Cosa vedere sui Colli Piacentini in un weekend

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Immaginatevi una serie di stradine che s’inerpicano tra paesaggi di campagna, costellati di prati e vigneti, nei quali fanno capolino pittoreschi villaggi medievali. Invitante, vero? Scopriamo insieme cosa vedere sui Colli Piacentini in un weekend.

 

Un weekend sui Colli Piacentini

 

I Colli Piacentini rappresentano una porzione di territorio della provincia di Piacenza, incastonata tra Piemonte, Lombardia e Liguria. Si compongono di quattro vallate principali: Val Trebbia, Val Tidone, Val Nure e Val d’Arda.

Quest’angolo di Emilia-Romagna, per fortuna di chi ci vive, ha mantenuto una forte autenticità, senza essere attaccato dal turismo di massa.

Le cose da vedere sui Colli Piacentini in un weekend sono diverse. Io, nel mio itinerario, ho cercato di fare un mix di esperienze: borghi, castelli e aziende agricole.

val trebbia fiume

Se organizzate un viaggio sui Colli Piacentini, vi suggerisco di soggiornare in mezzo alla natura. Io ho scelto Bassano, frazione di Rivergaro, una zona immersa nel silenzio totale.

Tra l’altro, proprio sulla strada con vista sui campi coltivati, è presente uno dei locali che mi hanno riempito lo stomaco durante il weekend. Ne ho parlato, insieme ad altri tre, nel mio post su dove mangiare sui Colli Piacentini.

E’ ora di svelarvi l’itinerario con le cose da vedere sui Colli Piacentini in un weekend. Pronti a seguirmi?

 

 

 

Cosa vedere sui Colli Piacentini: 1° Giorno

 

Castell’Arquato

Il weekend alla scoperta dei Colli Piacentini comincia con una delle tappe più distanti dal mio alloggio. Castell’Arquato è situato in Val d’Arda, a circa quaranta minuti d’auto.

Vi consiglio di parcheggiare dal cimitero, dove vi è un buon numero di posti liberi dove lasciare l’auto. Da lì proseguite in discesa entrando nel nucleo antico di uno dei borghi più belli d’Italia.

castellarquato centro storico

palazzo podesta collegiata castellarquato

La Piazza Monumentale è il cuore pulsante del borgo. Qui s’affacciano gli edifici più importanti: Rocca Viscontea, Palazzo del Podestà (con le sue splendide logge) e Collegiata di Santa Maria Assunta.

Mi preme dirvi che se ci andate di mattina e volete fare colazione, dovete per forza scendere nella parte moderna del paese, mentre invece sono presenti diversi locali per pasti e aperitivi.

porta accesso castellarquato

Vi raccomando di prenotare la visita alla Rocca Viscontea, la fortezza di Castell’Arquato, una struttura maestosa e praticamente inespugnabile.

Il percorso, dopo una breve spiegazione da parte di una guida, prosegue salendo nel mastio, dove è allestito il Museo di Vita Medievale. Arrivati in cima alla torre, si può godere di un panorama eccezionale.

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Una visita la merita anche la Collegiata di Santa Maria, il cui semplice aspetto esterno nasconde la ricchezza delle due cappelle site all’interno, specie quella di Santa Caterina, completamente affrescata.

Altri edifici degni di nota sono il Palazzo Ducale, con sotto le omonime fontane, il Torrione Farnese e l’Ospedale di Santo Spirito, sede del Museo Geologico.

Vigolo Marchese

A pochi minuti d’auto da Castell’Arquato vale la pena una sosta nella frazione di Vigolo Marchese, dove si possono fare anche piacevoli aperitivi a base di chisolini e salumi tipici.

Attraversate il ponte sul rio Chiavenna, affluente del Pò, e dirigetevi verso il complesso romanico dell’XI secolo, un esempio di architettura religiosa molto ben conservata, costituita da chiesa e battistero.

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La chiesa, intitolata a San Giovanni Battista, risale al periodo 1008-1012, quando è stato costruito anche un ospizio per pellegrini successivamente distrutto.

La rotonda (il cosiddetto battistero) ospita un capitello del II secolo d.C. come fonte battesimale.

Vigoleno

Una breve distanza separa Castell’Arquato da Vigoleno, un’altra delle cose più interessanti da vedere sui Colli Piacentini in un weekend.

Il borgo fortificato di Vigoleno è stato edificato nel XIV secolo. E’ protetto da un rivellino, da cui si accede all’Oratorio della Madonna delle Grazie, al Castello e alla Pieve di San Giorgio.

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Come Castell’Arquato, anche Vigoleno ha ottenuto i riconoscimenti della Bandiera Arancione Touring Club e la nomina a Uno dei Borghi Più Belli d’Italia.

La piazza centrale, abbellita da una fontana, è il cuore di Vigoleno. Ospita il Mastio della Rocca, imponente torre merlata di epoca medievale, collegata tramite un camminamento di ronda alla torre sud da cui si accede al Castello.

castello vigoleno

La visita guidata alla struttura porta in primis all’interno del Mastio, che in cima offre scorci favolosi sul borgo e il paesaggio circostante. Poi ci si sposta al Castello vero e proprio, oggi residenza privata, arricchita da sale nobiliari e un piccolo teatrino.

Finita la visita, prendetevi del tempo per una passeggiata tranquilla a Vigoleno, con sosta fotografica all’interno della Pieve di San Giorgio. E’ un edificio di culto di origine romanica, che colpisce internamente soprattutto per gli affreschi dell’abside.

pieve san giorgio vigoleno

sala castello vigoleno

Visita alla Cantina Barattieri

Il tardo pomeriggio sono andato ad Albarola di Vigolzone, dove ad attendermi c’era Max, proprietario della celebre Azienda Vitivinicola Barattieri.

La famiglia Barattieri conduce l’azienda da secoli, precisamente dalla fine del ‘700. E’ dunque una delle più antiche e importanti della provincia di Piacenza.

La cantina ha sede all’interno della Villa Barattieri, una splendida struttura settecentesca dove vengono spesso organizzate cerimonie ed eventi su prenotazione.

cantina barattieri botti legno

Max mi ha dapprima portato all’interno della cantina vecchia, dove avviene la maturazione del vino rosso in botti grandi e barriques. Poi mi ha mostrato i contenitori di cemento e acciaio, questi ultimi utilizzati per i vini bianchi.

L’Azienda Barattieri dispone di ben 35 ettari di terreno, dove sono coltivati sia vitigni tipici del territorio che di fama internazionale. E’ il caso del Sauvignon, di origine francese, portato nel piacentino per la prima volta proprio dalla famiglia Barattieri.

Durante la degustazione con Max ho assaggiato quattro vini, due bianchi e due rossi: il Sauvignon, la Malvasia di Candia aromatica (usata anche per produrre Vin Santo), il Barbera “La Berganzina” e il Gutturnio Superiore, vitigno tipico dei Colli Piacentini, formato per il 70% da uve Barbera e 30% Bonarda.

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Ti piacciono questi territori, dove la natura padroneggia e il paesaggio è modellato da colline di filari? Allora leggi anche i miei articoli sulle Langhe piemontesi:

 

Cosa vedere sui Colli Piacentini: 2° Giorno

 

Grazzano Visconti

La perla della Val Nure, tappa imperdibile tra le cose da vedere sui Colli Piacentini in un weekend, si presenta come un paesino uscito da un libro di fiabe. In realtà parliamo di un borgo nato soltanto a inizio ‘900, grazie al conte Giuseppe Visconti.

Egli affida all’architetto Campanini il progetto di ricostruzione di Grazzano, sostituendo le poche case attorno al Castello con un vero e proprio impianto medievale.

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Oggi passeggiare all’interno del borgo è un’esperienza da fare assolutamente, cercando di arrivare nelle prime ore del mattino. E’ infatti una località ad alto afflusso turistico, pieno di bellezza: non fa fatica a riempirsi.

Se siete dei fan di Harry Potter, questo è il posto che fa per voi. Ci sono diversi negozi a tema e persino una rappresentazione del famoso binario, dove solitamente c’è la fila per fare la foto.

grazzano visconti harry potter

bottega mobili favari grazzano visconti

Il paesino, impreziosito da botteghe artigianali e antichi mestieri, obbliga il visitatore a non spegnere mai la fotocamera. Ogni scorcio, ogni angolo, è degno di essere immortalato. Non perdetevi la Cortevecchia, un’area verde che ospita la mostra permanente degli strumenti agricoli.

Tra statue, fontanelle e caratteristici edifici, potete visitare il Castello di Grazzano Visconti e il suo parco. Il biglietto va acquistato sul posto oppure online, cliccando qui.

Dove parcheggiare a Grazzano Visconti

All’esterno, in corrispondenza del portale d’accesso, vi è un ampio parcheggio a pagamento. Le tariffe constano di 4 € al giorno per le auto e 2 € per le moto.

Se avete in mente di restare solo qualche ora, vi consiglio di proseguire per circa 700 metri, fino al cimitero, dove troverete un posteggio libero.

Da lì una comoda passeggiata tra file di alberi porta alla Chiesa dei SS Cosma e Damiano, dove risaltano gli stucchi settecenteschi e l’altare maggiore in marmo. Andate avanti tra case dalle imposte piene di fiori ed entrate nel cuore di Grazzano Visconti.

fiori grazzano visconti

Bobbio

Dopo una breve tappa alle Cantine Bonelli per l’acquisto di alcune bottiglie di vino locale e il pranzo all’agriturismo L’Urteia, sono sceso in direzione Bobbio.

Se vi state chiedendo cos’altro fare sui Colli Piacentini in un weekend, la risposta è semplice: visitare Bobbio.

E’ una delle località più vive del territorio, il centro principale della Val Trebbia, molto frequentato in particolare durante il fine settimana.

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Il centro storico di Bobbio si mostra come un dedalo di viuzze dove camminare lentamente col naso all’insù. Tra portici medievali e costruzioni in pietra, sbucano edifici di culto di un certo rilievo, come il Duomo e l’Abbazia di San Colombano.

Il Duomo, o Cattedrale di Santa Maria Assunta, è a pianta a croce latina, con una serie di cappelle coperte da volte a crociera. Risaltano gli affreschi, specie quelli del presbiterio, realizzati nel 1700.

affreschi cattedrale bobbio duomo

L’Abbazia di San Colombano invece è un monastero di radici antichissime. Il primo nucleo è nato nel 614 d.C., laddove è collocato adesso il Castello Malaspina-Dal Verme. L’interno è decisamente affascinante, con numerosi affreschi e il pavimento mosaicato del XII secolo, situato nella cripta.

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abbazia san colombano

Non sono riuscito a visitare il Castello di Bobbio, dalla cui posizione domina il borgo. C’è la possibilità di salire sulla torre e godersi una bella visuale sulla Val Trebbia.

In compenso sono sceso giù fino al Ponte Gobbo, fiore all’occhiello del paese. Detto anche Ponte Vecchio, è formato da undici arcate e ha un percorso irregolare. Secondo la leggenda il Diavolo lo ha edificato per cercare di evitare l’attraversamento del fiume da parte dei monaci di San Colombano.

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Rivalta Trebbia

L’ultima delle cose da vedere sui Colli Piacentini in un weekend è un castello, l’ennesimo mi direte.

Dopo la visita a Bobbio e una tappa all’Azienda Agricola Pontesopra, dove mi sono fermato per l’acquisto di qualche formaggio tipico, sono risalito lungo la Val Trebbia fino a Rivalta.

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Rivalta Trebbia è una frazione di Gazzola, formata da poche costruzioni in pietra e mattoni, all’interno delle quali trovano posto ristorantini, negozi artigianali e un hotel.

L’ingresso avviene attraverso una porta d’accesso sita in prossimità del vecchio ponte levatoio, dove s’innalza un possente torrione di 36 metri.

Al lato sinistro della Chiesa di San Martino c’è il Castello, che oggi è proprietà privata dei Conti Zanardi Landi. La visita guidata inizia dal parco e prosegue nel cortile con le logge, poi s’inoltra nelle splendide sale nobili, la cucina, le prigioni e le stanze museali.

Negli ambienti interni purtroppo non si possono scattare fotografie. Dalla terrazza invece si può immortalare il panorama circostante, i tetti delle case e il verde rigoglioso del paesaggio.

torre castello rivalta

cortile logge castello rivalta

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In questa guida abbiamo scoperto insieme cosa vedere sui Colli Piacentini in un weekend, attraverso un itinerario che ha unito cultura, storia, natura ed enogastronomia.

Adesso vorrei sapere da voi: siete mai stati sui Colli Piacentini? Se no, vi piacerebbe dedicar loro un weekend? Secondo me, in autunno, potrebbero essere ancora più belli. Concordate?

Come in ogni viaggio, corto o lungo che sia, creo sul mio profilo Instagram Pietrolley una sezione con le foto e i video eseguiti. Fateci un passo, se vi va, così potrete visualizzare il racconto digitale delle valli piacentine.

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