto per rilassarsi godendo di una vista stupenda sui paesaggi autentici del Novese.
In questa guida di viaggio, abbiamo scoperto che le cose da vedere a Voltaggio sono molto interessanti. Allora, vi ho convinti a metterla in lista per una gita fuoriporta?