Valle Maira è sinonimo di natura allo stato puro, luoghi autentici e piatti tradizionali. La vallata, situata nel Piemonte occidentale, confina con la Francia ed è dominata dalle vette delle Alpi Cozie meridionali, tra cui il celebre Monviso. In questo articolo vi racconto cosa fare e cosa vedere in Valle Maira, seguendo un itinerario di un giorno.
Cosa vedere in Valle Maira, un angolo selvaggio del Piemonte
La Valle Maira è una vallata che ho sempre dato per scontata in questi anni. Da piccolo ci passavo estati intere a Prazzo, con i miei che facevano spesso avanti e indietro per via del lavoro, mentre io restavo lì insieme alla nonna e alla zia.
Ho ancora qualche ricordo, un pò sfocato. E’ stata la mia prima montagna, le mie prime camminate, probabilmente sulle spalle di mio padre. Le prime marmotte, i primi contatti nel verde di cui conservo memorie.
Per tanti anni non ci ho messo piede, scegliendo di trascorrere le ferie nelle aree montane di Valle d’Aosta (Valdigne e Val d’Ayas) e Trentino Alto Adige (Val Pusteria). Fino a quando, quest’estate, non ho deciso di fare una gita e andare a scoprire cosa vedere in Valle Maira, patria della cultura occitana.
Da Villar San Costanzo a Chiappera, frazione del comune di Acceglio. 45 km di strade strette che attraversano borgate, monumenti, prati e boschi, sempre accompagnati dallo scorrere continuo del torrente Maira.
Una domenica lenta e rigenerante, tra paesaggi incantevoli e angoli suggestivi baciati dal sole. Ve la racconto in questa guida, attraverso un itinerario giornaliero in cui presento le cose da vedere in Valle Maira.
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Cosa vedere in Valle Maira in un giorno
Dronero
Il capoluogo della Valle Maira è sicuramente Dronero, il centro più popoloso. E’ un borgo pittoresco, vivace e frizzante.
D’estate è un paese piuttosto trafficato, ma basta allontanarsi un attimo dalla provinciale per trovare la quiete. Il centro storico cattura con i vicoletti e le chiese, in primis la parrocchiale dei SS Andrea e Ponzio, dal portale in pietra e il campanile gotico.
Interessante la discesa al Mulino della Riviera, sito sotto al Teatro Civico. L’impianto è nato nel XV secolo, ma nel corso degli anni ha subito diverse modifiche, venendo poi abbandonato.
L’intervento della famiglia Cavanna è stato fondamentale: il mulino a pietra, alimentato dalle acque del canale Comella, è stato rimesso a posto. Ora è perfettamente funzionante, utilizzato per produrre farine per torte e dolci, ed è visitabile su prenotazione il sabato mattina (tel. 0171 902186).
Cosa vedere a Dronero: il Ponte del Diavolo
Simbolo di Dronero è il rinomato Ponte del Diavolo, dalle caratteristiche merlature e le arcate diseguali. Offre deliziose vedute sull’abitato e le montagne alle spalle.
La leggenda narra che i cittadini volevano assolutamente costruire un ponte sul Maira, ma la forza del fiume era tale che ogni volta che pioveva si portava via tutto. Così, un giorno, il sindaco chiese aiuto al Diavolo, implorandolo di edificarne uno resistente. Egli acconsentì, chiedendo però in cambio l’anima della prima persona che avrebbe attraversato il ponte.
Il sindaco accettò la proposta, così il Diavolo si mise all’opera. Una volta pronto, il sindaco lanciò un pezzo di pane sul ponte. Lo prese un cane randagio, che poi si portò dall’altra parte: fu la prima anima a percorrere il ponte. Il Diavolo, non molto felice, scappò via infuriato. Da quel giorno il ponte prese il nome di Ponte del Diavolo.
Prima di lasciare Dronero, recatevi nella storica Pasticceria Brignone e fate scorta di droneresi, i dolcetti tipici locali, consistenti in due meringhette ripiene con cioccolato, rum e crema pasticcera, oppure crema di cioccolato al gianduja. Da provare!
Cappella di San Salvatore
Dopo la visita a Dronero, un’altra delle cose da vedere assolutamente in Valle Maira è la Cappella di San Salvatore.
Struttura esterna romanica in pietra, interni da restare a bocca aperta. La si trova in uno slargo della strada provinciale, immersa nel verde e a fianco a una piccola area pic-nic.
La particolarità è rappresentata dall’ingresso. E’ perennemente chiusa, apribile soltanto su prenotazione mediante l’app “Chiese a porte aperte”. Tramite l’inquadratura di un qr code, all’orario indicato, si apre automaticamente la porta e parte un’audioguida registrata che mostra la cappella.
La chiesa contiene due cicli di affreschi, risalenti al 1300 e 1400. Il primo raffigura Adamo ed Eva, scene di guerra e danza, mentre nel secondo il protagonista è Cristo coi dodici apostoli e i quattro evangelisti.
Elva
Prossima tappa Elva, minuscolo borgo di cento anime situato a 1637 metri d’altezza. Vista panoramica strepitosa, ma che lunga arrivarci!
Dalla SP, quasi nei pressi di Stroppo, parte la salita che in circa quaranta minuti porta a destinazione. Un’unica strada, stretta e piena di tornanti, dove guidare piano e godersi il verde della Valle Maira.
Una volta arrivato mi sono dedicato subito al pranzo, presso La Locanda Di Elva, collocata nella Borgata Serre. Piatti ottimi, appartenenti a una cucina povera e saporita: consiglio le ravioles come primo e la panna cotta al fieno come dessert.
La sosta ad Elva prosegue con la visita alla Chiesa di S. Maria Assunta, in cui spicca il campanile in pietra.
L’interno è costituito da una serie di affreschi quattrocenteschi, realizzati dal pittore fiammingo Hans Clemer. Si distinguono inoltre le decorazioni scultoree del portale, il fonte battesimale e l’arco trionfale attraverso il quale si accede al presbiterio.
Cosa vedere a Elva: il Museo di Pels
La Casa della Meridiana, una chicca tra le cose da vedere in Valle Maira, è la dimora che ospita lo spazio museale, dedicato ai pelassiers, i caviè o raccoglitori di capelli, un mestiere originatosi sul territorio a cavallo tra ‘800 e ‘900.
Pare infatti che il tutto sia nato dall’incontro a Parigi tra un cameriere di Elva e alcuni americani alla ricerca di capelli da destinare alla fabbricazione di parrucche. Egli vendette loro le chiome della sorella e delle sue amiche, venendo pagato così bene da decidere d’intraprendere questa nuova attività.
Un artigianato vero e proprio che si sviluppò su tutta la Valle Maira. Inizialmente il raggio d’azione comprese soprattutto Veneto e Friuli. Quando le cose andavano bene il raccolto stagionale toccava i 60-70 kg di capelli, venduti al mercato di Saluzzo.
Oltre ai capelli ottenuti dal taglio, per far fronte alle sempre maggiori richieste, i caviè dovettero commercializzare anche i “pels dal penche”, ovvero i capelli raccolti da pettine e spazzola. Mentre gli uomini viaggiavano per recuperare le chiome, le donne si ritrovavano per la meticolosa lavorazione.
Alcuni caviè di Elva fecero carriera, diventando celebri fabbricanti di parrucche, come Jean Pierre Isaia che aprì negozi a Parigi e Londra.
Canosio
Da Ponte Marmora, una deviazione a sinistra porta in dieci minuti a Canosio, paesello abbarbicato su una collinetta.
Oltre alla trecentesca parrocchiale che primeggia nel labirinto di vicoli del nucleo storico, merita una visita la casa-villaggio di Ubac (Obacco).
Dalla via della borgata si ha accesso a una caratteristica costruzione in pietra. Dentro è come entrare in un altro paese, con la propria stradina, ossia una sorta di camminamento coperto, scalette, portoni di casa, stalle e fienili.
C’è anche un antico mulino a doppia funzione, ancora operativo. Si usava l’acqua del torrente Preit, che tramite un sistema di canali azionava sia la macchina per i cereali che la segheria per il taglio di assi edilizi.
Ussolo
Ussolo è una piccola e silenziosa frazione di Prazzo, paese di cui vi ho parlato a inizio articolo.
Sono passato da queste parti per questioni sentimentali, nel senso che volevo ritrovare ciò che ho lasciato più di vent’anni fa. Ho riconosciuto il condominio che mi ospitava, il negozio di alimentari e la stradina che scendeva lungo il fiume, dove giocavo a pallone da piccolo.
Prazzo è stata un’occasione anche per andare a scoprire un’altra delle gemme nascoste da vedere in Valle Maira, il borgo di Ussolo.
Dopo aver superato Prazzo Inferiore e Superiore, dalla borgata Maddalena si devia a destra e si sale fino a raggiungere Ussolo, in posizione isolata e panoramica.
Il paesino, dove risalta la tipica architettura alpina, è pieno di scorci fioriti. La struttura è rimasta intatta nel tempo, tanto che nel 2005 vi sono state girate le scene del film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti.
Sorgenti del Maira
Ultima tappa della giornata in mezzo alla natura, nel silenzio più totale, rotto solo dallo scorrere imperterrito del torrente Maira.
Le Sorgenti del Maira sono state riconosciute Sito di Interesse Comunitario Europeo. L’acqua sgorga in una conca con un piccolo bacino artificiale, alimentate dai laghi Visaisa e Apzoi situati in alta quota.
Nell’area è presente un grande parcheggio sterrato, dove c’è la possibilità di fermarsi col camper. Dev’essere una bellissima esperienza dormire qui, non trovate? Svegliarsi al mattino e andarsi a rinfrescare con l’acqua del fiume, accarezzato dai primi raggi di sole.
Cosa vedere in Valle Maira: altri luoghi
Un giorno in Valle Maira è poco per esplorare tutta la zona. Seppur ristretta, è ricca di punti d’interesse da non perdere.
Quindi eccovi altre cose da vedere in Valle Maira, suggerimenti per completare il vostro soggiorno, tenendo conto che dovrete dedicare almeno un giorno in più:
- Riserva Naturale Ciciu del Villar: un particolare giardino immerso tra i boschi dove i protagonisti sono grosse rocce a forma di fungo, alte fino a 7 metri.
- San Costanzo al Monte: antica abbazia risalente al XII secolo, costruita in stile romanico. E’ uno dei luoghi di culto più autentici della Valle Maira.
- Museo della Scuola: un piccolo museo situato a Stroppo, dove viene ricreato il tipico ambiente scolastico di una volta. Aperto su prenotazione tutto l’anno (tel. 0171 999112).
- Museo della Cultura Occitana: aperto tutte le domeniche pomeriggio, offre una visita guidata che ripercorre la storia e le tradizioni di questo particolare popolo.
- Lago di Resile: collocato nel territorio di Marmora, è uno dei paesaggi più suggestivi della Valle Maira. Di fronte compare la sagoma del Re di Pietra, il Monviso.
- Cascate dello Stroppia: sono le cascate più alte d’Italia e rappresentano una delle più famose escursioni da fare in Valle Maira. Mi raccomando, non andateci in estate, perchè il livello del Lago Niera si abbassa e le cascatelle scompaiono.
Per informazioni più dettagliate e se volete saperne di più su cosa vedere in Valle Maira, vi rimando all’indirizzo ufficiale dell’ente InValMaira.
In questa guida abbiamo scoperto insieme cosa fare e vedere in Valle Maira in un giorno, a spasso per una delle vallate più verdi e selvagge d’Italia. Se pensate a un soggiorno in montagna, mi raccomando fateci un pensiero!