Respirare pace e tranquillità in luoghi super turistici, in pieno periodo estivo. E’ ciò che è capitato a me, durante la mia breve ma intensa esperienza. In questa guida parlo di cosa fare e cosa vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni.
Lago Maggiore in 3 giorni: dove dormire
Per il soggiorno sul Lago ho scelto la vivace località di Arona, situata sulla sponda piemontese, uno dei primi paesi che s’incontrano arrivando da sud.
Ho sfruttato un’interessante iniziativa promossa dalla Regione Piemonte, che permette di trascorrere tre notti in una struttura (agriturismi, b&b, hotel, campeggi, alloggi) al prezzo di una sola.
Non ero mai stato in questo territorio e quindi ho deciso di approfittarne. Scelta azzeccata, perché le cose da vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni sono tante e ho potuto godere appieno delle sue bellezze, lasciando qualcosina da parte per un futuro ritorno.
Per il pernottamento mi sono affidato alla Bella Vita Guest House, collocata in posizione tranquilla a pochi minuti a piedi dal centro storico di Arona. Il vicino del proprietario mi ha accolto con sorrisi e battute scherzose, lasciandomi anche consigli su dove andare a mangiare.
La struttura ha un comodo parcheggio nel cortile. La camera singola, con bagno privato, è spaziosa e ha un balcone con tavolino e sedie. Mi sono trovato bene e non posso che suggerire la location come base ideale per esplorare il Lago Maggiore in 3 giorni.
Cosa vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni: nove luoghi
Dopo il mio consiglio su dove soggiornare, sono pronto a stilare la lista dei nove posti da vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni, divisi tra sponda piemontese e lombarda.
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Cosa vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni: sponda piemontese
Arona
Iniziamo da qui, la cittadina che mi ha ospitato. Siamo in provincia di Novara e senza dubbio in una delle località più turistiche della zona.
Arona è a tempo stesso vivace e tranquilla. Trafficata e caotica soprattutto in Corso Repubblica, nei pressi della rotonda fiorita che dà il benarrivato sul lungolago.
Una piacevole passeggiata tra gli alberi, con tanto di vista sul bacino e in particolare sulla scenografica Rocca di Angera, porta al cuore del centro storico: Piazza del Popolo.
La piazza è costellata di bar e ristoranti panoramici, come la Taverna del Pittore, uno dei locali top di Arona. Da qui partono i vicoli che vanno a intrecciarsi formando poi il nucleo antico della città.
Nel dedalo di stradine spiccano la quattrocentesca Collegiata della Natività, dove si può ammirare un pregevole polittico di Gaudenzio Ferrari, la Chiesa dei SS Martiri, posizionata subito dietro, e alcuni palazzi storici, come Palazzo Usellini.
In Piazza San Graziano si trova l’ArcheoMuseo, uno spazio che racconta Arona e il Basso Verbano attraverso antichissimi reperti. Il Museo è aperto tutte le domeniche con orario 15.30-18.30.
Non si può lasciare Arona senza scattare almeno una foto al San Carlone. E’ una statua di circa 35 metri d’altezza, un colosso dalla cui sommità si ha un panorama a 360°. Per due secoli è stata la statua più alta del mondo.
Tuttavia, l’ingresso e la salita risultano essere un pò difficoltosi, il cammino è piuttosto stretto e quindi, sulla base di consigli ricevuti da alcune persone locali, ho evitato.
In compenso, in un’altra zona, si può entrare nel Parco della Rocca Borromea, dove sono situati i resti della vecchia fortezza. Anch’esso è un luogo molto panoramico.
Stresa
Se avete in mente di fare un weekend fuoriporta e cercate informazioni su cosa vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni, potete notare che Arona e Stresa non mancano mai.
Stresa è un’altra località da visitare, da passarci qualche ora. Il centro è frizzante, alla gente piace riversarcisi in massa, fare shopping, assaggiare piatti di pesce di lago nei ristoranti, o semplicemente passeggiare senza meta con un cono di gelato in mano.
La foto qui sotto non testimonia ciò che ho scritto; sono io che mi sono allontanato di qualche metro alla ricerca di scorci carini.
Suggerisco di lasciare la macchina dalla stazione, dove c’è un parcheggione gratuito. Tramite una scala si scende e in cinque minuti si arriva sul bellissimo lungolago, grande e ricco di giardini.
Tornando a piedi in direzione Arona incontrate la Diga Foranea, un molo in cui passeggiare ammirando da una parte il lago e dall’altra gli edifici colorati di Stresa.
Adesso venti minuti di camminata non ve li toglie nessuno. Andiamo a scoprire una delle cose più belle da vedere sul Lago Maggiore, un posto imperdibile. La destinazione è Piazzale Lido a Carciano, frazione di Stresa.
Ho adorato la passeggiata, perchè costeggia i sobri hotel della cittadina, uno più bello dell’altro, e a tempo stesso offre splendide vedute sulle Isole Borromee e la sponda lombarda del lago.
Parco del Mottarone
1492 metri è l’altezza del Mottarone, montagna posizionata tra i laghi Maggiore e Orta. Chiaramente ci si va per ammirare un panorama da cartolina, di quelli che rimangono impressi nella mente, magari dopo aver gustato piatti tradizionali al Rifugio Genziana.
Cime più basse di altre, ma con visuale più ampia. Una cosa simile mi è successa sul Mont Paillasse, in Valle d’Aosta, una delle escursioni da fare in Val di Rhemes.
Dunque da Carciano prendete la Funivia Stresa-Alpino-Mottarone, scendete al capolinea e, tramite una veloce salita in seggiovia, raggiungete la cima. Il costo totale è di 20 € a/r per gli adulti e 12 € a/r per i giovani di età 4-12 anni.
Tantissime famiglie ci vanno per un semplice motivo: Alpyland. Mi sarebbe piaciuto tornare un pò indietro con gli anni, lanciandomi su una pista di bob su rotaia. L’attrazione è aperta sia d’estate che d’inverno. Tuttavia la fila alla biglietteria è importante, tenetelo a mente.
Isole Borromee
L’arcipelago delle Borromee rappresenta un must see italiano, uno dei luoghi d’eccellenza presenti sul territorio nazionale.
Sono posizionate di fronte a Stresa: Isola Bella e Isola dei Pescatori (o Superiore), e, più defilata, Isola Madre.
Come raggiungere le Isole Borromee
Mi sono affidato a Summer Boats, un servizio di navigazione con partenza e arrivo a Baveno, borgo situato a pochi km da Stresa in direzione Svizzera. Acquistate i biglietti sul loro sito qualche giorno prima, così vi portate avanti.
Baveno me la ricorderò per la dolce colazione con vista, il centro storico curato e la multa trovata sul parabrezza al mio ritorno.
Prima o dopo la visita alle Borromee, fatevi un giro a Baveno. Caratteristico il suo complesso monumentale, composto dalla Chiesa dei SS Gervasio e Protasio, il Battistero affrescato e un porticato ottocentesco dedicato alla Via Crucis.
Tour delle Isole Borromee
Prima tappa Isola Madre, la mia preferita delle tre. Gustave Flaubert l’ha descritta come “il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo”.
L’intera isola è a pagamento, non si può visitare senza un biglietto d’ingresso che consiglio caldamente di acquistare online.
Una volta dentro perdetevi tra i meandri dei suoi meravigliosi giardini, tra piante e fiori provenienti da tutto il mondo. Curioso il cipresso del Cashmir, gigantesco albero di 70 tonnellate, unico in Europa, abbattuto da una tromba d’aria e oggi rimesso in piedi.
Al centro sorge Palazzo Borromeo, edificio cinquecentesco costituito da diverse sale che conservano antichi e lussuosi arredi di un tempo.
Tappe successive Isola Bella e Isola dei Pescatori. Se devo essere sincero non le ho amate particolarmente. Molto trafficate e molto turistiche, piene zeppe di gente. Tanti bar, tanti locali, tanti negozietti.
Non ho trovato un’atmosfera autentica, ma tornassi indietro mi fermerei un pò di più su Isola Bella. Ho rinunciato infatti alla visita a Palazzo Borromeo, che a quanto mi è stato detto è il luogo più sontuoso dell’arcipelago, con giardini da sogno. Non fate il mio errore!
Lago di Mergozzo
A pochi km da Verbania, capoluogo di provincia, c’è un piccolo specchio d’acqua amatissimo dai locali. Può essere un’idea fare un giro molto slow a Mergozzo per concludere la giornata con un bell’aperitivo vista lago.
E’ un borgo pittoresco, fatto di case in pietra ossolana affacciate sulle viuzze del nucleo storico. D’estate è preso d’assalto da coloro che vedono il Lago di Mergozzo come posto ideale per prendere il sole e tuffarsi in acque limpide, mentre nelle altre stagioni regna la quiete ed esce fuori l’autentica bellezza del paese.
Mergozzo è anche un’ottima base da cui partire a piedi alla scoperta del territorio. Infatti da qui iniziano diversi percorsi di trekking, come il Sentiero Azzurro, cammino che porta a Montorfano costeggiando il lago.
Nel mentre che camminate lentamente all’interno del caratteristico borgo, fate tappa in panetteria per acquistare le fugascine, gustosi dolci tipici. Ovviamente le ho provate, e confermo: buonissime!
Villa Taranto
Cos’altro vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni, sponda piemontese? Senza dubbio i giardini di Villa Taranto.
Non ci si rende conto della loro bellezza fin tanto che non ci si va di persona. Villa Taranto è sempre e comunque una scelta azzeccata.
La realizzazione, avvenuta tra il 1931 e il 1940, si deve al capitano scozzese Neil Mc Eacharn, che, leggendo un articolo sul Times, scoprì questa villa in vendita e decise di acquistarla. Nel 1962 donò il complesso allo Stato Italiano.
A Verbania, tra le frazioni di Intra e Pallanza, ecco un’area di 16 ettari considerata tra le più belle al mondo. L’ingresso ai giardini costa 11 € per gli adulti e 5,50 € per i ragazzi di età 6-14 anni.
Una volta entrati si viene catapultati quasi in un altro mondo, fatto di composizioni floreali, laghetti, piante, serre e fontanelle. Sono convinto che scatterete molte foto, proprio come ho fatto io. Non paragono il complesso all’olandese parco Keukenhof, per me il top, ma sicuramente è un posticino delizioso.
La Villa non è visitabile in quanto sede della Prefettura provinciale, mentre i giardini sono aperti da aprile a ottobre.
Cannobio
Ho trascorso qualche ora in questo paesello situato quasi al confine con la Svizzera, e sono bastate per farmi affermare che Cannobio è, a mio avviso, una delle località più belle.
Lasciate la macchina in un grande parcheggio sito sulla strada principale, alla vostra sinistra poco dopo aver varcato l’ingresso, poi scendete giù a piedi. In pochi minuti sarete sul lungolago.
La passeggiata è una vasca che viene voglia di fare e rifare per ore, senza guardare l’orologio. Curiosi i sedili in pietra posizionati uno di fronte all’altro, ideali per le coppie che vogliono trascorrere qualche momento di complicità con vista privilegiata sulla costa lombarda.
Non ci si annoia a camminare a fianco a case colorate e locali con tavoli all’aperto, ma se avete piacere di addentrarvi nel cuore del borgo, sappiate che non ve ne pentirete.
Il centro è un intreccio di vicoli silenziosi, dove quasi non passa anima viva. Da non perdere il Santuario della SS. Pietà, risalente a fine ‘500, adornato in stile barocco e arricchito dalla pala di Gaudenzio Ferrari.
Cannobio, splendido borgo del Verbano, rientra d’obbligo tra le cose da vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni. Non perdetevela!
Cosa vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni: sponda lombarda
Rocca di Angera
Proprio di fronte ad Arona, dall’altra parte del lago, sorge Angera. La Rocca, uno dei monumenti più interessanti del territorio, domina il paese lombardo da posizione rialzata.
Nasce per volere della casata Visconti nel XIII secolo, ma nel Seicento si trova in gravi condizioni di abbandono. Così la famiglia Borromeo si occupa di rimetterla in sesto, con importanti lavori di restauro.
Il pezzo da novanta è la Sala della Giustizia, realizzata a fine 1200 dopo la battaglia di Desio. Il ciclo di affreschi raffigura la vita di Ottone Visconti, signore di Milano.
Ai piani superiori c’è la possibilità di scattare foto panoramiche al paesaggio circostante, i tetti rossastri delle case, il lago e la “cugina” Arona.
La Rocca ospita il Museo della Bambola e del Giocattolo, dove si torna un pò bambini di fronte a manufatti, modellini di mobili, negozi in miniatura e giochi da tavola.
Fuori invece, il curato giardino medievale, con composizioni floreali e piante coltivate secondo regole precise, per ricreare l’idea del paradiso in terra.
La Rocca di Angera è aperta da giugno a novembre a partire dalle 10.00 con orari di chiusura variabili a seconda del periodo. Costo 10 € per adulti e 6,50 € per ragazzi.
Eremo di Santa Caterina del Sasso
Il litorale lombardo è pieno di sorprese. Dopo la Rocca di Angera, ecco un altro luogo altamente scenografico da vedere sul Lago Maggiore in tre giorni.
L’Eremo attrae visitatori in continuazione, fin dall’apertura. E vorrei ben vedere, visto che è un posto che lascia letteralmente a bocca aperta.
Lasciate l’auto nel grosso posteggio adiacente, fate il biglietto e scendete. Potete farlo con l’ascensore oppure attraverso una scalinata panoramica di 268 gradini.
L’Eremo è abbracciato a uno sperone roccioso, a strapiombo sulle acque orientali del lago. La storia è curiosa, legata a una leggenda riguardante un ricco mercante. Egli riuscì a sopravvivere a un violento nubifragio, quindi fece voto a Santa Caterina d’Alessandria di ritirarsi in preghiera in una grotta e costruire una cappella a lei dedicata. Da qui si sviluppò col tempo l’attuale Eremo.
Il complesso monastico è tutt’oggi luogo di culto, in cui vengono anche celebrate messe. Un porticato ad arcate precede l’ingresso in Chiesa, riccamente decorata con cicli di affreschi rimasti intatti. A fianco la Torre campanaria, alta 15 metri.
I periodi e gli orari di apertura/chiusura del monastero sono aggiornati sul sito ufficiale.
Laveno-Mombello
L’ultimo posto visitato sul Lago Maggiore è il paese d’origine di uno dei miei attori preferiti, Renato Pozzetto.
Laveno si trova in provincia di Varese ed è facilmente raggiungibile anche dal Piemonte via lago. Sono frequenti infatti le corse che portano a Intra, frazione di Verbania.
Nasce nel 1927 dalla fusione tra Laveno, Mombello e Cerro. Mi è piaciuta molto, l’ho trovata pittoresca e allegra, merito anche delle case colorate e delle barchette di legno.
Il centro storico, piacevole da esplorare, è dominato dalla maestosa Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, affiancata da un antico campanile in pietra di ben 30 metri. Mi sono stupito di fronte alla cappella dedicata alla Madonna dei Calciatori, con un pallone collocato sotto il quadro.
Laveno-Mombello è rinomata per essere stato un importante centro di produzione della ceramica nell’800. Oggi le fabbriche sono chiuse, però è presente un Museo, il MIDeC, che ripercorre le fasi salienti dell’industria.
Sasso del Ferro
Se siete a Laveno non potete perdervi per nessuna ragione al mondo la salita alla cima del Sasso del Ferro, montagna posizionata a più di 1000 metri d’altezza. Si va su tramite un viaggio in cestovia, ovvero un particolare impianto a fune che può essere aperto o chiuso.
Vi suggerisco di andare su al tramonto, come ho fatto io. Volendo c’è la possibilità di cenare al ristorante, una volta giunti a destinazione. La vista è impareggiabile, pensate che può arrivare addirittura ai grattacieli di Milano nelle giornate più terse.
Ora la guida su cosa vedere sul Lago Maggiore in 3 giorni è completa. Ho vissuto una bellissima esperienza, che vi auguro di ripetere. Se invece ci siete già stati, raccontatemi le vostre impressioni nei commenti.
Volete saperne di più sulla mia avventura? Non dovete far altro che andare sul mio profilo Instagram e far partire le storie in evidenza del Lago Maggiore.
Buongiorno grazie per aver condiviso queste notizie !! Farò tesoro dei suggerimenti ….in modo di fare una piccola vacanza di 3 giorni al meglio!! Buona giornata e grazie!🥰
Grazie a te per essere passata! Spero riuscirai a goderti questo piacevole angolino d’Italia!