Marsiglia è una di quelle città che mi hanno sempre destato tanta curiosità. Poco lontana da casa, importante porto europeo, capitale di una regione interessante come la Provenza: questi tre fattori mi hanno convinto a sceglierla come meta di un weekend. Andiamo a scoprire se le aspettative sono state ripagate in questo articolo in cui scrivo di cosa vedere a Marsiglia in due giorni.
Cosa vedere a Marsiglia: prefazione con aneddoto
Mi sono interessato prima di partire, ho letto, imparato, e poi verificato sul posto. Ho iniziato il viaggio sapendo che avrei trascorso un giorno e mezzo in una città non facile, diversa, di quelle che o le ami o le odi. In così poco tempo non sono riuscito a prendere una posizione netta, ma sono tornato a casa piacevolmente soddisfatto.
A tal proposito ci tengo a ringraziare l’Ufficio Turistico di Marsiglia, che mi ha supportato nella visita cittadina fornendomi un City Pass di 48h per utilizzare i mezzi pubblici (autobus, metro, trenino turistico, battello) e avere accessi omaggio/scontati in musei e locali.
Il primo impatto con Marsiglia è stato qualcosa di incredibile, che non mi era mai capitato in nessun altro viaggio e mai avrei pensato mi potesse succedere lì. Sceso dal pullman che in 4 ore e mezza mi ha portato a destinazione, nei pressi della stazione Saint Charles, ho cominciato a seguire le indicazioni sul cellulare per raggiungere la fermata del bus più vicina, al fine di arrivare all’appartamento.
Dopo neanche cinquanta metri un ragazzo mi ha fermato e si è offerto di accompagnarmi, tramite la metropolitana. Originario di Marsiglia, ma con parenti sardi e spagnoli, mi ha pagato il biglietto e fatto strada fino a casa.
Dopo le dicerie che -purtroppo- si leggono riguardo a questa città, sono rimasto notevolmente impressionato. Sarà stato un semplice caso? Non lo so, ma una cosa è certa: con i locali mi sono trovato molto bene e non ho avvertito alcuna sensazione di pericolo. Ci tengo a dirlo, in quanto poi si fa presto a farsi condizionare.
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Cosa vedere a Marsiglia in due giorni
Marsiglia è una città da vivere, più che da visitare. Se cercate l’eleganza e la raffinatezza, siete nel posto sbagliato. Qui si entra veramente in contatto con il luogo, si vive un’esperienza, si osservano le differenti sfaccettature della città più antica della Francia, la seconda per popolazione, metropoli ricca di contrasti e influenze.
E’ una città che va goduta lentamente, a costo di tagliare qualcosa. Penso sia necessario mescolarsi all’enorme quantità di gente che popola le strade marsigliesi, fermarsi nei cafè e osservare il viavai continuo, magari di fronte a un bicchiere di buon Pastis.
In questo articolo troverai la mia guida di viaggio su cosa vedere a Marsiglia in due giorni. Pronti a scoprirlo?
Cosa vedere a Marsiglia in due giorni: le Vieux Port
Il cuore pulsante della città è qui, al Vieux Port. Un’area di grandi dimensioni, popolata da numerose imbarcazioni da diporto e barchette di pescatori. E tutt’intorno, di fronte ai palazzi e ai locali, un traffico costante, da mattino a sera.
Da quando, nel 2013, Marsiglia è stata nominata Capitale Europea della Cultura, i flussi turistici sono sensibilmente aumentati. L’importante processo di rinnovamento e riqualificazione ha rappresentato un forte richiamo per i visitatori, quotidianamente in arrivo in città grazie alle crociere del Mediterraneo.
Il Vieux Port è quindi il luogo per eccellenza dove vanno a mischiarsi tutte queste variegate culture che animano Marsiglia. E’ anche un posto ideale per un drink con vista, come potete fare al bar La Caravelle, dotato di un terrazzino dove sedersi e innamorarsi del paesaggio.
La giornata al Vecchio Porto deve iniziare presto, quando ancora gran parte dei cittadini dorme. Verso le 8 sbucano le prime bancarelle sul Quai des Belges, dove i pescatori, da poco rientrati dal mare, si apprestano a pulire il pescato e venderlo ai passanti incuriositi.
Scene di vita quotidiana che mostrano come la tradizione peschereccia sia ancora un aspetto importante e vivo nel mondo marsigliese.
A pochi metri dal mercatino e dai battelli che portano alle isole dell’arcipelago del Frioul, posizionato di fronte alla città, ecco la tettoia in acciaio inox di Norman Foster, un’installazione che ha fatto centro!
La particolarità sta nel fatto che si tratta di un enorme specchio che riflette tutto ciò che si trova al di sotto. Proprio qui avvengono spettacoli di artisti di strada, esibizioni di giocolieri che attirano sempre una buona quantità di persone, disposte in cerchio ad ammirare i loro numeri.
Cosa vedere a Marsiglia in due giorni: le Panier
Immediatamente nei pressi del Vieux Port, salendo un pochino, si giunge nel nucleo storico di Marsiglia, il borgo originario edificato dai Greci: il quartiere del Panier. Distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Panier è stato più volte rimesso a posto e trasformato da zona malfamata a quartiere hipster.
Oggi si presenta come un pittoresco sobborgo, ideale se si vuole lasciare un attimo da parte il caos del Vieux Port. Localizzato sulla collina del Moulins, il Panier si mostra in tutta la sua naturalezza, pieno di negozietti vintage e colorati da fotografare. Insomma, avete presente quei luoghi dove pare che il tempo si sia fermato? Ecco, il Panier è uno di questi.
All’interno del quartiere, apprezzatissimo per le case curate con finestre e porte colorate, si può fare tappa all’Hospice de la Vieille Charité.
Si tratta di un vecchio ospizio per i poveri del ‘600 che a fine anni ’90 è diventato un centro culturale di tutto interesse. Oggi è il monumento simbolo del Panier e ospita il Museo delle Arti Africane, Oceaniche e Amerinde e il Museo dell’Archeologia Mediterranea.
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Marsiglia in due giorni: il MuCEM
L’ingresso delle navi al Vieux Port è sempre stato controllato da due fortezze, poste una di fronte all’altra e un tempo collegate da un grande ponte: il Fort Saint-Jean e il Fort Saint-Nicolas. Mentre quest’ultimo aveva soprattutto il compito di vegliare sulla città, il Saint-Jean è stato costruito apposta per difenderla dalle incursioni via mare.
Nominato Monumento Storico nel 1964, il Fort Saint-Jean è attualmente un’attrazione molto visitata, grazie al fatto che all’interno trova posto il MuCEM. Infatti il Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo rientra tra le cose da vedere a Marsiglia ed è un valido riparo soprattutto in estate dal sole cocente che scalda la città.
Per arrivare al MuCEM si attraversa una passerella che porta a una moderna struttura dal forte impatto, a forma cubica, costruita in vetro e acciaio. All’interno si possono trovare ristoranti, librerie, ma soprattutto grandi saloni in cui vengono presentate mostre temporanee di artisti diversi.
Personalmente non ho trascorso molto tempo nel MuCEM, ma ho fatto un giretto e credo lo meriti. Oltretutto l’ingresso alle varie stanze è compreso nel City Pass della città. Tra le esibizioni presenti, ho visitato quella relativa al pittore francese Dubuffet, padre del movimento artistico Art Brut (definita arte spontanea).
Nei pressi del MuCEM, andate a visitare la Cathédrale La Major, il luogo di culto principale della città. Costruita in stile neo-bizantino, è davvero splendida da fuori. Foto non ne ho fatte molte, anche perchè la facciata attualmente è in stato di ristrutturazione. L’interno mi è parso piuttosto semplice, ma l’esterno merita decisamente.
Cosa vedere a Marsiglia in due giorni: la Basilica di Notre-Dame de la Garde
Cosa vedere a Marsiglia in due giorni se non il suo simbolo? La cosiddetta Bonne Mère, la madre protettrice dei pescatori e dei marinari marsigliesi. La cattedrale è stata costruita tra il 1853 e il 1864 sopra i resti di un vecchio forte militare e di piccole cappelle che accoglievano i fedeli durante il pellegrinaggio.
E’ situata a 154 metri sul livello del mare e offre vedute panoramiche strepitose a 360°! E’ certamente il luogo perfetto per ammirare la città e la costa provenzale dall’alto, comprese ovviamente le isole dell’arcipelago del Frioul.
Se tornate su e date un’occhiata alla foto del Vieux Port, potete scorgere la Basilica di Notre-Dame de la Garde che veglia su Marsiglia. Si presenta in realtà come due chiese, poste a livelli diversi. Al “piano” basso c’è un piccolo edificio a forma di cripta, mentre se si sale si arriva al Santuario, un gioiello, rivestito da affreschi e mosaici, il cui campanile raggiunge quota 60 metri.
Si può arrivare su alla Basilica in diversi modi. Oltre alla macchina, se siete a piedi vi conviene utilizzare il bus n.60 che ferma proprio lì di fronte oppure provare l’esperienza del trenino turistico che parte dal Vieux Port.
Se invece vi va di camminare, sicuramente vi godrete di più la vista una volta su in cima, ma dovrete anche faticare per 15 minuti abbondanti. Per la cronaca, io ho scelto quest’ultima opzione, ma me ne sono pentito: d’estate sotto il sole è micidiale!
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Marsiglia in due giorni: il Quartier des Créateurs
La mia vecchia R5 mi aveva portato, a occhi chiusi, alla Plaine. A Maraichers, da Hassan. Dove si è sempre il benvenuto. Un bar di giovani, il più simpatico del quartiere. Di Marsiglia, forse. Erano alcuni anni che lo frequentavo. Da prima che le strade tra la Plaine e cours Julien si riempissero di bar, ristoranti, negozi di vestiti e alimentari. Oggi il quartiere è piuttosto alla moda. Ma è tutto relativo. Senz’altro non ci si gira in Lacoste, e si può bere il pastis fino all’alba. (Jean-Claude Izzo)
Così diceva il celebre artista locale Jean-Claude Izzo riguardo la sua Marsiglia, più precisamente riferito a un quartiere particolare, quello dei creatori. Cours Julien e La Plaine, segnatevi questi due nomi. Vi assicuro che due passi da queste parti potranno rivelarsi una piacevole sorpresa.
Può bastare se vi dico che è il più grande quartiere della street art di tutta la Francia? A me è bastato e ho voluto verificarlo coi miei occhi, di giorno.
A pochi passi da Le Canebière, la principale arteria della città, sorge un angolino colorato che poco ha a che vedere col resto della vibrante città provenzale. Una manciata di persone per strada, caffè con sedie colorate e viuzze dove la street art fa da padrona incontrastata.
Energia e colore, pensieri positivi, sorpresa. Queste sono le sensazioni che ho provato quella mattina, di fronte alle serrande dei negozi pitturate ad hoc dagli artisti di strada, insieme ovviamente ai muri delle abitazioni. Scappare qui di giorno è un’ottima idea, per un pò di relax fuori dalla confusione della città. Attenzione però, perchè di sera si trasforma nel luogo preferito dai giovani marsigliesi, il fulcro della movida insomma.
Volete tornare indietro? Fatelo, ma giù dalle Escaliers du Cours Julien, una scalinata resa meravigliosa dagli artistes de rue.
Cosa vedere a Marsiglia: Vallon des Auffes
Un poco in periferia, diciamo a circa venti minuti dal Vieux Port, si trova un luogo super pittoresco, il Vallon des Auffes. Credo fortemente possa essere tra le cose da vedere a Marsiglia, a cui non rinunciare.
Aspettative ripagate, perchè il Vallon è un vecchio villaggio di pescatori situato sotto il grande ponte stradale della Corniche Kennedy, la passeggiata lungomare che arriva sino al Parco del Prado.
Un gruzzolo di casette basse e colorate, affacciate su un’insenatura in cui trova spazio un discreto numero di barche, e qualche ristorante con vista dove provare la rinomata bouillabaisse, una deliziosa zuppa di pesce locale. E’ uno dei luoghi più amati, oggetto di scatti a ripetizione, ma anche per fare il bagno, verso la fine del molo.
Cosa vedere a Marsiglia: L’Estaque
Il mio saluto a Marsiglia, in uno dei suoi quartieri più distanti dal centro. Ci si arriva infatti in battello dal Porto Vecchio, dopo 40 minuti di navigazione.
E’ il quartiere de l’Estaque, dove ha sede un porticciolo di imbarcazioni ormai perlopiù da diporto. Situato in una zona naturale molto suggestiva, tra mare e collina, l’Estaque è stata la casa di pescatori e soprattutto operai dediti alla lavorazione delle tegole negli stabilimenti vicini.
E’ stata però anche la casa di Paul Cézanne, pittore impressionista originario di Aix-en-Provence, che qui a l’Estaque ha passato diversi anni della sua vita.
Sapete che in questo quartiere sono state dipinte decine e decine di tele? Il paesaggio è sempre stato il soggetto principale dei lavori di gente come Renoir, Monticelli, Braque, ora esposti nei più importanti musei del mondo.
Se avete del tempo a disposizione, percorrete Le Chemin des Peintres, un cammino di circa due ore che racconta un pò la storia del quartiere, attraverso pannelli installati in alcuni punti ben precisi.
Cosa vedere a Marsiglia: le Palais du Pharo
Marsiglia è una città molto panoramica e soprattutto l’area del Vieux Port risulta essere la cartolina perfetta della città. Una vista bellissima la si può ottenere dal Palais du Pharo, vecchia residenza imperiale di Napoleone III, fatta costruire nel 1852. L’edificio è circondato da giardini dove la gente si rilassa e si gode l’eccellente panorama.
Di proprietà comunale, viene ora adoperato come sede di congressi, seminari ed eventi.
Adesso un pò di informazioni su cosa vedere a Marsiglia in due giorni le avete: non vi resta che partire! Ricordatevi poi di raccontarmi se vi è piaciuta questa città, qua sotto nei commenti!
Marsiglia è tra le città della Francia che mi ispirano maggiormente! Si sentono dire tante cose, e le tue parole mi hanno un po’ fatto tornare in mente il mio viaggio ad Atene: prima di partire tutti quelli che conosco e che ci sono stati non avevano fatto altro che dirmi quanto fosse sporca e pericolosa. A parte che non l’ho trovata affatto sporca, ma ho solo incontrato persone gentilissime: nessuno ha cercato di ingannarci né di derubarci.
Mi fa piacere vedere che in due giorni è già possibile farsi un’idea di Marsiglia, perché io anche farei come te e starei lì una notte. Del quartiere Le Panier ho visto tante foto in giro e mi sa che è il primo posto che vorrei vedere.
Bravissima, hai detto parole giuste!! Troppi pregiudizi, che purtroppo condizionano la gente.
Spero tu possa andarci, è una città che secondo me ti piacerebbe molto!
No vabbè, mi ero persa questo post. Ho visto (e già commentato!) quello sul cibo e mi è parso strano non avessi scritto un post più “generico” sulla città.
Meno male che sono andata a dare un’occhiata al blog. Mi sarei persa un articolo preziosissimo.
Uffi. Ci voglio andare pure io ma non ho tempoooo…
Baci,
Elena
Grazie, troppo gentile.
Dai, prima o poi ce la farete. C’è il Thello comodo da Milano, o in alternativa il Flixbus 🙂
Il tuo racconto mi ha molto incuriosito. Ammetto di non averla mai valutata come possibile meta (a meno di non trovare un volo super lowcost). Adesso anche solo per ammirare il quartiere dei creatori ci andrei di corsa.
È un gioiello quel quartiere, così come Le Panier.
Se hai occasione te la consiglio, magari durante un otr in Provenza!
Io un po’ di preconcetti ce li ho a dirla tutta, ma il tuo aneddoto è davvero curioso. Io sinceramente non mi sarei nemmeno fidato, ma devo ammettere che mi sarei sbagliato. Chissà, magari un giorno…..
Anche io ero un pó preso male, è stata una sorpresa! Un fantastico benvenuto! Chi l’avrebbe mai detto?
Che bella questa cosa del tuo primo impatto con questa città, che ti ha colpito…senza che te lo aspettassi minimamente! Sono le sorprese più belle, vero? Quando non ci si aspetta troppo… e invece si rimane incantati!
Grazie per tutti i consigli
Verissimo Elena! Una piacevole sorpresa! 😊
Grazie a te e buon we!
Marsiglia è una città che amo tantissimo. Il nostro primo incontro non è stato entusiasmante, ma dopo la lettura della trilogia di JC Izzo ho voluto tornare il prima possibile e stavolta è nato l’amore. Nei primi anni 2000 ho avuto la fortuna di conoscere Hassan, Ange del bar des treize coins ed entrare nel mondo di Fabio Montale
E’ una classica città di mare, non piace a tutti, specie al primo colpo. A me è piaciuta subito, sarà che adoro le città imperfette…