Borghi toscani dove il tempo pare essersi fermato a centinaia d’anni fa, la vita scorre lenta e le tradizioni sono ancora ben salde nella routine quotidiana. A questo penso se si parla di Alta Maremma, territorio comprendente alcuni comuni delle province di Pisa e Livorno. Nell’articolo scopriremo insieme tre paesini da non perdere assolutamente.
Alta Maremma, territorio puro e autentico
Visitare l’Alta Maremma fa rima con immergersi in una zona della Toscana rimasta intatta nel tempo.
Il litorale, incluso all’incirca tra Cecina e Follonica, è rappresentato dalla Costa degli Etruschi, che accoglie i turisti con lunghe spiagge di sabbia fine, in mezzo a luoghi dove ancora oggi si trovano resti di insediamenti etruschi.
L’entroterra è fatto di colline e macchia mediterranea, campi fertili e zone vocate alle antiche tradizioni e alla coltivazione di vite e olivo. Di tanto in tanto l’occhio cade su agglomerati di case in pietra che sbucano quasi dal nulla, provocando reazioni di piacevole sorpresa.
Spesso si tende a considerare la Maremma solo come la parte che si estende lungo la provincia grossetana, fino al confine con il Lazio. E’ però sbagliato, perchè c’è una zona ancora più pura che aspetta la vostra visita: l’Alta Maremma.
Inizialmente nata come Maremma Pisana, sotto il governo mussoliniano vennero staccati alcuni comuni e annessi alla provincia livornese. Per questo motivo oggi potete sentir parlare sia di Maremma Pisana che Livornese.
Sapevate che il paesaggio di questa storica regione della Toscana è il risultato di importanti opere di bonifica? Prima del XIX secolo la situazione era drammatica, un territorio ricco di stagni e paludi in cui si era addirittura sviluppata la malaria.
Lo spopolamento aveva portato a un grave stato di degrado e abbandono di luoghi abitati da animali selvatici e invasi da cavallette. A partire dal 1828, grazie al Granduca Leopoldo II, iniziarono i lavori di bonifica della Maremma, portati avanti con decisione anche nel periodo di Mussolini.
Dopo questa introduzione, sono pronto a portarvi con me alla scoperta di tre borghi dell’Alta Maremma:
- Bolgheri
- Montescudaio
- Casale Marittimo
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Borghi dell’Alta Maremma da visitare
Bolgheri
Non si può non inserire Bolgheri tra le cose da vedere in Alta Maremma, famoso per il particolare e amatissimo ingresso al borgo.
E’ una frazione del comune di Castagneto Carducci, posizionato nell’entroterra toscano a pochi km dal mare.
Come accennato, deve parte della sua fama al lunghissimo viale dei cipressi (ben 5 km) che dall’Oratorio di S. Guido, sulla vecchia Aurelia, conduce alle porte del paese. Un tratto di strada decantato persino dal celebre poeta Giosuè Carducci, che scrisse così:
“I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, Quasi in corsa giganti giovinetti, Mi balzarono incontro e mi guardâr.”
Immediatamente prima di accedere al borgo, c’è la deviazione sulla destra che porta a una serie di aree adibite a parcheggio a pagamento. Non preoccupatevi, Bolgheri è piccolina e secondo me non serve passarci ore e ore.
Si entra attraversando la porta incastrata nel Castello dei Conti della Gherardesca. Subito compare la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, la parrocchiale cittadina, costituita da una medievale facciata in pietra e restaurata più volte negli anni.
Proprio qui in Piazza Teresa si trova La Bottega di Elena, di cui ne ho parlato nell’articolo sui luoghi dove mangiare in Maremma.
Bolgheri merita una passeggiata tranquilla, senza fretta. Un giro tra le viuzze e le piazzette del borgo, come Piazza Alberto, dove si trova la casa d’infanzia di Carducci.
Per gli amanti del vino, raccomando una visita a una delle tante cantine della zona. Tra queste, spicca la Tenuta San Guido, dove si produce il rinomato vino Sassicaia.
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Montescudaio
Un motivo spinge ad andare a scoprire Montescudaio: fa parte del prestigioso circuito dei Borghi più belli d’Italia.
Si trova in Val di Cecina, a venti minuti da Bolgheri, ma situato in provincia di Pisa. Per l’importanza delle sue tradizioni il comune è iscritto nell’elenco delle associazioni Città del Vino, Città del Pane e Città dell’Olio.
L’origine del borgo è molto antica, anche se i primi documenti parlano di XI secolo, quando comandavano i conti della Gherardesca e il monastero della Badia di S. Maria.
Dopo aver parcheggiato in Via S. Antonio, consiglio di cominciare la visita da Via della Libertà.
Subito s’incontra la dimora del pittore Carlo Guerrini, poi proseguendo si arriva presso il Municipio, affiancato dall’Oratorio della SS. Annunziata, che si presenta come una chiesetta piuttosto sobria.
Interessanti gli omaggi alla donna per il centenario della “Giornata Internazionale della Donna”. In particolare l’imponente murales chiamato La fonte della vita.
Al Castello medievale si giunge passando prima a fianco alla Torre Civica, la cui realizzazione è avvenuta a metà ottocento. Curioso il fatto che il monumento s’illumina per due notti consecutive tutte le volte che nel mondo un governo decide di abolire la pena di morte, oppure convertire un’esecuzione in detenzione.
La Chiesa di S. Maria Assunta è il maggiore edificio di culto, costruito nell’800 sui resti di una vecchia chiesa quattrocentesca devastata dal terremoto.
E’ posizionata nel piazzale del Castello. Il panorama dal belvedere è meraviglioso: nelle giornate terse pare che lo sguardo possa arrivare fino alla Corsica!
Scendendo percorriamo la strada parallela fino al parcheggio, con una breve sosta in Piazza Matteotti, dove ha sede la casa natale dello scultore Italo Griselli.
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Casale Marittimo
Ultimo borgo dell’Alta Maremma, ma non ultimo per bellezza, è Casale Marittimo, ubicato appena più giù di Montescudaio, e Bandiera Arancione del Touring Club per la qualità ambientale e l’accoglienza turistica.
L’impressione che mi ha dato questo paese è stata fantastica, tant’è che sarei rimasto lì ore e ore a godermi lentamente le sue stradine e i suoi deliziosi scorci, scattando a più non posso.
Lasciate l’auto nei posteggi bianchi di Piazza della Chiesa e incamminatevi, senza meta e senza guardare l’orologio.
S’inizia dalla Chiesa di S. Andrea, ricostruita a seguito di un violento terremoto a fine ‘800. Il campanile ha una scultura rappresentante Dio, luce e salvezza del mondo, che ferma la barca alla deriva ancorandola alla croce.
E’ facile incrociare lo sguardo dei cittadini residenti, atti a vivere la propria quotidianità all’interno del borgo, mentre si passeggia accanto a edifici in pietra ricchi di dettagli fioriti, in un’atmosfera di silenzio quasi totale.
Vicino all’antica Torre dell’Orologio si trova la Casa del Camarlingo, uno dei palazzi più datati. Egli era il tesoriere che in epoca medievale si occupava di riscuotere le tasse.
Il centro storico fortificato è rimasto praticamente intatto, caratterizzato da una struttura ad anelli semicircolari che segue lo sviluppo della cinta muraria.
Tra le chiese presenti, cito l’Oratorio di S. Sebastiano, aperto solo in particolari occasioni, e la Chiesa di S. Maria delle Grazie, dov’è presente un antichissimo pavimento mosaicato (visitabile su permesso del Parroco).
La posizione, su una collina a 200 metri slm, consente di beneficiare di scenari spettacolari sulla campagna della Val di Cecina, che s’inoltrano fino alle isole dell’Arcipelago Toscano.
A breve distanza dal paese c’è la possibilità di ammirare tombe del VI e VII secolo a.C., poste all’interno della vecchia necropoli etrusca di Casa Nocera.
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Bene, abbiamo scoperto cosa vedere in Alta Maremma, zona che può vantare con fierezza borghi stupendi, come appunto Bolgheri, Montescudaio e Casale Marittimo.
Non vi nego che la voglia di tornarci è forte, e sono sicuro che prima o poi lo farò. Voi conoscete il territorio? Siete mai stati da queste parti? Raccontatemelo nei commenti!
Se v’interessa saperne di più riguardo l’itinerario del mio viaggio di 10 giorni in Maremma, sul profilo Instagram del blog trovate tantissime stories in evidenza nella sezione apposita.