La Val d’Ayas è una vallata della Valle d’Aosta che ne occupa la parte nord-orientale. Inizia dall’abitato di Verrès, situato a 391 m, e si conclude nel comune sparso di Ayas, formato da tante frazioni, tra cui le principali Antagnod e Champoluc, collocate ai piedi del massiccio del Monte Rosa. In questo articolo parlo di 10 cose da fare in Val d’Ayas, in ordine puramente casuale, sulla base della mia recente esperienza in terra valdostana.
E’ proprio a Verrès che si esce dall’autostrada, a un’oretta da Torino e mezz’ora da Aosta, per cominciare la salita nella vallata.
Prima di giungere ad Ayas, s’incontrano i comuni di Challand-Saint-Victor, Challand-Saint-Anselme e Brusson. La valle confina a nord col Canton Vallese svizzero, a sud con la valle della Dora Baltea, a est con la valle del Lys e a ovest con la Valtournenche.
10 cose da fare in Val d’Ayas
1. Salire al Lago Blu
E’ stata la mia primissima escursione in Val d’Ayas. Partenza da Saint-Jacques-des-Allemands, da cui s’inerpicano diversi sentieri. Bisogna seguire il n. 7, ben segnalato comunque dai cartelli e dai segni gialli posizionati lungo il tragitto.
La durata è di circa due ore, ma sale abbastanza ripidamente, prima raggiungendo il Pian di Verra Inferiore e poi, dopo mezz’oretta, il famoso Lago Blu.
Ho optato per questa camminata perchè tra le più classiche e adatte a tutti, oltre al fatto che sono partito un pò tardino. Gli sforzi sono ripagati dalla destinazione: il lago ha un colore meraviglioso, grazie alle rocce poste nel fondale.
Se volete potete proseguire verso il Rifugio Mezzalama, a 3036 m. Io ho preferito scendere, e diciamo che ho fatto bene, perchè ha cominciato poi a piovere a metà percorso. Ricordatevi sempre che in montagna il tempo può cambiare da un momento all’altro, quindi è bene portarsi dietro un k-way.
2. Rilassarsi al laghetto di Brusson
Se avete voglia di vedere un lago senza fare escursioni, potete trovarne uno sulla strada nei pressi di Brusson. Raggiungibile a piedi dal centro, si trova in un’area verde che comprende anche un parco giochi, un campo da beach volley, panchine e tavolini.
Molta gente si stende sul prato a prendere il sole, intorno a questo lago artificiale costruito a inizio ‘900 per alimentare la centrale idroelettrica di Isollaz. Grazie alla sua comoda posizione, il colore turchese dell’acqua e lo sfondo delle montagne, è di sicuro il luogo più frequentato del paese.
3. Visitare Champoluc e fare un salto alle terme
Una delle cose da fare in Val d’Ayas è visitare Champoluc. E’ frequentatissimo ogni giorno e pure trafficato, a differenza di Brusson, più tranquillo. Essendo molto turistico, è facile trovare hotel e b&b strada facendo.
Non è invece facile trovare il parcheggio, soprattutto ad agosto. In questo caso viene in soccorso l’enorme posteggio di fronte alle terme. Si può lasciare l’auto lì e dirigersi in centro, lungo un vialone circondato da strutture ricettive che porta alla chiesa di S. Anna.
Particolarmente rinomato per gli impianti sciistici, Champoluc offre anche piacevoli momenti di relax presso la Monterosa Spa, con bagno turco, sauna, piscine interne ed esterne, affacciate sui 4000 metri. Ci sono stato un anno e mezzo fa, è un’esperienza che consiglio.
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4. Godersi il panorama dal Castello di Graines
Poco distante da Brusson, c’è una deviazione che porta fino al Castello di Graines. Si tratta di una delle più antiche fortezze medievali valdostane, restaurato e messo a posto più volte nel corso dei secoli.
Infeudato alla famiglia Challant, è passato successivamente in mano ai Savoia e infine, in stato di semi abbandono, è divenuto proprietà del comune di Brusson nel XIX secolo.
Qui abbiamo mangiato al sacco dei panini con lardo e fontina, roba da leccarsi i baffi! Il tutto di fronte a un panorama spettacolare sulla Val d’Ayas.
E’ caratterizzato dalla presenza di un mastio quadrangolare, detto donjon, il cui accesso era situato piuttosto in alto e raggiungibile tramite una scala a pioli rimovibile in caso di assedio, e la vicina cappella di S. Martino, di cui manca la copertura.
Una leggenda dice che sotto il Castello si trova un tesoro. Durante la notte una voce misteriosa sussurrò a un pastore il punto esatto dove cercare il tesoro, avvertendolo di allontanarsi prima che il gallo cantasse per la terza volta. Il pastore trovò dunque le ricchezze, ma non riuscì ad andare via prima del canto del gallo, rimanendo intrappolato insieme al tesoro.
5. Raggiungere il rifugio Arp
Di camminate serie, durante questa vacanza, ne ho fatte due. Una da solo, al Lago Blu (vedi punto 1), e una con la famiglia, al rifugio Arp. In entrambe un bel cielo sereno mi ha accompagnato all’andata, per poi trasformarsi in nuvole e acquazzone durante il ritorno.
Siamo dapprima arrivati a Estoul, poco lontano da Brusson, e poi saliti a piedi in un percorso piuttosto ripido e abbastanza stancante. Le indicazioni sugli orari non sono precise purtroppo: sembrava dovessimo impiegarci un’ora e mezza, ma ce ne vogliono di certo due abbondanti.
Attraverso pascoli, alpeggi e boschi ecco spuntare finalmente il rifugio Arp, a 2446 m, dove abbiamo pranzato.
A metà strada è possibile prendere la seggiovia per tornare indietro, ma è molto lenta e balla un pò. Insomma, un viaggetto con l’ansia. Valutatela.. Secondo me conviene scendere a piedi.
6. Abbuffarsi di piatti valdostani
La cucina tipica è per me un must di ogni viaggio. Non c’è luogo che visito in cui non faccio incetta di specialità locali. Così pure in Valle d’Aosta mi sono riempito la pancia come se non ci fosse un domani.
Il tomino al forno con miele e noci, nella foto qui sotto, l’ho assaggiato al rifugio Arp, insieme a un ottimo tagliere di salumi e formaggi. Io vado matto per il formaggio, pure voi?
Invece segnatevi questo ristorante, dove abbiamo ordinato una polenta normale e una concia (ripiena di formaggio quindi) con salsiccia e spezzatino. Davvero una squisitezza!
Il mio consiglio è di andare a provare diversi locali, sia rifugi che ristoranti o pizzerie. Noi, avendo soggiornato in appartamento, abbiamo praticamente sempre fatto pranzo fuori, per poi cenare in casa.
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7. Girovagare per Antagnod
A mio avviso il borgo più pittoresco della Val d’Ayas, Antagnod è la frazione di Ayas dov’è situato il comune. Girovagare per Antagnod e perdersi nel labirinto di vicoletti che la compongono è sicuramente una delle 10 cose da fare in val d’Ayas.
Bisogna addentrarsi nel centro per toccarne la vera essenza di borgo antico, rallegrato dalle case in legno coi davanzali ricoperti di fiori e dalle caratteristiche fontanelle.
Facciate dipinte, botteghe artigiane, campanili che svettano e localini nascosti fanno di Antagnod uno dei paesini più belli della Valle d’Aosta. Interessante la sua tredicesima posizione al concorso RAI “Borgo dei Borghi 2015”.
L’ultima sera siamo tornati ad Antagnod per la sagra Ouei Comme Ier, consistente in una rievocazione di antichi mestieri.
Tra il fabbro, il taglialegna, il pastore e chi più ne ha ne metta, ecco il sabotier, che aveva il compito di costruire i sabots, tipiche calzature in legno. Ovviamente non manca la degustazione gastronomica, sia ad Antagnod che nella vicinissima Lignod, raggiungibile facilmente a piedi.
8. Aprire la finestra e guardare fuori
Una delle sensazioni migliori della vacanza. Svegliarsi la mattina in un silenzio assoluto, accompagnato in lontananza dallo scorrere inesorabile del torrente Evançon.
Fortunatamente, almeno per quanto riguarda la mattina, sono riuscito quasi sempre a svegliarmi col sole, unito a una brezza leggera. E’ uno dei motivi che mi fa pensare a quanto sia bello trascorrere del tempo in montagna durante l’estate.
9. Immortalare ogni singolo dettaglio
Quando deciderete di andare a fare due passi nei paesini della Val d’Ayas, non potrete assolutamente dimenticare a casa la macchina fotografica. La batteria dovrà essere completamente carica, per tornare a casa soddisfatti.
Le casette locali sono una più bella dell’altra, arricchite con vasi di fiori posizionati sotto le finestre, sui balconcini, vicino alla porta, un pò ovunque insomma.
Non so a voi, ma a me le costruzioni di montagna piacciono da matti. Qui le potete trovare sia in legno che in pietra, spesso entrambi, nel caso dei rascard, edifici in legno sorretti da sostegni a forma di fungo, dove una volta venivano conservati i cereali.
In un borgo come Antagnod, o nella vicina Lignod, ci si può sbizzarrire con gli scatti. Così come ho fatto io!
10. Fare passeggiate lungo il fiume
Consiglio vivamente due splendide e tranquille passeggiate, da fare in ogni momento della giornata. Durano poco, 45-50 minuti. Sono momenti di piacere e relax, a stretto contatto con la natura, proprio a fianco del fiume.
La prima inizia da Extrepieraz e porta a Brusson, passando per Vollon. Lo chiamano percorso natura ed è una passeggiata lungo un sentiero pianeggiante e pieno di verde.
La seconda si trova in loc. Barmasc, ad Antagnod. Nei pressi del maneggio Green Ranch, si può parcheggiare la macchina e cominciare questa camminata.
A parte il primo pezzo che sale un pò, poi s’incrocia il Ru Courtod, un canale di 25 km che anticamente portava l’acqua dal ghiacciaio Ventina fino al territorio di Saint-Vincent, attraverso il Col de Joux.
Adesso è stato interrato e resta solo un piccolo ruscello che fa da piacevole accompagnatore lungo il percorso.
In questa guida vi ho elencato 10 cose da fare in Val d’Ayas. A sto punto non vi resta che prenotare un soggiorno in Valle d’Aosta e godervi le sue bellezze.
Io, Elisa, sono stata tante volte in Valle d’Aosta con i miei d’estate!😀 Vorrei troppo tornarci con Simone perché non è mai stato in montagna e sono sicura che gli piacerebbe molto! Vogliamo parlare del cibo?😱 dalle tue foto mi è venuta l’ acquolina Pietro
Certo, parliamone pure! 😅😅
Quei piatti erano una delizia!
Beh, dovresti assolutamente portarcelo in estate 😊 non vorrebbe più andar via 😃
Mai stata in Valle d’Aosta e mi sa che mi sto perdendo dei posti meravigliosi. Grazie per avermeli fatti conoscere.
Grazie a te per aver seguito la mia avventura! 😊
Confesso di essere stata un po’ più tempo a fissare il tomino che non le foto dei paesaggi ahah che buono dev’essere! E il lago Blu sembra spettacolare
Comprendo 😁😁 era spettacolare! Ma nel complesso era buono tutto! Poi vabbè io sono mezzo fissato col formaggio 😅
Lago Blu davvero bellissimo, non me l’aspettavo così!
Hai toccato un territorio a me caro, da sempre. Leggo i post sulla Valle con un po’ di malinconia perché parte del mio cuore è rimasto lì. L’hai descritta molto bene.
Copia e incolla? 😅 scherzi a parte, sono contento che tu abbia apprezzato. A quale luogo preciso sei legato?
Leggendo questo post mi ho avuto l’impressione di respirare l’aria fresca di montagna e di sentire il sole tiepido e il venticello fresco. Ma io sono di parte perché per me la montagna vince a mani basse su qualsiasi vacanza al mare 😉
Sono stata al Lago Blu tanti anni fa con i miei, davvero bellissimo!
Da buona piemontese quale sei apprezzi di più la montagna! 😄
Io preferisco il mare, ma d’estate adoro tuffarmi nel verde e nel fresco!
Bellissima zona. Ci vado soprattutto d’inverno, quando tutto è coperto di bianco. E’ bello guardare tutto “a colori”!
Io d’inverno nada, fa troppo freddo 😂
Quest anno passero 4 giorni in val d’Ayas. Negli anni dal 1972 al 1977 ho avuto la fortuna di vivere le mie estati a Brusson nella frazione di Ponteil in una vecchia miniera trasformata in Casa alpina e ora passata alla parrocchia di Santena (TO). Conosco bene la valle e penso che prenderò spunto dai tuoi appunti,
– lago Blu pic-nic se ci sarà vento giocherò con un aquilone fido compagno di viaggio,
-una bella passeggiata da saint Jacques a Brusson lungo il fiume,
– e un po’ di giretti in scooter, miniere , champoluc, col di joux ecc
Buona strada a tutti
PS bello il tuo sito.
Se capiti in zona Brescia, Lago di iseo , Franciacorta Possiamo fare una passeggiata insieme,
Gualtiero
Ciao Gualtiero, grazie di essere passato e per i tuoi complimenti. Sono certo che ti farà sempre piacere tornare in Val d’Ayas. 🙂
Volentieri per la passeggiata, anche perchè non conosco per nulla la zona e girarla con un “local” sarebbe sicuramente molto interessante!
Buona domenica,
Pietro