Se il mio viaggio in Polonia è stato positivo, lo devo soprattutto a Breslavia, in grado di trasmettermi ottime sensazioni. Oggi è la quarta città più grande della Polonia e ha la particolarità di svilupparsi in 12 isole adagiate sul fiume Odra. Vediamo quindi insieme 10 cose da fare a Breslavia.
L’ho sottovalutata, lo ammetto: Breslavia mi ha colpito molto. E’ una città viva, giovanile, colorata e solare. Non te l’aspetti, dopo il passato difficile che ha subito, sotto il controllo di Boemia, Austria e Germania fino al 1945.
I bombardamenti subiti in guerra non hanno aiutato, ma la città è stata ricostruita nel miglior modo possibile, tanto da non far rimpiangere il suo aspetto originale. Consideratela per uno dei viaggi in Europa da fare in un weekend: non ve ne pentirete.
10 cose imperdibili da fare a Breslavia
Nel post parlo del mio itinerario di due giorni in città, partendo dal luogo dove ho soggiornato, il Moon Hostel, nella città vecchia, fino alla caratteristica isola di Ostrow Tumski e infine la città nuova.
1- Innamorarsi del Rynek
Siamo nella città vecchia, la cosiddetta Stare Miasto, e il Rynek penso sia la prima cosa da vedere in assoluto.
E’ la Piazza del Mercato, il cuore di Breslavia, pieno di vita giorno e notte. Innamorarsene è l’imperativo, grazie alla lunga sfilza di palazzi colorati che s’affacciano sulla piazza, oggi una delle più grandi e meglio conservate d’Europa.
Ai piedi degli sgargianti edifici, si trovano locali e ristoranti sempre molto frequentati.
Al centro sono posizionati il Fondaco dei Tessuti e i due municipi, quello nuovo e quello vecchio. Quest’ultimo, chiamato Ratusz, è il più antico municipio della Polonia.
Colpisce immediatamente la facciata orientale, in mattoni, che mostra uno stile gotico-rinascimentale.
All’interno è collocato il Museo Civico di Breslavia, visitabile gratuitamente. Sono presenti diverse sale, divise su due piani, tra cui la Camera del Consiglio, sede delle riunioni, la Sala dei Principi dove pregavano i consiglieri prima di riunirsi e la Sala dei Borghesi, usata come mercato coperto.
Tra gli edifici da fotografare, ce ne sono due che faranno tornare con la mente indietro nel tempo, quando si divoravano interi libri di fiabe.
Ecco Jas i Malgosia, ossia Hansel e Gretel, la famosa fiaba tedesca dei fratelli Grimm. Queste due casette sono unite da un arco, attraverso il quale si giunge alla chiesa di Santa Elisabetta.
Dal lato opposto, si accede a Plac Solny, una piazza più piccola, dove un tempo avveniva il commercio del sale. Qui ogni giorno è presente un mercato di fiori.
2- Andare alla ricerca degli gnomi
Questa è una delle caratteristiche più curiose di Breslavia. Perchè esistono più di 200 statuine di bronzo o rame sparse per la città?
I primi gnomi sono comparsi negli anni ’80, tramite graffiti che volevano ridicolizzare il regime comunista che all’epoca governava la città.
Addirittura nel 1988 è avvenuta la “Rivolta degli Gnomi”, dove migliaia di persone hanno attraversato Breslavia indossando un cappello da gnomo. La decisione di piazzare gli gnomi qua e là è stata presa negli anni 2000. Ognuno rappresenta un mestiere o un determinato gesto.
3- Ammirare Breslavia dall’alto
In ogni meta che visito, non mi perdo per niente al mondo quei luoghi che offrono scorci panoramici da posizioni diverse. Un must per me è salire su torri e campanili per ammirare la città da una prospettiva particolare.
A Breslavia, a pochi metri l’uno dall’altro, ci sono tre posti che offrono tutto questo:
- Il Ponte delle Penitenti (Mostek Pokutnic)
- Il campanile della Chiesa di Santa Elisabetta
- La Torre della Matematica
La prima vista dall’alto l’ho avuta sul Mostek Pokutnic, il Ponte delle Penitenti, che unisce le due torri della Chiesa di Santa Maria Maddalena.
Su questo ponte aleggia una leggenda: si dice che a pulirlo siano, per punizione, le anime delle ragazze che hanno passato la propria vita a divertirsi, senza mai pensare al matrimonio.
Tornando verso il Rynek, c’è da farsi una bella sfacchinata di 304 scalini per raggiungere la cima del campanile della Chiesa di S. Elisabetta.
L’interno non ho potuto visitarlo per via dei lavori, ma la fatica della salita è stata ripagata con uno scenario spettacolare. Zoommando sul Rynek, colpiscono le colorate case appiccicate l’una all’altra tipiche della città.
Se non vi bastano, fate come me! Salite ancora sulla Torre della Matematica, all’ultimo piano dell’Università. Tanto, diciamocelo, Breslavia non stanca mai.
4- Iscriversi all’Università di Breslavia
I miei studi li ho interrotti da un pò, ma potrei pensare di riprenderli, magari qui. Fattibile? No, non credo. Però sarebbe un’avventura affascinante.
L’Università di Breslavia è una delle più antiche e prestigiose della Polonia. Oltre a radunare tantissimi studenti, ottiene visite costanti da parte dei turisti, ammaliati dall’eleganza di quest’edificio barocco fondato nel 1700 da Leopoldo d’Asburgo.
A lui è intitolata l’Aula Leopoldina, una splendida sala completamente affrescata, oggi adoperata per celebrare l’inizio dell’anno accademico.
Nel complesso è possibile visitare anche il Museo dell’Università e la sala dell’Oratorio Mariano, dove si svolgono importanti concerti.
5- Esplorare angoli meno battuti di Stare Miasto
Ritengo interessante durante i viaggi uscire un pò dagli schemi e prendersi del tempo senza seguire la scaletta del programma. Così succede di girovagare per la città con l’obiettivo di perdersi.
In questi momenti accade di scoprire punti interessanti di cui pochi ne parlano, come per esempio il Quartiere delle Quattro Fedi. A 300 metri l’una dall’altra convivono quattro luoghi di culto con orientamento religioso diverso: una chiesa cattolica, una protestante, una ortodossa e una sinagoga ebraica. Viene anche chiamato “Quartiere del rispetto reciproco”.
Quel giorno sono riuscito ad entrare solo nella chiesa protestante, completamente bianca. Gli altri luoghi erano chiusi.
Il passeggiare senza meta mi ha portato a Stare Jatki, dove una volta sorgeva il mattatoio. Qui era pieno di bancarelle che vendevano la carne fresca. Al loro posto oggi troviamo botteghe locali di artigianato. Di fronte, una serie di sculture di animali, tra cui un maiale e una capra.
E sapevate che nel Rynek si trova il ristorante più antico d’Europa? Risale al 1300! Piwnica Swidnicka, una cantina situata nel seminterrato del Ratusz.
Dicono si beva dell’ottima birra là dentro. Purtroppo l’ho trovato chiuso e mi è spiaciuto un sacco!
6- Fare un giro in battello lungo il fiume Odra
Oltre l’Università di Breslavia, si arriva sul lungofiume. L’Odra divide la città in 12 isolotti collegati da ben 112 ponti.
Tra questi, uno dei più attraversati è il Most Plaskowy, il più vecchio, costruito nel 1100.
Il ponte porta all’isola Piasek. Qui, per pochi zloty, si può fare il tour in battello lungo l’Odra. Circa 30 minuti di viaggio, passando sotto i vari ponti della città polacca. Insomma, una prospettiva di Breslavia differente.
7- Scoprire Ostrow Tumski
Dall’isola di Piasek si accede, tramite un romanticissimo ponte pieno di lucchetti, alla Breslavia più antica, quella di Ostrow Tumski, l’isola della Cattedrale.
E’ questo il vero nucleo originario dal quale poi si è sviluppata la città. Il “Ponte dell’Amore” conduce a un vialone alberato che ha come punto d’arrivo la maestosa Cattedrale di San Giovanni Battista.
Questa chiesa, la principale della città, è stata ricostruita dopo essere stata gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Pure qui c’è la possibilità di salire su una delle due torri della Cattedrale, alte 97 metri, e godere di un panorama fantastico.
Ostrow Tumski è anche il luogo dove continua a resistere una tradizione che non si è mai spenta, fin dal 1847.
Sono presenti ben 103 lampioni a gas che ogni sera vengono accesi manualmente da un dipendente comunale, il Latarnik, che fa il giro del quartiere creando un’atmosfera molto suggestiva.
Non si può non riconoscerlo, vestito completamente di nero, con un mantello, un grande cappello e un bastone dotato di fiammella. La mattina il Latarnik si sveglia presto perchè deve ripassare a spegnere i lampioni.
A questo personaggio è stato dedicato uno gnomo, arrampicato su uno dei lampioni situati sul ponte Tumski.
8- Godersi il tramonto su Ostrow Tumski
Al calar del sole, suggerisco di riattraversare il ponte Plaskowy e girare subito a sinistra, dove inizia il Xavery Dunikowski Boulevard, una strada pedonale intitolata all’artista polacco Dunikowski, conosciuto anche per essere sopravvissuto nel campo di concentramento di Auschwitz.
Questa zona un tempo faceva parte delle antiche e possenti mura della città. Dopo un centinaio di metri, ecco una grande scalinata in cui è normalità sedersi e osservare il tramonto proprio di fronte all’Odra e a Ostrow Tumski.
9- Rilassarsi nel verde
Dal quartiere di Ostrow Tumski, ci si può allontanare ulteriormente, andando a finire nella parte nuova della città. Io ho percorso circa 3 km per raggiungere l’Ogrod Japonski, il giardino giapponese, posizionato nel grande parco urbano Szczytnicki.
L’ingresso costa 4 zl ed è aperto solo dal 1 aprile al 31 ottobre.
Una mezz’ora di relax tra ponti in legno, piccole cascate, piante riflesse nell’acqua del laghetto, animato dalla presenza di anatre e papere.
Normalmente non è una prerogativa dei miei viaggi, ma trovo utile allontanarsi dalla frenesia del centro città per assaporare un pò di pace e tranquillità.
10- Sfondarsi di cibo polacco
Durante i miei viaggi cerco sempre di infilarmi in locali tipici in cui assaggiare piatti locali. Così ho fatto anche a Breslavia, sia per colazione che per pranzo e cena.
Circa la colazione un buon locale è il Central Cafè, in Swietego Antoniego 10. Qui ho divorato (a fatica!) un pancake banana e cioccolato, dalle dimensioni importanti.
Per quanto riguarda il pranzo, soprattutto in autunno e inverno, può essere una buona idea riscaldarsi grazie a una zuppa bollente. Le più note sono la barzcz, a base di barbabietole, e il zurek, composto da farina di segale, salsiccia, legumi e uovo sodo.
Infine, ecco per cena il piatto più celebre: i pierogi. Si tratta di gustosissimi ravioli che possono essere ripieni di formaggio, funghi, cavoli, carne o anche frutta, in questo caso serviti per dessert.
Consiglio di prenotare al Pierogarnia Stary Mlyn, nel Rynek, con vista esclusiva sul Municipio. Qui ho preso una porzione mista di otto pierogi con ripieni diversi. Da provare assolutamente!
Abbiamo scoperto insieme le dieci cose da fare a Breslavia, a zonzo per una frizzante città tutta da scoprire.
Pronti a partire alla ricerca degli gnomi, magari dopo aver pranzato nel locale più antico d’Europa? Non fate tardi però, che c’è un bellissimo tramonto a cui assistere sulle rive dell’Odra!
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Ma che meraviglia questa città,mi hai incuriosito troppo! Le foto sono stupende così come i piatti, sembrano davvero deliziosi!
Pensa se te li ritrovi sotto il naso, sono ancora meglio! 😜
Breslavia va inserita in lista!
Grazie per la visita 😊
Wow, deve essere veramente una bellissima città.
La Polonia non la conosco ma rimedierò a breve visitando Varsavia.
Ma a questo punto mi piacerebbe anche visitare Breslavia.
Potresti unirla a Varsavia. Io ho fatto Cracovia e Breslavia, in 4 giorni pieni.
Anche Varsavia ha una città vecchia viva e colorata, ricostruita dopo la guerra!
Bellissima l’aula leopoldina all’interno dell’università, uno stile barocco molto simile a quello ammirato a Napoli!
Spettacolare anche la vista dalla torre della cattedrale, anche a noi piace scoprire i migliori punti panoramici nei nostri viaggi!
Grazie per averci fatto scoprire Breslavia, ma quindi tu consiglieresti proprio un weekend dedicato?
Oppure l’ideale sarebbe unirla ad un’altra città, come Cracovia, e fare quindi quattro/cinque giorni in tutto? 😉
Sfruttando i pullmann frequenti, potreste pensare a 4-5 giorni in Polonia. Oltre queste due, ci sono pure Varsavia e Poznan che ne parlano bene! Poi secondo me Danzica dev’essere stupenda! Ma è al nord, distante…
Due giorni pieni per Breslavia ci stanno bene! Non è una scelta di cui vi pentite perchè la città è bella e sa colpire.
Poi certo, capisco anche che la Polonia non sia una meta troppo ambita e che comunque la gente, prima di pensare a Breslavia, punta su Cracovia o Varsavia!
Da un certo punto di vista, ti diró, il fatto che non sia così colpita dal turismo di massa puó essere un bene…
Hai proprio ragione, Breslavia è davvero carina, tutti quei colori mettono allegria e voglia di esplorarla più a fondo! Non vorrei sbagliarmi ma mi pare di aver intravisto un diretto Ryan da Napoli. Mi piacerebbe tornare in Polonia nei mesi caldi però stavo puntando più a Danzica. Vado a vedere quanto sono distanti l’una dall’altra, magari ci esce una staffetta 😉
Eh conta che la Polonia è grande, Danzica è a nord.. sono molto lontane secondo me!
Se ti capita in futuro Breslavia te la consiglio!
Pure Danzica secondo me è splendida! 😊
Il tipo di città che piace a me. Penso che ci farò un pensierino per i prossimi viaggi.
Io sono più da luoghi caldi, come la tua Sicilia! Ma questa città mi ha colpito molto lo stesso, soprattutto per il centro storico caratteristico pieno di casette colorate!
Mi sembra deliziosa! Case colorate, gnomi, università pazzesca! Direi che non resta che andarci 😍
Assolutamente! Ero scettico all’inizio, poi invece mi ha colpito molto di più di Cracovia!
Meno male che la cantina l’hai trovata chiusa perché una mia allieva che è di breslavia mi ha detto che sono un po’ malfamati xD articolo molto utile ora so cosa cavolo era sto lampionaio di cui mi parlavi!! Ahahahah!!
Non perdertelo Flavia, è caratteristico! Vai con la caccia agli gnomi 😊 salutami Breslavia, ti piacerà da matti!
Pensa che un mesetto fa stavo per prenotare, ma a pensarci troppo il prezzo del biglietto aereo è aumentato esageratamente!
Ma Breslavia presto sarò mia!
I voli per Breslavia costano molto! Io ho volato su Cracovia, poi con flixbus ho raggiunto Breslavia. Sono 4 orette… la Polonia non è piccolina 😅