Lanzarote fa parte dell’arcipelago spagnolo delle Isole Canarie ed è la più orientale, quella più vicina alla costa africana. E’ stata nominata nel 1993 Riserva della Biosfera, un titolo assegnato dall’UNESCO per premiare la perfetta conservazione del territorio. In questo articolo andiamo a scoprire cosa vedere a Lanzarote in 7 giorni attraverso dieci luoghi (in ordine casuale) che, a mio avviso, non potete assolutamente perdervi.
Cosa vedere a Lanzarote in 7 giorni
1. Parco Nazionale del Timanfaya
E’ il punto d’interesse maggiore dell’isola, quello che non potrete farvi scappare neppure se la vostra vacanza sarà incentrata sul relax totale. Lanzarote è un’isola vulcanica e avere la possibilità di vedere da vicino un territorio profondamente segnato dalle eruzioni di vulcani tutt’oggi attivi non è cosa da routine.
La visita è gestita dal CACT, ovvero il Centro di Arte, Cultura e Turismo di Lanzarote. Una volta entrati nel Parco, si percorre una strada che porta fino ai parcheggi e quindi al punto d’inizio della visita.
L’unico modo per godere della bellezza del Timanfaya è salire su un pullman e immergersi nei suggestivi paesaggi de Las Montañas del Fuego, territorio originatosi da sei anni ininterrotti di eruzioni (1730 – 1736).
Visitare il Timanfaya in pullman significa scoprire un paesaggio quasi lunare, incunearsi in strette stradine circondati da crateri e distese di lava solidificata. Insomma un’esperienza da vivere! Vi auguro di avere la fortuna che ho avuto io: l’autista, vedendo la fotocamera al collo, mi ha gentilmente offerto di sedermi a fianco a lui, in modo tale da avere un’ottima visuale del Parco.
Dopo il viaggio sulla Ruta de Los Volcanos, consiglio di assistere a due dimostrazioni fornite dagli operatori del centro. Vi mostreranno la combustione in profondità con il semplice contatto della roccia e la formazione di un geyser attraverso l’immissione d’acqua.
Un pranzo vulcanico è quello che ci vuole! Potrete fermarvi presso il Ristorante El Diablo. Accanto all’ingresso è situato un pozzo, sul quale viene cotta la carne sfruttando il calore proveniente dal sottosuolo. Provato e approvato: piatti gustosi!
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2. Jameos del Agua
Non è sbagliato affermare che Cesar Manrique è il simbolo di Lanzarote. Genio e fantasia di un artista del ‘900 che ha inevitabilmente rivoluzionato quest’isola, permettendole di riqualificarsi e arricchirsi attraverso un costante contatto tra uomo e natura. Si è limitato a creare opere architettoniche che si sono fuse perfettamente con il paesaggio brullo della così chiamata isla diferente.
Tra i progetti di Manrique, ecco i Jameos de l’Agua, un tunnel di lava formatosi in seguito all’eruzione del Vulcano de la Corona. Il laghetto nella roccia vulcanica è oggetto di molte fotografie, anche perchè contiene una specie di granchi albini ciechi, unici al mondo.
Suggestiva la possibilità di fermarsi a bere qualcosa in un bar incastonato benissimo nel tunnel di lava, proprio di fronte al lago.
Proseguendo nel percorso, si arriva a un giardino tropicale e una bella piscina dall’acqua color turchese, in cui può bagnarsi solo il Re di Spagna! Poco più avanti un auditorium, utilizzato per spettacoli e concerti.
Consiglio: a pochi metri di distanza c’è la Cueva de los Verdes, un altro punto d’interesse dell’isola, facente parte del circuito dei CACT.
3. Mirador del Rio
Amanti dei panorami? Non ne avevo dubbi! Il Mirador del Rio è il luogo ideale dove scattare bellissime foto panoramiche. Un’altra creazione di Cesar Manrique, tanto per cambiare. Ma abituatevi, la maggior parte dei punti d’interesse dell’isola provengono dalla sua mente.
Questo belvedere è formato da un bar, con grandi vetrate, e da terrazze, su più piani, da cui godersi la vista all’aria aperta. Quella che si mostra di fronte ai vostri occhi è l’isola de La Graciosa, una perla da scoprire.
4. La Graciosa
Tra le cose da vedere a Lanzarote in 7 giorni, non si può non citare l’isoletta de La Graciosa. Ci si arriva in battello dal paesino di Orzola, situato all’estremo nord. In 20 minuti si percorre “El Rio”, ovvero la striscia di mare che lega le due isole, e si giunge a destinazione.
Qua non girano mezzi a motore, escluse delle jeep che fanno da taxi e scarrozzano nei vari punti dell’isola. Consiglio il noleggio della bicicletta, costa 10 euro e vale per tutto il giorno. Non ci sono strade asfaltate, solo delle splendide spiagge e maestose cime, oltre che due piccoli villaggi.
La Playa de las Conchas è, a mio avviso, la spiaggia più bella. Si presenta come una lunga distesa dorata, bagnata da un mare spesso agitato. La si può ammirare bene anche dall’alto, una volta in cima alla Montaña Bermeja. Non sarà difficile innamorarsi dei paesaggi e dei colori de La Graciosa, la più grande riserva marina d’Europa.
5. Arrecife
Cosa vedere a Lanzarote in 7 giorni se non la capitale? Arrecife è una città di cui sentirete spesso pareri contrastanti. Per alcuni è una meta che si può benissimo tralasciare durante un viaggio a Lanzarote, ma d’altronde ognuno di noi ha i suoi gusti.
Arrecife è molto turistica, e non poteva non essere altrimenti, però ha un centro storico che a me personalmente è piaciuto molto. Arrecife è viva, piena d’energia ed entusiasmo, popolata sia dai turisti che dagli abitanti locali.
E’ bello immergersi nell’atmosfera caotica di Calle Leon y Castillo, viale esclusivamente pedonale, fermarsi a prendere un leche y leche e fotografare la scenografica Casa Amarilla, per poi attraversare il Puente de las Bolas ed entrare nel Castillo de San Gabriel, oggi sede del museo civico.
La parte più bella però è questa qua in foto, soprattutto al tramonto. In pieno centro storico ecco El Charco de San Gines, il nucleo originario di Arrecife.
Questa laguna è invasa da tante caratteristiche barchette di pescatori, mentre tutt’intorno ci sono locali e ristoranti dove poter fare un pasto tipico di pesce con vista. In questa zona ho scattato tantissime foto, in diversi momenti della giornata, tranne che in notturna, quando pare ci sia un’atmosfera davvero magica.
6. La Geria
Sapete che a Lanzarote viene prodotto un vino eccellente? Com’è possibile, vi chiederete, pensando alla natura selvaggia e vulcanica che la caratterizza. Eppure ci sono tante cantine pronte a testimoniarlo, disposte in una caratteristica zona centrale dell’isola, chiamata La Geria.
Il nome di questa regione sta a significare la buca conica in cui si pianta la vite nella ghiaia vulcanica, protetta da una serie di pietre disposte a formare muretti che riparano dal vento. Quello che ne nasce, per noi amanti della fotografia, è l’ennesimo paesaggio da immortalare, con le imponenti montagne sullo sfondo.
Cantine come Bodegas Rubicon sono locali perfetti per una tipica degustazione di vini vincitori di diversi premi e riconoscimenti. Per l’aperitivo basta spostarvi poco più su, a El Chupadero, localino immerso nella Geria dove assaggiare piattini di tapas accompagnati da rinomati calici.
7. Los Hervideros
Un altro meraviglioso spettacolo naturale che offre Lanzarote è sicuramente rappresentato da Los Hervideros, nel sud dell’isola. Le varie eruzioni dei vulcani hanno provocato lo spargimento di lava che è arrivata fino all’oceano, dov’è avvenuto lo scontro.
Il risultato è stato la formazione di grotte e cavità in cui si può entrare e osservare le onde che s’infrangono sulle scogliere laviche, generando una specie di nebbia e creando un effetto di ebollizione dell’acqua.
Hervir in spagnolo significa bollire. Da qui il nome Los Hervideros. Spingendosi all’interno, ci sono percorsi e scalette che portano a piccoli belvedere, dove ammirare la potenza e l’energia della natura allo stato puro.
A pochi km da Los Hervideros, fermatevi a osservare le Salinas de Janubio, un complesso di saline lungo centinaia di metri, ognuna di un colore diverso, tutt’oggi in funzione sin dal 1895.
Dal lato opposto, a breve distanza, ecco un’altra delle cose da vedere a Lanzarote: El Charco de los Clicos, anche detto Lago Verde, formatosi in seguito alla confluenza d’acqua in un antico cratere vulcanico. Il colore verde è dato dalla presenza di particolari alghe all’interno.
8. Playa Papagayo
Un viaggio a Lanzarote deve anche contenere momenti di relax totale, per staccare un pò la spina e trascorrere piacevoli momenti di puro ozio. Vi consiglio di farlo a Playa Papagayo, la spiaggia più bella e conosciuta dell’isola. Si trova vicino a Playa Blanca, località turistica da dove partono i traghetti per Fuerteventura.
Si arriva in auto attraverso una strada sterrata lunga qualche km. C’è un pedaggio da pagare di 3 euro per accedere a Playa Papagayo, che fa parte del Parco Naturale Los Ajaches. All’interno della riserva ci sono diverse spiagge, ma questa è di certo la migliore, grazie a un’acqua dalle diverse tonalità di colore, sabbia finissima e maestose scogliere che la riparano dai venti.
Se avete voglia di uno spuntino, nessun problema: appena sopra la spiaggia c’è un chiringuito (bar ristorante) che serve piatti della cucina spagnola e internazionale.
Vi lascio un suggerimento personale: venite presto! Se arrivate prima delle 9.00 non si paga il pedaggio e si gode di una spiaggia praticamente vuota. Tranquillità che non dura a lungo, visto che poi comincia via via a riempirsi.
9. Risco de Famara
Il Risco de Famara è il più grande massiccio montuoso dell’isola, che raggiunge il picco nel punto de Las Peñas del Chache (670 metri). Non è una montagna, piuttosto una ripida scogliera che si fionda nell’oceano Atlantico. Oggi è sede di un radar militare per il controllo dell’aviazione, recintato, in cui ovviamente l’accesso è vietato.
Ciò nonostante, raccomando di fare il giro in auto attorno al radar e parcheggiare proprio di fronte all’inizio di un sentierino che porta su in cima alla scogliera. Una giacca antivento è necessaria per ripararsi dall’aria violenta. Al termine ecco la visuale che si aprirà di fronte ai vostri occhi.
Scendendo verso il paese, Caleta de Famara, si incontra un delizioso villaggio marinaro, molto amato dai surfisti. La spiaggia, ricca di dune, è un luogo top per vedere il sole tramontare oltre quel gruzzolo di casette di calce bianca che compone il paese.
10. Jardin de Cactus
Ultimo luogo imperdibile, tra le cose da vedere a Lanzarote in 7 giorni, dedicato ancora una volta a un’opera di Cesar Manrique. Il Jardin de Cactus è un grande spazio botanico all’aperto che raccoglie circa 1400 cactus di differenti specie, provenienti da tutto il mondo.
Il Jardin è stato costruito a forma d’anfiteatro ed è uno dei tanti progetti di Manrique volti a integrare mantenendo il costante rispetto dell’ambiente naturale. Ogni specie di cactus è descritta con un cartellino informativo e in cima è presente un mulino a vento, da cui si ha un ottimo scenario del giardino.
Ora che siete a conoscenza di cosa vedere a Lanzarote in 7 giorni e dei suoi luoghi (per me) imperdibili, non vi resta che affrettarvi a prenotare un viaggio da queste parti.
Il clima è ottimo tutto l’anno, le piogge quasi non esistono, la gente è accogliente e i prezzi molto buoni. Ci sono tutti i presupposti per vivere un’esperienza bellissima!
Un viaggio che penso di fare da anni. Così vicine eppure… Mi son salvata questo tuo post in caso mi decidessi finalmente. Grazie dei preziosi consigli.
Grazie a te per essere passata, ti auguro di vivere presto quest’esperienza 🙂
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In questo periodo sto valutando le Canarie… ma per girare a Lanzarote che zona/città consigli come base?
Ciao Simona, scusa per la tarda risposta. Beh io avevo alloggiato nel centro dell’isola, sul mare, poco lontano dall’aeroporto. A breve distanza c’è Teguise, l’antica “capitale”. Ti consiglio questa zona così sei a metà strada tra il nord, più selvaggio, e il sud, turistico ma comunque molto interessante!